Con la parola “potere” si indica qualcosa che si ha o che non si ha; noi esseri umani siamo costretti a sperimentare fin dalla nascita, sensazioni strane in quanto nasciamo completamente “impotenti ed inermi” e, pertanto, in balia di chi si occupa di no.
Come si può osservare dalla successione dei segni dello zodiaco e dalla cosignificanza delle case, noi incontriamo Plutone ed Eris (X – Proserpina) – signori del potere personale maschile e femminile – nei primi tre assi, ovvero nei primi 3 anni di vita.. Questo significa che buona parte del modo in cui noi pensiamo ed agiamo il potere è frutto di quello che abbiamo “appreso” in questi primi anni e, quindi, fortemente condizionato dal rapporto “potere-impotenza” che abbiamo vissuto e registrato.
Purtroppo, la capacità di un bambino di poter vivere e crescere senza essere costantemente sulla difensiva e senza assoggettarsi completamente ma sapendo rispondere adeguatamente alle situazioni che si prensentano è legata al come la madre lo ha sostenuto e difeso nella fase in cui viveva in uno stato di costante di “bisogno”.
La parola “posso – plutone ” e la parola “voglio – Marte ” devono collegarsi in maniera chiara al senso dell’ “Io sono- Sole ” poiché saranno proprio queste due a dare un chiaro senso di identità.. senza il quale nessuno di noi può sentirsi tranquillo e può vivere esprimendo pienamente sé stesso.
La parola “posso” deriva dal senso di potere.. e, quindi, dalla percezione di avere tutte le risorse che servono per affrontare la vita. Il bambino nasce senza alcun “potere”; non può far nulla, non è in grado di ottenere ciò che desidera se non passando attraverso il filtro materno che, ovviamente, deve interpretare i suoi bisogni per poterli soddisfare.
Se il bambino si trova ad essere il contenitore di particolari aspetti che la madre o il padre non potevano riconoscere in sé.. (parlo ad esempio di aspetti di quadratura o opposizione Luna Plutone o Sole Plutone ), si troverà a dover disconoscere egli stesso, così come lo avevano disconosciuto loro un rapporto chiaro con il potere. Il risultato non potrà essere che un senso di impotenza, di inadeguatezza e, ancor peggio, un senso di vergogna.
Se i genitori non si rendono conto delle potenzialità del bambino e continuano a considerarlo “piccolo, inerme e incapace”, o peggio ancora se lo vessano in quanto lo ritengono tale, il bambino non potrà che identificarsi con un “potere negativo” e riconoscere in sé stesso.. inadeguatezza, impotenza e incapacità, a cui si accompagnerà una rabbia e un risentimento profondo.. per il fatto che dove Plutone non può attivarsi ed essere riconosciuto, Marte si sentirà schiacciato e non potrà esprimere la sua “volontà” e, come conseguenza, non potrà mai sostenere l’Io sono che deriva significativamente dall’Io posso e io voglio. |