Giove è grande pianeta..in tutti i sensi, sia astronomico che astrologico.
Giove rappresenta nel tema natale la quantità di fiducia in noi stessi e nella vita: qualcosa che può farcela vivere in modo meraviglioso se esiste.. oppure difficile e precaria.. se non esiste; è il desiderio di crescere ed anche la spinta a farlo; scruta il mondo attorno, guarda, vede.. dopo di chè desidera; Giove ci ricorda che dobbiamo conoscere… anche ciò che non è “vicino a noi”, ciò che non sta nel nostro circostante e che non appartiene alle cose che abbiamo sempre visto.
Giove è il nostro non accontentarci.. ma credere che se si osa di più.. se si crede di più… molte cose sono possibili. E’ anche il nostro elaboratore.. colui che sintetizza i nostri accadimenti, dà loro un senso, e poi li trattiene facendoli diventare “esperienza”, ovvero la nostra vera ricchezza; quella che ci impedisce di dover fare tante volte lo stesso percorso.
E’ legato all’adattamento e all’ottimismo e quindi, al benessere; non c’è possibilità di poter vivere bene senza un adeguato adattamento… che non è “adeguamento” e senza riuscire a trarre un significato dal vissuto.
Giove è la fede che esista qualcosa di più.. ma, soprattutto, qualcosa di superiore e che, pertanto, esista un progetto anche per noi.
E’ la capacità di agganciarsi a principi e a ideali forgiando la nostra personale filosofia di vita sulla base di questi principi.
Giove è legato all’oralità e al portare dentro ovvero “nutrire”; ma il suo non è solo un nutrimento fisico; può essere psichico e spirituale.
E’ un’autentica caldaia, un combustibile che ci spinge ad andare al di là dei limti conquistando nuovi territori e nuovi orizzonti.
Nella storia dell’umanità Giove rappresenta la fase in cui gli uomini hanno cominciato a vivere di agricoltura, di pastorizia e fino a poco tempo fa la terra e il bestiame erano le vere ricchezze. Con l’agricoltura e la pastorizia si è cominciato a fare accumuli, cosa che prima non esisteva. Quando l’uomo era nomade non esisteva la possibilità di accumulare. Dalla stanzialità comincia il possesso , il potere, la schiavitù. Chi più poteva accumulare, più poteva sfamarsi e poteva tenere in scacco altre persone. E’ da questo momento che l’uomo comincia a pensare al futuro, al clan, ai legami di sangue. Tutte le tematiche da casa 2^, Toro iniziano con la stanzialità.
Il fatto di avere delle riserve alimentari e non doversi spostare in continuazione comincia a produrre cultura che si desidera tramandare ai posteri Le parti del cervello legate all’apprendimento si sono dilatate sempre di più e di conseguenza cervelli sempre migliori hanno dato sempre più possibilità di crescita .
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