ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
Cosa esprime la malattia?
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a cura di Lidia Fassio
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La malattia non è mai casuale e può esprimere il bisogno di essere al centro dell’attenzione. Molti bambini da piccoli non avevano le attenzione che desideravano e così hanno sperimentato che ricevevano alcune attenzioni in piu’ quando erano malati, per cui hanno registrato nella loro psiche che questo poteva essere un modo utile per ottenere ciò di cui avevano bisogno. Può anche accadere che si tratti di persone che sono state sempre al servizio degli altri e che non hanno mai avuto un reale spazio personale ecco allora che la malattia può diventare il mezzo per far vedere agli altri che anche loro soffrono. Pensate alle dinamiche Pesci - casa 12a. ed al alcuni tratti tipicamente Nettuniani in cui la persona generalmente ha avuto una infanzia molto difficile; ricordiamo che, soprattutto la LUNA in questa casa è spesso simbolo di isolamento e di sofferenza emotiva compensata con un tentativo di sostenere gli altri in modo da assicurarsi una visibilità ed una forza, altrimenti carente. Molte volte queste segnature indicano invece bambini con salute realmente cagionevole che hanno però imparato a far leva sulla salute per esprimere il disagio e ottenere affetto ed attenzioni. Anche Marte in questa casa può essere un problema: può essere un senso di difficoltà, a volte rappresenta invece “interventi chirurgici”, o magari anche forme di “violenza” subite durante l’infanzia, magari in un ospedale o all’interno di una istituzione. L’atteggiamento passivo nei confronti della vita che può derivare da un senso di abbandono nella prima fase, può condurre con facilità a sentirsi vittime e a psicosomatizzare. Altre volte la malattia può essere una scusa per riuscire a by-passare qualcosa che non si vuole fare o che si vuole interrompere per un po’. A questo proposito sono interessanti le malattie che immobilizzano e che non ci permettono di usare le mani; anche le tendiniti hanno come simbologia “il dover smettere di fare” ed hanno dei parallelismi con il lavoro: del resto, Mercurio che è signore sia dei Gemelli che della Vergine, regge il discorso dei nervi e dei tendini in particolare delle braccia e delle mani e quindi, eventuali infiammazioni, incidenti o blocchi alle mani possono indicare paura di affrontare qualcosa, oppure desiderio di cambiare lavoro senza avere la capacità di affrontare direttamente il problema. La tendinite permette di smettere temporaneamente e, nello stesso tempo di riposare. Vi sono comunque, anche altri tipi di somatizzazioni che possono essere fittizi: per esempio, non voler andare da qualcuno e farsi venire una febbre quando si deve affrontare un impegno particolarmente faticoso o gravoso; non volersi prendere la responsabilità di qualcosa può portare a star male così da poter avere un alibi infallibile. Un altro caso può essere quello della malattia che permette di sfuggire ad una situazione di cui non si intravede la soluzione; anche in questo caso.. ci sono malattie che possono essere particolari: tipo una depressione che spesso è un modo del tutto inconscio per accusare il mondo circostante senza però farlo direttamente e senza assumersene la responsabilità. Gli ultimi due casi sono i piu’ tragici in quanto la malattia viene usata come mezzo per colpevolizzare persone che si ritengono responsabili della propria sofferenza. L’ho visto in alcuni casi di donne che sono state lasciate dai loro compagni e, dopo parecchi tentativi di risanare inutilmente la relazione, cadere in depressione , come se si volesse urlare “guarda cosa mi hai fatto; per colpa tua …..guarda come soffro!”. Ho visto comunque persone autodistruggersi per poter dare la colpa alla persona che dicono di amare e che ritengono causa della loro sofferenza. Per questa modalità ci vogliono invece valori scorpione che possono indurre ad un sottile masochismo che spinge poi ad infliggere una punizione sadica verso l’altro. In questo caso, la malattia viene usata come un modo per coltivare rancore verso qualcuno che si ritiene responsabile della nostra sofferenza e che, inconsciamente, si ritiene che debba pagare per questo. E’ una sottile dinamica di potere…che viene esercitata in maniera passiva. Queste due tipologie sono per lo piu’ di personalità scorpioniche che tendono al risentimento e al rancore proiettato sugli altri. Anche i temi con molta “acqua” tendono spesso a ritenere gli altri responsabili della loro serenità o sofferenza. In ogni caso, il problema della somatizzazione rivela un disagio di vivere, qualcosa che non si è in grado di fare o di affrontare; a volte vi sono accumuli di sofferenza e situazioni veramente difficili, tuttavia, queste persone non riescono a dare una risposta positiva in grado di rovesciare l’attitudine mentale passiva. Indubbiamente uno dei problemi del disagio di vivere consiste nel cercare soluzioni di dipendenza, anche perche’ queste persone hanno problemi di dipendenza affettiva che portano a costruire una serie di reti emotive che intrappolino gli altri affinchè possano dar loro il nutrimento necessario: sono persone che hanno difficoltà a vedersi come autonome e a cercare soluzioni personali. Una delle possibilità per queste persone consiste nella fuga dalla realtà quotidiana per rifugiarsi in un mondo che piu’ tranquillo, piu’ sereno e magari illusoriamente meno difficile. E’ il caso di persone che soffrono di autismo, di psicosi di tossicodipendenza (alcool – droghe – psicofarmaci ) e degli anziani che si rifugiano nell’Alzheimer o nell’aterosclerosi. L’ Alzheimer può essere considerata una forma di autismo degli anziani- Colpisce generalmente le persone che non si sentono piu’ in grado di stare dentro alla vita ; si tratta di persone molto attive che, ad un certo punto non hanno piu’ voglia di continuare ad essere autonomi ed indipendenti e di affrontare le difficoltà quotidiane: è come se entrasse in atto una sorta di superaffaticamento del sistema nervoso che si ritrae senza piu’ riconoscere ed interagire con il mondo esterno. Cosi’, preferiscono inconsciamente, ritirarsi senza sentirsi responsabili di questo atto; praticamente escono dalla scena e la malattia consente loro di non agire e di non fare più ciò che si sentivano in dovere di fare. In ogni caso il nostro corpo parla e parla attraverso la malattia, per cui la domanda è : “cosa mi vuole dire, visto che il corpo ha un suo linguaggio? ”. |
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