ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
Che cosa si intende per “coppia”
a cura di Lidia Fassio
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La coppia, contrariamente a quanto si pensa nell’immaginario romantico collettivo, non è qualcosa che nasce all’improvviso e che, in quanto coppia, risolverà tutto quello che c’è da risolvere nella vita delle due singole persone, per cui, possiamo subito dire che la coppia non è vivere insieme felici e contenti.

Ho sottolineato molte volte nelle mie lezioni e nei seminari sulla coppia che, anche se le persone associano spesso la coppia a certe favole, bisogna invece rammentare che le favole finiscono nel momento in cui inizia la coppia, proprio perché le favole non parlano di coppia, almeno non di quello che intendiamo noi per coppia. Le favole, infatti, parlano della coppia interna, parlano del ricongiungimento dei due opposti, per cui nel momento in cui si arriva alla mèta finale, che presuppone sempre la conquista della sposa, del tesoro, del castello o di un regno significa che quello è il momento in cui è avvenuto quel matrimonio interiore di cui parla Jung, quel ricongiungimento tra i maschile e il femminile e tra gli opposti, per cui l’eroe ritrova l’unita… l’intero, sé stesso. Da quel momento in poi inizia una nuova nascita e la persona è completa.
Se noi vediamo la favola come metafora di una relazione di coppia, allora dovremmo ipotizzare che perlomeno presenta una stranezza in quanto la favola finisce nel momento più bello della storia; la favola termina sempre nel momento del matrimonio che, simbolicamente può essere considerata la fase in cui si passa dall’innamoramento, non è ancora amore e che, soprattutto, non è relazione.
Questa idea sembra far crollare tutto il romanticismo che gira attorno all’immagine delle due persone che scendono i gradini di una chiesa felici e raggianti.. lei in abito bianco e lui in tight con tutta la gente che applaude e che tira il riso, tuttavia, anche se questa è un’immagine fantastica e magica che tutti noi hanno in testa fin da ragazzi, tuttavia, su un altro piano ci aiuta a comprendere quanto sia falsata l’immagine della relazione e quanto bisognerebbe invece lavorarci su per rendere le cose più simili al vero.

Lavorando con le coppie è interessante come, alla domanda “che cos’è per lei l’amore” e “ che cos’è una relazione di coppia” escono delle risposte incredibili, che nulla hanno a che fare né con il primo né con la seconda. In quel momento ci si rende conto di quanto poco siamo preparati a quello che può essere una coppia. Nessuno pensa che la coppia comporti un grande lavoro; nessuno pensa che la coppia vada costruita giorno per giorno; nessuno pensa che la coppia sia il frutto di una volontà personale e della capacità di superare conflitti, e tantomeno si pensa all’arte della mediazione e del reciproco scambio; eppure tutte le persone che si interessano di astrologia sanno che questi sono i significati più importanti della casa VIIa e del segno della Bilancia.

L’asse I/VII è infatti quello che si incarica di darci suggerimenti per tutto ciò che riguarderà la coppia.
Questo dovrebbe suggerirci una domanda immediata: “come mai l’astrologia, che è un sistema di lettura universale, pone in Va casa l’innamoramento e in VIIa la coppia? Come mai non coincidono le due cose?” La risposta è molto semplice; “ l’innamoramento ha ancora poco a che vedere con l’amore che, nel senso più largo del termine, significa energia che mette in relazione le cose e le persone, mentre l’innamoramento non mette in relazione niente ma ha lo scopo di mettere il soggetto in contatto con le proprie potenzialità e, a sostegno di questo, lo zodiaco ci ricorda che la V casa non è una casa di relazione, ma è una casa personale. L’innamoramento è un artifizio sofisticato ed estremamente piacevole che la natura si è inventata perché noi, che siamo soli, isolati ed egoisti (e quindi estremamente concentrati su noi stessi) superiamo queste barriere spinti da una molla incredibile: l’attrazione fisica. L’innamoramento, per certi versi è una trappola, bellissima, fantastica, ma sempre una trappola… che ha primariamente lo scopo di condurci alla riproduzione e, proprio in questo vediamo che la natura è in grado di mettere insieme una grande scenografia per portarci a ciò che le preme di più:”la riproduzione della specie”. Noi, prima di tutto, siamo strutturati in modo da riprodurci, per cui indipendentemente dal fatto che giungiamo o meno ad avere una relazione, ci riproduciamo.

L’innamoramento è un’energia così travolgente sul piano personale che ci permette di capire alcune cose:
- la prima è che noi siamo spinti da una pulsione interna, quindi c’è molta differenza con l’amore che presuppone una scelta (Venere = scelta) basata su valori personali, su valutazione e accettazione si sé e dell’altro. La parola valutazione deriva dalla parola valore; in una relazione infatti ci deve essere uno scambio fra due individualità ognuna con il suo modo di valutare se stessi e l’altro, per cui una relazione presuppone l’uso della funzione di tipo razionale e non solo di quella istintiva; valutare pressuppone avere la possibilità di vedere due o più cose contemporaneamente: questa è effettivamente la prerogativa più grande del segno della Bilancia,.
Tutto questo invece non accade nella Va casa, dove invece noi siamo ancora soggetti ad una pulsione, e non ad una valutazione razionale. L’innamoramento è qualcosa di pulsionale che parte da dentro, e ci spinge in una direzione, quella che può garantire al meglio la riproduzione. La pulsione è data da dinamiche inconsce che, proprio per questo, ci dirigono e noi cominciamo a non essere più diretti a partire dalla VII casa in poi, luogo dove incomincia il processo di individuazione, dove cominciamo ad avere coscienza di quello che accade dentro di noi senza più essere spinti da qualcosa che ci agisce.
 
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