ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
Consulenza astrologica e cicli planetari
a cura di Gari P. Caton
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni
 
Traduzione dall’inglese di Angela Leonetti

Quando si parla di fasi evolutive la mia tendenza è in un certo senso quella di distaccarmi dalla scuola umanistica, se non altro perché conosco l’esistenza di teorie che meglio concordano con la cornice di riferimento astrologica. Tendo a preferire modelli come quello promosso dall’astrologo Bruce Scofield (1), che lega lo sviluppo umano ai cicli planetari – da me definiti “le stagioni del divenire”. Lo psicologo che si rifà più da vicino a questo tipo di progressione è il neo-freudiano Erik Erikson (2).

Alla nascita, la personalità umana è lunare – basata sul riflesso e sul bisogno, dipendente. Il bambino piccolo è inconsapevole di qualunque cosa non siano i propri bisogni e la propria incapacità di soddisfarli. In astrologia i bisogni, e come corollario la dipendenza, sono simboleggiati dalla Luna. Prima che ogni altro pianeta torni sulla propria posizione di nascita, noi facciamo esperienza di tredici ritorni lunari; pertanto il primo anno di vita è rappresentato da questo pianeta, che in astrologia simboleggia anche la sicurezza emotiva. In modo analogo, Erikson considera il primo anno di vita come una fase critica per lo sviluppo di un senso di fiducia di base, contrapposto alla sfiducia. Congiunzioni o aspetti dinamici alla Luna da parte dei malefici (per gli scopi del presente articolo, Marte, Saturno e tutti i pianeti esterni) possono suggerire difficoltà emotive in questa fase. Tuttavia, perché la relazione astrologo-cliente inizi ad esplorare questo livello di consapevolezza occorrerà intraprendere un lungo ciclo di sedute.
All’età di un anno comincia a formarsi uno sbarramento evolutivo; la personalità diventa autoconsapevole, ovvero consapevole di sé come identità individuale. Si avviano tentativi di comunicazione e locomozione. Inizia a formarsi il bisogno di relazione con altri individui nel movimento di unione/separazione e nel gioco. Non sorprende che ciò si colleghi ai ritorni del Sole, di Mercurio e di Venere sulla loro posizione di nascita dopo un anno. In astrologia il Sole simboleggia il Sé autonomo, Mercurio governa il linguaggio e la locomozione, Venere il bisogno di relazionarsi. In modo analogo Erikson vede il periodo fra il primo e il secondo anno come cruciale per la formazione di un senso di Autonomia, contrapposto alla Vergogna e al Dubbio. Congiunzioni o aspetti dinamici al Sole, Mercurio o Venere da parte dei malefici e/o retrogradazioni (del pianeta stesso oppure aspetti da parte di malefici in retrogradazione) possono significare difficoltà evolutive in questa fase. Naturalmente anche i problemi di autostima richiedono un lungo ciclo di sedute per essere affrontati.

All’età di due anni c’è il ritorno di Marte – l’antico dio della guerra. Non meraviglia che venga considerata un’età terribile: la personalità è consumata dalla fiducia in sé, dal diritto di dire NO! e dall’espressione energetica. In astrologia Marte simboleggia l’energia, l’azione e l’assertività. Analogamente, Erikson vede questo stadio come il tempo in cui si sviluppa il senso di Iniziativa, contrapposto al senso di Colpa. Congiunzioni e aspetti dinamici a Marte da parte dei malefici e/o retrogradazioni possono indicare difficoltà evolutive in questa fase.
Naturalmente, queste funzioni si manifestano lungo un continuum: l’iniziativa sana può diventare aggressività iperfunzionante, laddove coloro che falliscono nel tentativo di sviluppare spirito d’iniziativa, ambizione e scopo vengono lasciati con sentimenti di colpa e rassegnazione. Per tale motivo, è estremamente importante che il genitore mostri pazienza e lasci che questa fase evolutiva si manifesti per quello che è, ossia “solo una fase”, e non sia troppo impaziente nel reprimere questo tipo di comportamenti prima che sia giunto il momento – vale a dire fino alla fase evolutiva seguente. Queste fasi si costruiscono una sull’altra; è necessario possedere un senso di fiducia per entrare in relazione, ed è necessario essere capaci di relazionarsi per sviluppare un sano spirito di iniziativa; e così via.
Ora, il ritorno planetario successivo non si verifica fin quando Giove non completa il proprio ciclo di dodici anni. Significa che secondo l’astrologia non ha luogo alcuna fase evolutiva dai due ai dodici, o che il percorso di crescita sia “latente” – per usare un termine freudiano? Improbabile! Per continuare la nostra analisi dobbiamo ricordare che ogni ciclo può essere diviso in quattro quarti. Possiamo quindi pensare al ciclo di Giove come suddiviso in quattro quarti di tre anni ciascuno, con il momento di opposizione e quello di congiunzione (ritorno) alla posizione di nascita a segnare fasi di particolare importanza.
Pertanto, il periodo fra i tre e i sei anni è quello che procede dalla fase crescente al pieno funzionamento del principio di Giove, che in astrologia è principio di espansione. Mentre Marte si limita a segnalare una chiamata all’azione, Giove rappresenta il conseguimento della meta cui l’azione si riferisce. Più grande di tutti gli altri corpi planetari messi insieme, radiante di energia propria, dotato di molte lune, Giove simboleggia i sistemi: i sistemi linguistici, i sistemi scolastici, i sistemi o teorie della conoscenza. Pertanto questi anni possono essere considerati gli anni di avvio della socializzazione – dell’inserimento in un sistema sociale. È abbastanza interessante notare che a cinque o sei anni i bambini entrano nel sistema scolastico e iniziano a sviluppare un’autoconsapevolezza oggettiva. In modo analogo Erikson considera i primi giorni di scuola necessari per sperimentare sentimenti di successo e competenza; in caso contrario, se tali esperienze vengono limitate da figure autoritarie o dalle circostanze, i fallimenti che ne risultano possono condurre a sentimenti di inadeguatezza. Erikson parla di Operosità contro Inferiorità. Congiunzioni e aspetti dinamici a Giove da parte dei malefici e/o retrogradazioni possono significare difficoltà evolutive in questa fase.

Il ritorno di Giove a dodici anni coincide più o meno con l’inizio della pubertà; è un momento di grande espansione, allorché il corpo fisico sviluppa le caratteristiche sessuali secondarie e gli ormoni impazzano. È necessario che la visione del mondo si espanda includendo il sesso opposto e il desiderio di intimità. Il processo tuttavia si dispiega in modo irregolare, a scatti, a causa del sovrapporsi dei principi evolutivi contrari, e fino a quando non si completa il secondo ritorno di Giove, a 24 anni, l’individuo non è veramente in grado di sviluppare un’intimità duratura.

Il pianeta successivo, Saturno, ha un ciclo di circa 29 anni; i suoi “quarti” si verificano più o meno ogni sette anni. Saturno è l’opposto simbolico di Giove, è il principio di contrazione che concretizza le espansioni gioviane. Gli anelli di Saturno ci ricordano che vincere una battaglia non vuol dire vincere la guerra: il vero successo dipende da sforzi sostenuti e ripetuti. Gli anelli simboleggiano anche i limiti, e le figure d’autorità che impongono limiti alle energie debordanti e proibite. Il periodo fra i sette e i quattordici anni è correlato alla fase crescente, che poi procede verso il pieno funzionamento del principio di Saturno. A quattordici anni i ragazzi iniziano a frequentare la scuola superiore e si presume che siano capaci di esercitare l’autodisciplina richiesta per diventare membri attivi (ancorché supervisionati) della comunità.
Erikson vede nell’adolescenza la lotta fra l’Identità e la confusione dei Ruoli. I giovani cercano di scoprire chi sono aderendo a gruppi, provando lavori diversi, cambiando amici, ecc. Se gli stadi precedenti sono stati gestiti con successo, ci sono possibilità che alla fine i giovani si assestino in un ruolo entro il quale sentirsi a proprio agio. Se così non è, la confusione di ruoli che ne deriva può avere effetti di notevole disorganizzazione allorché Urano forma il primo quadrato alla propria posizione di nascita, intorno ai 21 anni, a causa delle energie irrequiete e spesso avventate che in quel periodo si scatenano. Peggio: tale confusione può minacciare il conseguimento definitivo della capacità di intimità autentica nella prima età adulta.
Erikson vede nella prima età adulta il processo di sviluppo dell’Intimità, contrapposta all’Isolamento; il fallimento di tale processo può rallentare la crescita emotiva e la soddisfazione personale. È la lotta fondamentale che si dispiega fra il secondo ritorno di Giove e il primo di Saturno – fra i 24 e i 29 anni – pertanto possiamo definire tali cicli le Stagioni del Divenire – diventare un essere umano pienamente funzionante. Congiunzioni e aspetti dinamici a Giove o a Saturno da parte dei malefici e/o retrogradazioni possono indicare difficoltà evolutive in queste fasi.

Il terzo ritorno di Giove, a 36 anni, trova spesso l’individuo nuovamente in crescita. In famiglia possono esserci dei nuovi membri – figli o nipoti – così come nuove spinte nel mondo del lavoro. Le altre persone rispettano e cercano l’opinione del soggetto, specialmente i figli. Erikson definisce questo stadio Generatività, contrapposta a Stagnazione: nasce infatti l’interesse per la generazione successiva; scopriamo che la nostra vita si arricchisce grazie all’influenza che esercitiamo sulle generazioni future e ai rapporti che con esse intratteniamo. Ignorare o deviare il corso di questi impulsi interni può causare stasi, noia o depressione. Questo è il luogo in cui è più cruciale la responsabilità dell’individuo nella ricerca di un significato; se il significato non lo troviamo, la “cattiva fede” e l’angoscia che ne risultano possono fungere da elemento disorientante e disorganizzante nella mezza età. Congiunzioni e aspetti dinamici a Giove da parte dei malefici e/o retrogradazioni possono significare difficoltà evolutive in questa fase.

Segue poco dopo il punto culminante del ciclo di Urano; verso i 42 anni, infatti, Urano di transito si oppone alla propria posizione natale ed è quindi nella sua fase Piena (il ciclo completo dura 84 anni). Urano in astrologia è associato alla libertà, in quanto si colloca oltre i confini dei pianeti antichi visibili ad occhio nudo – rappresenta pertanto la libertà dal conosciuto. Negli individui che hanno sviluppato un senso di generatività questo principio può tradursi in opere geniali in cui qualcosa di straordinario viene trasmesso. Negli individui stagnanti, in cui prevale la “cattiva fede” e che sperimentano la crisi di mezza età come una “seconda adolescenza” allorché i figli vanno via di casa, l’urgenza liberatoria può rivelarsi distruttiva, o può, in positivo, tradursi nell’avvio di una seconda carriera maggiormente in sintonia con i suggerimenti interiori.

Il secondo ritorno di Saturno a 58-60 anni coincide con il quinto ritorno di Giove. Il ritmo della vita rallenta, e noi ci prepariamo per gli anni della pensione; raccogliamo i frutti dei risparmi che abbiamo disciplinatamente accumulato, e abbiamo tempo per riflettere. Il corso della nostra esistenza è abbastanza ben tracciato, e se siamo fortunati possiamo rallegrarcene. Erikson definisce questo stadio Integrità, contrapposta a Disperazione. Se abbiamo completato con successo la maggior parte delle fasi, e riusciamo a guardarci indietro con soddisfazione, ne ricaveremo un senso di Integrità; se invece abbiamo mancato il bersaglio di parecchio e non siamo riusciti a porvi rimedio, sperimentiamo la disperazione di non essere stati capaci di trovare soddisfazione nel corso dell’esistenza. Congiunzioni e aspetti dinamici a Giove o a Saturno da parte dei malefici e/o retrogradazioni possono indicare difficoltà evolutive in questa fase.

Dopo circa sette cicli di Giove e tre di Saturno, se la vitalità fisica e l’integrità psicologica si sono tenute al passo – se abbiamo vissuto abbastanza da vedere il nostro ciclo finale – ha luogo il ritorno di Urano, verso gli 84 anni. Urano rappresenta l’Illuminazione e l’Autorealizzazione autentiche – la percezione che la totalità della nostra vita sia qualcosa di più della somma delle sue parti – e che in qualche modo ne sia ben valsa la pena. Si può osservare un ovvio scintillio negli occhi di coloro che hanno raggiunto con successo questa fase, pertanto sarebbe bene cercare la loro consulenza...


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Note:
(1) B. Scofield, “Planetary Circuits: An Astro-Biological Model of Human Development”, The Mountain Astrologer, n. 101, Feb/Mar 2002.
(2) E.H. Erikson, Childhood and Society, 19632 (Infanzia e società, 14a rist., Armando, 1989), oppure Identity: Youth and Crisis, 1968, (Gioventù e crisi d’identità, 7a rist., Armando, 1999).
 
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