ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
IL SUBLIME MESSAGGIO NASCOSTO nella TORRE dei tarocchi
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a cura di Pina Cilli
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Nella mia pratica tarologica è uno dei TRIONFI che incontra più resistenza da parte di tutti coloro che desiderano comunicare con il simbolismo dei tarocchi…Si tratta in realtà di un’immagine cruenta e dinamica ma che merita tutta l’attenzione per l’alto valore simbolico nel viaggio di conoscenza di sé …Qualsiasi sia l’approccio al simbolico viaggio dell’ eroe .(.il sistema ternario attraverso il mondo materiale-spirituale e divino o il sistema decimale e degli opposti –via umida e via secca)..le strade convergono e nel momento in cui l’uomo è diventato potente perché ha conosciuto l’amore con quelle scelte necessarie per prendere una direzione ..ci troviamo esattamente alla possibile scomposizione dell’arcano 16 _LA TORRE_ che scomposto è un 4 moltiplicato per 4 ..l’imperatore con una certa instabilità della quale lo stesso è a conoscenza ..:” può anche crollare il suo trono in quanto nulla è eterno se terreno” ; UN CARRO con 1+6 esattamente l’opposto della torre (arcano 7), polarità che devono convogliare nel superare l’orgoglio che muove l’eroe e la sete di potere che ne consegue e che lo accecherebbe. ”La vittoria è la ricompensa..di guadagnarsi IL MONDO”. Il viaggio non è semplice e il matto che è alla ricerca della verità e si accinge ad affrontare tutte “le insidie” che si presentano strada percorrendo come orme del suo riflesso interiore ancora inconsapevole. SIAMO a quella che soventemente chiamiamo DISTRUZIONE …LA TORRE o MAISON DE DIEU .. GHAIN.è la lettera ebraica corrispondente che ci parla di rumori sordi ..e di una sorta di falsità alla quale l’uomo si aggrappa per il timore di modificare il suo atteggiamento fuori percorso..e in pericolo, quindi, superando l’orgoglio del potere materiale che può schiacciarlo, l’uomo riporterà la vittoria su se stesso. LA TORRE rievoca “la torre di Babele”ed è il primo edificio che incontriamo nei tarocchi con una grande opera costruita dall’uomo: è “la porta del cielo “costruita per egoismo e per l'ambizione di raggiungere il regno divino. Era questo, infatti, lo scopo dello Ziggurat babilonese, una costruzione a diversi piani, alla cui sommità troneggiava il tempio, il più possibile vicino al cielo. Qui il sacerdote, attraverso la celebrazione del rito, cercava una più stretta comunicazione con Dio, da cui, probabilmente, l’altro nome dell'arcano: maison de Dieu, cui l'uomo, nella sua smisurata sete di potere, tenta di dar la scalata. I mattoni che compongono l’edificio sono di color carne, per indicare che si tratta di una costruzione vivente e non ancora terminata .Due sono le colonne erette davanti al tempio . La prima delle due colonne, quella di destra, Jakin, ha come iniziale uno Jod che , nel significare ciò che si fonda e si stabilisce, pare consacrata al fuoco interiore che anima tutti gli esseri per farli agire da soli. E’ il potere creatore individuale che anima ogni individuo ma ha già il sapore dell' avvertimento: “costruisci, elevati: hai il diritto e il dovere di farlo; ma non sognarti neppure di voler eguagliare il Creatore”. La Torre ha quattro aperture : una porta e tre finestre, due delle quali rischiarano il piano intermedio che è dimora dello spirito, e la terza illumina la camera superiore, mentre il piano terreno è illuminato da una porta che rimane APERTA Qui è facile accedere: siamo alle prime nozioni di vita che l’individuo apprende. La vista è più ampia dal primo piano, si fa cosciente e costruita attraverso l’accumularsi dei frutti dell’esperienza; qui entra la luce del ragionamento che coordina le nozioni acquisite e ne estrae una filosofia. Ma è possibile salire ancora più in alto, da una sola finestra: quella della fede e del divino. Innalzarsi troppo è pericoloso: così ci avverte la folgore partita dal sole che mozza la torre come simbolo della ragione che si oppone alle stravaganze umane.. Sembra che l’io erculeo, citando Hillman, volente o nolente, debba ridimensionarsi per poter accedere a una realtà più vasta, più complessa e più completa. L’Arcano della Torre è l’immagine di questo rivolgimento improvviso, di questa catastrofe del senso comune e della nostra ingenuità. Infatti, quando, molti anni fa, cominciai a dialogare con gli arcani dei tarocchi .. comprendevo il messaggio sublime dell’arcano 16 perché lo stesso IO perde progressivamente per importanza e nella raffigurazione degli Arcani posti su questa via (piano divino ) la figura umana non ha più quella centralità che aveva nella prima via; in alcune carte scompare del tutto, per lasciare spazio a quelle forze, a quegli archetipi, che possiamo chiamare collettivi o universali. A livello astrologico ho meditato a lungo sul simbolismo di trasformazione; da una parte è ben presente ADE che non è bisognoso di edifici visibili : templi o altari per cui il suo impatto con questo mondo allo scoperto viene sperimentato solo come violazione, dall’altra avviene l’iniziazione alla coscienza (Saturno) e il possibile sconvolgimento che Urano può apportare con un fulmine netto..per illuminare il percorso a venire. In un certo senso lo ritengo l’arcano banco di prova dell’io/sé ..e di tutti quei transiti planetari che Arroyo definisce in questo modo: “ Plutone porta in superficie e trasforma, spesso terminando completamente una vecchia forma o espressione di vita”. Oggi l’arcano non mi appare neanche distruttivo. Mi pare che esso sia la raffigurazione di quell’irruzione improvvisa di elementi inconsci e luminosi nell’area della coscienza di cui tanto parla Jung. E non possiamo sapere prima quale sarà la risposta che ognuno di noi darà a questo confronto, né quale forma prenderà quel dopo . Ciò che è irragionevole si condanna da solo al crollo: tanto peggio per l’ambizioso che si è sforzato di elevarsi così in alto, senza pensare che le vette attirano la folgore. I due personaggi dell’arcano 16 sono puniti per la loro presunzione;vengono precipitati insieme ai materiali che si sono distaccati dalla torre. Il primo personaggio indossa un abito dai colori discordanti dove domina l’azzurro (idealismo) e il rosso(impeto); la gamba sinistra è gialla, in opposizione alla destra che è azzurra, per indicare un cammino diviso tra la pietà, la fedeltà (azzurro) e l’invidia che spinge alla bramosia dei beni materiali (giallo). Il secondo personaggio è vestito di rosso, poiché è l’Architetto della Torre, il costruttore del corpo che muore con lui: per questo riceve sulla nuca un colpo mortale. Bisogna infine osservare le sfere multicolori che l’esplosione della torre ha proiettato tutto intorno; sono le energie accumulate dalla vita stessa. Queste forme, da cui si è ritirata la vita attiva, sono i resti che sussistono come testimoni del passato.“SONO CADUTE LE SPERANZE in mille pezzi” ; la Torre è crollata. Un terribile fulmine ha colpito ciò che era vano, inutile, superfluo; non esistono più false speranze, i falsi desideri sono stati distrutti. L’iniziato si trova davanti proprio questo: la verità in tutta la sua spietatezza e brutalità. Questa lama non ha mezze misure e distrugge tutto e quando ho da spiegare cosa sia il significato vero di fronte a un consultante emerge sempre l’ostilità a non liberarsi di meccanismi contorti,giochi di potere o di false sicurezze che rendono onnipotenti nell’impotenza di essere se stessi...Ciò fa comprendere come sia necessario lasciar andare la falsa speranza nascosta in alibi di ogni genere! Pare all’improvviso che tutto ciò in cui si è creduto fino a quel momento abbia perso ogni significato. Ma non è così: la torre è distruzione di ciò che è vecchio e sorpassato, ma è anche ricostruzione, vita, nuove speranze solide e reali. Il fulmine che piomba addosso è tremendo, ma non è negativo: significa cambiamento, anche se doloroso, rinnovamento, personalità più forte, decisa e sicura. Una nuova speranza nasce nel cuore , il sentiero appare ancora più luminoso di prima, la vita stessa appare degna di essere vissuta. E’ vero, egli ha dovuto cambiare molto della propria vita, ma sa che vi saranno altre trasformazioni, altri cambiamenti che lo aspettano: vivere significa rinnovarsi sempre, saper morire e rinascere continuamente. Da questo momento il suo scopo sarà di innalzarsi sempre di più, diventare più spirituale e trasmettere ad altri la propria esperienza. L’orgoglio e la presunzione sono brutti difetti umani; l’uomo li ha allontanati da sé, con fatica, ed ora l’umiltà fa parte della sua personalità. La torre della sua vita deve essere ricostruita, ma con basi più solide: umiltà, apertura mentale, solidità interiore.,verità La nuova personalità sarà incrollabile: la fede nella vita, negli uomini, ed in se stesso sono i pilastri portanti di essa. “Il matto” può continuare il suo cammino con più fermezza, con più convinzione; adesso è pronto per chiudere questa porta ed aprirne un’altra .. E’ morta la sua vecchia personalità immatura:quella nuova, giovane e forte, si volta a guardare i ruderi della torre e percorre l’ultimo tratto del sentiero col cuore rivolto al futuro che lo attende . |
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