ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
PIETRE , ASTROLOGIA , ARCANI MAGGIORI
a cura di Pina Cilli
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni
 
“La terra è viva… ha tante gemme
Noi ti conosciamo, possediamo la tua stessa energia vitale.
o ciò che a te manca
Rinunceremo alla nostra essenza pur di darti sicurezza e protezione.
Apprendi dalle pietre perché ti insegneranno a dividere con altri
le tue esperienze.
Accarezzale, dialoga con loro come se fossero intimi amici.”


Un filo unisce le pietre per realizzare una collana, così come un invisibile filo esiste per tessere un legame tra segni zodiacali, i pianeti, le pietre preziose e gli arcani dei tarocchi.
Le pietre emanano un indubbio magnetismo ed è possibile scegliere per istinto quella giusta per il nostro equilibrio psicofisico, come è possibile sceglierla per risposte che riceviamo con il nostro tatto ..
Quando si desidera fare un regalo utile e "prezioso" a un amico è bello scegliere tra le pietre talismano che la tradizione astrologica attribuisce ai segni zodiacali ed ai pianeti
Nella pratica a contatto con i minerali spesso sento chiedere qual' è la gemma più adatta ad un determinato segno.

Una risposta seria, secondo me, è cosa piuttosto complessa; infatti, generalmente ci si riferisce solo alla posizione del Sole nel segno, ma una pietra "portafortuna" dovrebbe potenziare e aiutare la parte critica e debole del nostro oroscopo, anche in relazione ai transiti planetari del momento e dovrebbe quindi essere aderente alle difficoltà da affrontare in quel determinato periodo di cambiamento.

Certo è che in ogni civiltà le associazioni tra i pianeti, i colori, le note, i profumi, le piante, gli animali e le gemme segnano dei fili analogici che vanno dal più rarefatto al più denso; dunque, le gemme rappresentano la cristallizzazione purificata di una determinata idea archetipica.

I materiali stessi nonché il tipo di cristallizzazione richiamano la struttura simbolica del segno astrologico e nel corso di ricerca accurata anche di un pianeta o di un arcano dei tarocchi.. .

Andando nel concreto per esempio la perla o la madreperla, la pietra di luna e l’opale sono le classiche associazioni con la Luna ed il segno del Cancro. Sia la perla che la madreperla si formano, infatti, in ambiente acquatico e nelle ostriche che sono esse stesse sottoposte all’influenza delle fasi lunari.
Qui l’associazione con La luna e l’arcano 18 dei tarocchi è immediata e può essere in linea con la danza di miti e delle affascinanti leggende sulle proprietà terapeutiche delle pietre che si intrecciano e si sovrappongono dimostrando che, in tutte le epoche della storia, chi ha donato una pietra ha voluto esprimere amore, entusiasmo, ma anche un augurio per la vita e il ricordo che la luna rievoca..
Lo splendore e lo stupefacente gioco di luce e di purezza hanno suggerito agli uomini dell'antichità il potere soprannaturale dei minerali, rendendoli impareggiabili talismani dalle magiche virtù.
Il bianco iridescente della perla, l'azzurro splendore del turchese, il giallo intenso della calcite e il rosso sangue del diaspro o gli altri luminescenti colori delle pietre preziose, sono stati interpretati come sublimi rappresentazioni dell'Acqua, dell’Aria , della Terra, del Fuoco, ovvero dei 4 elementi dell’astrologia..
Esistono pietre legate per tradizione al sole di nascita ma perché il talismano astrologico sia comunque un potenziale andrebbe sempre accompagnato da altre gemme per esaltare le potenzialità spesso sepolte nell’ombra…

Esistono pietre collegate agli arcani Maggiori?

Ho meditato sull’arcano 0 dei tarocchi ovvero sul MATTO; con questo arcano comincia il viaggio alla ricerca di miti che possono evocare similitudini tra potenti discipline del nostro scibile..
A lui l’uomo ho abbianato L’AMETISTA……………….
“È un minerale in grado di rendere desto e vigile l’uomo, scacciando i pensieri negativi ed astrusi e conferendo equilibrio e buon senso”. …. Konrad von Megenbergs


Il matto che comincia il suo viaggio non può non comprendere tutti i segni dello zodiaco si sposta nel viaggio orientandosi a destra. In lui prevale la parte che generalmente svolge le funzionalità che si avvicinano di più al nostro essere impulsivi, alla percezione delle sensazioni, alla visione di insieme, e all’immaginazione, all’ impeto e alla fantasia.
L’eroe che “si mette in gioco” con aria scanzonata ed innocente è amante del rischio e comincia l’esplorazione dei 3 mondi: TERRENO, SPIRITUALE e DIVINO con i simboli che, suddivisi nel sistema ternario della tarologia, incontrerà strada facendo. .A questo personaggio con cui possiamo identificarci nei momenti particolari in cui serve “buttarsi”, ho associato quella che io chiamo, insieme al cristallo di rocca ( perchè da questa derivante ), la regina delle pietre ovvero L’AMETISTA.
Perché servirà al matto? Il nome ametista deriva dal greco amethystos che significa "colui che non si ubriaca". Si pensava che chiunque portasse con se la pietra diventasse immune degli effetti dell'alcool.
La nascita di tale credenza, viva anche nelle epoche successive, nasce probabilmente dal mito greco-romano che narra della bellissima ninfa Ametista, casta e devota ad Artemide-Diana.
Dioniso, irato per gli insulti ricevuti da un comune mortale, giura - da ubriaco - vendetta nei confronti del primo mortale che avesse incrociato lungo il suo cammino.
La mortale e giovane ninfa Ametista si stava recando al tempio della sua divina protettrice Artemide, per recarle i tributi e i sacrifici dovuti, ma lungo il cammino, incrociò Dioniso pieno della sua ira e seguito dalle tigri che aveva creato per le sue vendette contro i mortali. La ninfa corse per non essere afferrata dalle zanne acuminate degli animali che la stavano inseguendo. Pregò forte la Dea Artemide che le venisse in aiuto e questa, per proteggerla, la trasformò in un bianco cristallo di ghiaccio ( era così definito il quarzo ialino).
Placato dall’ira, Dioniso comprese la crudeltà delle sue azioni e iniziò a piangere. Le lacrime scivolarono nel suo calice di vino .e, mentre cadeva distrutto a terra, il vino intriso delle sue lacrime bagnò la bianca pietra, donandole quel purpureo e trasparente colore che conosciamo anche noi oggi. Dioniso, infine, diede il potere all’ametista di prevenire l’ebbrezza e di salvaguardare ogni azione dell’uomo velata dalla rabbia.
Leonardo Da Vinci dell’ametista scrisse che aveva il potere di dissipare i cattivi pensieri e che poteva accelerare l’intelligenza mentre, alcuni autori riportano che l’ametista incoraggia i sogni con potenti simboli che riconducono all’inconscio.
Il “sogno” del matto è di raggiungere il mondo nell’unità esattamente come nel viaggio dell’eroe astrologico la casa 12 la rappresenta l’eterno ritorno. Nel corso del viaggio,inciamperà ,si innamorerà, piangerà, riderà e scoprirà se stesso ma non smetterà di sognare con un’ametista vicino. In se stesso il mito è un contenitore che racchiude preziose gemme di verità e Wagner, nel suo Parsifal, prendendo spunto da una leggenda, ha racchiuso tutto il cammino che un profano deve intraprendere per arrivare alla luce. Anche in questo si intravede “il matto”, l’arcano che entra in scena.
L'azione è come magicamente sospesa, e il viaggio del ”MATTO” si colma di immenso, quasi di pathos, mentre risuona il "Tema della Forza" dell’ametista a rivelarci l'inconscio del personaggio e a preludere agli eventi futuri cui l'eroe è chiamato.
L’eroe e la pietra utilizzano il mito per parlare all'umanità perchè questa non smarrisca la memoria delle proprie origini, Vi sono momenti della storia del pensiero in cui universi apparentemente distanti s’intersecano, s’intrecciano e pervengono a una condivisa sintesi.

Il Dioniso, liberato grazie all’acquisizione dell’eterno ritorno, potrebbe essere paragonato al Parsifal wagneriano: da una parte il meriggio dionisiaco, dall’altra la luminosità apollinea. Entrambi includono una complementare spinta verso l'origine. Chiunque possa essere incoraggiato e ispirato ad accendere il lume della visione interiore e l’ametista aiuta anche in questo ben impregnata di chi ha riconosciuto la sua “follia”.

"Ogni uomo, e ogni donna, sono una stella". Può suonare sbalorditivo a coloro che considerano una stella un semplice corpo celeste, ma che è suscettibile di verifica per chiunque voglia avventurarsi nel regno del proprio Inconscio,.
 
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