ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
Gorse: la resa serena
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a cura di Massimo Laterza
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Gorse è l’Ulex Europeaus, nome botanico della ginestra spinosa, o del ginestrone, che è un arbusto alto fino a tre metri che fa dei fiori gialli e foglie spinose che servono a trattenere l’acqua. Singolare dal punto di vista simbolico la sua resistenza alla stagione fredda e alle condizioni più impervie. Edward Bach definì questo il fiore adatto a coloro che hanno perso ogni speranza, persone che, dopo averle tentate tutte, sono rassegnate alla fine. In chiave positiva questo fiore aiuta, da un lato a ritrovare la speranza e, dall’altro, ad accettare la resa ma senza disperazione ed abbattimento. Simbolicamente le foglie spinose che trattengono l’acqua collegano immediatamente all’immagine del pianto trattenuto e della disperazione interiore. La resistenza in condizioni problematiche fa di Gorse un rimedio adatto ad affrontare stati di disperazione estrema. Nello stato Gorse negativo c’è un conflitto tra l’arrendersi ed il ritentare rassegnati; in altri casi vi è una resa ma senza la serenità dell’accettazione. Lo stato Gorse è quello che sopraggiunge dopo un grosso fallimento e dopo averle tentate tutte allorchè si cade in uno stato di rassegnazione, di disperazione e sopraggiunge un senso di vuoto e di sconfitta che conduce a depressione. Vi è inoltre un senso di impossibilità a farcela, anche se si fanno dei tentativi. Una volta assunto il fiore, questo porta a ritrovare speranza e a vedere il lato positivo delle cose, accettandole. Gorse in Astrologia: Gorse richiama quei concetti di resa e rassegnazione tipici dei Pesci e il “pianto a dirotto”del segno quando ha perso ogni speranza di farcela. Allo stesso modo, nei significati positivi, Gorse consente un senso di resa sereno, ossia un reale stato di accettazione che si trova quando l’Io si affida al Sé anche quando non comprende pienamente il progetto. La fine rappresenta anche l’inizio di qualcosa di nuovo, un rasserenarsi che porta a nuova speranza e al contatto con la Fede (Giove-Pesci) Quando si è provato di tutto, quando finalmente si è compreso che solo una resa può portare alla vittoria, allora ci si lascia andare a quel mare cosmico Nettuniano in cui si trova serenità e si contatta qualcosa di fondamentale che ognuno ha all’interno; in quel momento si è pronti a rinascere davvero tra i bagliori del nuovo Sole Arietino che sta per sorgere. E’ un’immagine che richiama la solitudine di un naufrago sovrastato dal mare immenso che lo porta alla disperazione in quanto si sente in “balia”. Gorse richiama anche lo stato di disperazione dei Pesci quando hanno perso la fede autentica, ma al contempo continuano credere ai miracoli. Cosi i Pesci vanno incontro a continue delusioni causate dalle loro illusioni. La rassegnazione serena invece apre altre porte poiché da la possibilità di ricominciare daccapo. La resa di Gorse però non è morte ma è accettazione ed affidamento a qualcosa di più grande. E’ la sensazione che prova il marinaio che si è perso nell’oceano immenso ma che confida che qualcosa lo aiuterà a ritrovare la rotta. Con questo fiore si va anche oltre la vita, nel Post-Mortem Pescino. Ci si addentra, per chi crede, in un percorso di reincarnazione o comunque in un al di là, simbolo di collegamento vero con l’inconscio. Perciò è un fiore adatto anche ai moribondi senza speranza, per far loro ritrovare il contatto con la spiritualità.. La resa ad un qualcosa di superiore, è sempre il ritrovamento di sè. |
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