ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
Il respiro dei Gemelli
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a cura di Massimo Laterza
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Un seme, si apre alla natura e germoglia una piantina che cresce fino a divenire un albero che, sviluppandosi in armonia con ciò che lo circonda, protenderà i suoi rami verso l’alto respirando l’ambiente che lo circonda. Nell’identificarsi come unico seme, l’individuo risulta comunque inserito nella natura ossia in un complesso più ampio che l’avvolge come un utero. Ed in questo contesto che l’individuo deve comunicare respirando! Questo esempio può essere tradotto in dialettica astrologica nell’introduzione ai primi 3 segni dello Zodiaco: l’Ariete, il Toro ed i Gemelli. L’individuo differenziato dalla massa multiforme Pescina si identifica nell’Ariete in un determinato soggetto attraverso un suo caratteristico e unico DNA che ne costituisce la potenzialità–seme da sviluppare. Dal seme fertile poi germoglia quella piantina che deve crescere in armonia col suo contesto naturale, in una sorta di spazio-utero che la nutre e dal quale la piantina dipenderà come da un cordone ombelicale. Nel Toro, dunque, la natura avvolge e nutre quel singolo individuo che può crescere e costruirsi senza mai sradicarsi dal terreno. L’individuo rimane un soggetto a sè stante inserito in un contesto naturale che egli possiede e dal quale è esso stesso posseduto. Il progetto del nascere, diviene un organizzarsi secondo criteri e limiti che contemplano anche altri soggetti e più semplicemente lo stesso ambiente, cosi l’albero può far crescere i suoi rami solo nello spazio libero. Ora si intuisce che l’individuo comincia a comprendere che non è solo, ma che deve rapportarsi e relazionarsi con l’ambiente circostante dal quale non può prescindere poiché è dello stesso ambiente che si nutre. I rami dell’albero si protendono verso il cielo e respirano l’aria. L’atto del respirare è in pratica un meccanismo ritmico di scambio con l’ambiente in cui si prende l’ossigeno e si restituisce l’anidride carbonica. La stessa parola respiro contempla in se la parola “spirito”, ragione per cui si dice che l’uomo sia nato dal “soffio divino”; nel respirare ci si collega al Sé e al Tutto. Noi respiriamo lo “spirito” e lo immettiamo nella natura e quindi, in pratica, dallo Spirito non ci si separa. Dunque l’individuo che nasce da un progetto unico (Ariete) deve immettersi nei cicli materiali della natura (Toro) ma non potrà mai del tutto separarsi dal suo Sé divino con cui resta in costante relazione di scambio (Gemelli). Se nell’opposto Sagittario, spirito anima e corpo sono uniti, in Gemelli vige la legge dell’alternanza: o si espira o si inspira, o si dilata o si comprime il diaframma, o il cuore è in sistole o è in diastole. Quando c’è Polluce, non vi è Castore e quando arriva Castore, Polluce va a dormire. E’ dall’alternanza Geminiana che potrà successivamente nascere la ciclicità Lunare Cancerina ossia la legge del ritmo da cui ha origine il concetto di Vita in Leone. La Vita è pulsante, è un progetto che si inserisce in un contesto naturale e che vive fasi alterne di respiro che prendono ritmo ed infine pulsano come il battito del cuore che ci tiene vivi. La respirazione è dunque uno scambio con l’ambiente è l’atto in cui siamo in relazione con chiunque, anche con chi non vorremmo, poiché essere in vita significa “scambiare”. Difatti se “a pelle” possiamo scegliere con chi entrare in contatto, attraverso il respiro non abbiamo scelta dobbiamo entrare per forza in relazione. Il polmone è dunque l’organo attraverso il quale siamo perennemente agganciati al nostro ambiente e l’alternanza dell’inspirazione con l’espirazione costituisce la base di quello che è l’archetipo Geminiano: tra Polluce e Castore, solo uno dei due è immortale, ma un patto con Zeus fa sì che alternativamente si possano dare il cambio per cui, quando uno “sale” tra gli Dei dell’Olimpo, l’altro scende tra i comuni mortali. L’alternanza Geminiana poi troverà anche un ritmo di espressione in quanto costituisce un andirivieni cadenzato da cui prende origine il concetto di ciclicità del segno successivo; il Cancro. L’albero di cui si è fatto cenno nell’esempio introduttivo può essere visto pure come un albero respiratorio che dalla trachea si divide nei due bronchi e poi nei bronchioli che sono come tanti rametti che terminano ognuno con un alveolo polmonare dove avviene il vero e proprio scambio gassoso tra l’ossigeno inspirato e l’anidride carbonica espirata. L’ossigeno poi viene messo in circolo sanguigno nell’emoglobina e va al cuore che lo pompa a tutti i tessuti nutrendoli. L’anidride carbonica è invece un prodotto di scarto della “respirazione cellulare” e viene immessa in circolo per essere espulsa dal polmone che è appunto un organo emuntore, come il Fegato, come la Pelle, come i Reni in grado di espellere le tossine di rifiuto del nostro corpo. Dal punto di vista schematico-astrologico è interessante osservare i pianeti che si domiciliano ed esaltano in Gemelli perché essi ci danno ulteriori agganci analogici con la respirazione e con i meccanismi patologici che si possono innescare nelle eventuali disfunzioni. Il meccanismo di scambio è bene espresso dalla funzione che Mercurio ha nei Gemelli, sede del suo domicilio primario. Mercurio rappresenta il piccolo, il microcosmo, ovvero l’individuo che attraverso la respirazione entra in relazione con qualcosa di più grande di lui. Ebbene nelle disfunzioni respiratorie è ipotizzabile anche una non accettazione di questa “piccolezza” dell’ego e, se l’asmatico trattiene l’aria, questo può voler dire che dentro di se vuol sentirsi più grande, più espanso e che, di conseguenza, fatica ad accettare ruoli di secondo ordine. Va aggiunto che Mercurio, specie nei Gemelli assume anche il significato di bambino “costretto a sottomettersi” a volontà più grandi di lui (in psicologia transazionale è il bambino adattato), ma se trattiene l’aria non può più scambiare con questa grandezza che c’è fuori perché si rifiuta di espirare. Vi è poi nella patologia respiratoria un altro concetto, questa volta più legato a Plutone che si esalta nei Gemelli: quello di potere. Difatti, se il soggetto non scambia col suo ambiente è come se si volesse trattenere dentro di se quel potere che in verità non può essere trattenuto perché si è obbligati ad adattarsi all’ambiente ( l’adattamento è un cardine dell’archetipo Geminiano); pertanto, il respiro è come un cordone ombelicale che non può spezzarsi e che, finché siamo in vita, ci permette di essere legati allo spazio, all’ambiente e in un certo senso all’utero. Il potere perciò non è qualcosa di fisso, ma lo si “scambia”; se lo si trattiene, lo si perde di sicuro ed anzi ci si avvelena ( l’anidride carbonica non esce dai polmoni e avvelena il corpo che non può depurarsi). Infine nei Gemelli - secondo Lisa Morpurgo - vi sarebbe anche un altro pianeta che lei chiama “Signore del Tempo” o più semplicemente “Y”. Ebbene, “Y” è un pianeta che presiede ai codici, alle regole e al Dna in cui è codificato il nostro messaggio genetico. Il Gemelli dopo aver espresso in pieno una certa varietà di interessi, si deve allineare alla necessità di seguire una strada maestra, una via definitiva di crescita che ha pertanto, un suo codice. Per concludere, una problematica respiratoria potrebbe anche trasmettere un’incertezza sul cammino da seguire, come se trattenendo l’aria si volesse trattenere in eterno quell’esperienza o la giovinezza del segno, in una sorta di rifiuto a crescere. Se pensiamo ad un raffreddore comune ci rendiamo conto di come questo sia un momento in cui non vogliamo scambiare con l’ambiente, vogliamo isolarci, ma alla fine questa è una crisi che ci porta ad eliminare le tossine che ostruiscono la possibilità di scambiare con l’ambiente e, a quel punto ritorniamo rinati e liberi di respirare ancora; questa è la ragione per cui il raffreddore non va combattuto a suon di farmaci, ma va lasciato sfogare attraverso rimedi che possano drenare l’effetto depurante perché, se abbiamo il raffreddore, significa che sentiamo l’esigenza di isolarci perché dobbiamo purificarci per rimetterci in contatto con gli altri e respirare l’aria dei nostri vicini. Curarsi con rimedi naturali che risistemano il nostro terreno in modo che la piantina possa crescere più sana; possiamo quindi potenziare il nostro sistema immunitario con Ribes Nigrum Mg che è utile anche nelle patologie allergiche. Per l’apparato respiratorio si può utilizzare Viburno Mg e Carpino Mg. Possiamo infine utilizzare oligoelementi come il Rame che agisce sull’apparato respiratorio; ottimo anche l’olio essenziale di Eucalipto da respirare in un bagno caldo che amplifica il suo potenziale di drenante mucolitico. |
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