ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
La 79° edizione degli Oscar nel segno di Martin Scorsese
a cura di Lidia Fassio
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Finalmente ce l'ha fatta!
Dopo ben sei candidature non andate a buon fine Scorseze si trovava davanti ad un bivio o riusciva a strappare all' Accademy l'ambita statuetta o sarebbe entrato nel “guiness dei primati” come il registra più volte nominato e bocciato; tuttavia, la maledizione è stata sfatata dalla vincita di ben 4 statuette!

Il suo film “The Departhed” non solo si aggiudica l'Oscar per la migliore regia, ma riesce a vincere la statuetta anche come miglior film, e quelle per la sceneggiatura e il montaggio.
A contendersi l'Oscar per la migliore regia con Scorsese vi erano Clint Eastwood con “Lettere da Iwo Jimà”, Stephen Frears con “The Queen”, Alejandro Gonzales Inarritu con “Babel” e Peter Greengrass con “United 93”.
A parere degli esperti la vittoria di Scorsese deve essere considerata più come un risarcimento per i premi mancati fino ad oggi - basta pensare a grandi titoli che non ebbero riconoscimenti quali: “Taxi Driver”, “Toro Scatenato”, “Quei Bravi Ragazzi”, “L'Età dell'Innocenza”, “Gangs of New York” e “The Aviator” - piuttosto che per la qualità del film presentato in concorso quest'anno.

La platea del Kodak Theater lo ha salutato sul palco con una standing ovation e con una bella risata quando lui, con estrema serietà, ha chiesto che la busta fosse ricontrollata per sicurezza un'altra volta; solo dopo questa verifica si è lasciato andare ed ha dichiarato: “Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie. Tutti mi chiedevano quando l'avrei vinto. Me lo chiedevano in ascensore, me lo chiedeva il medico quando mi facevo le radiografie, me lo chiedevano per strada”; dopo di che si è rivolto al figlio Francesco di sette anni e gli ha detto: “Ora puoi cominciare a saltare sul letto; fai pure un sacco di casino in albergo!”

Andiamo a conoscere, grazie all'astrologia, in modo più profondo il grande regista Martin Scorsese.

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Stando alla data che circola ufficialmente su internet, il regista sarebbe nato il 17 novembre 1942 alle 00,24 a New York. E’ dunque Scorpione con ascendente Leone. Sicuramente l’ascendente può essere verosimile in quanto proprio in questo momento Plutone si trova al trigono spaccato del suo ascendente, una segnatura di certo molto importante ai fini di un riconoscimento mondiale,ma anche ai fini personali. C’è da dire che questo transito deve aver dato a Martin Scorsese un grande carisma e un grande potere personale che, in qualche modo, deve aver canalizzato nella regia di “the departhed” che, forse, annuncia anche una nuova fase interiore e, quindi, un nuovo modo di esprimersi.

Il suo è un gran tema, non c’è che dire: ben quattro pianeti in Scorpione tra cui Sole e Venere che sono congiunti e che formano un trigono con la Luna in Pesci ed uno con Giove. C’è quindi un trigono a stella che, oltre a dare a Scorsese un’immagine molto carismatica, intrigante e piena di disponibilità, sembra anche rassicurare molto sia il Martin regista che l’uomo che, infatti, mostra una grande sensibilità abbinata ad una indubbia capacità di saper cogliere ciò che si muove sotto la superficie per portare al collettivo nuove sensazioni ed anche nuove visioni attraverso una sapiente esposizione di sentimenti ed emozioni che possano penetrare nell’animo umano, sia quando si tratta di sentimenti di violenza, sia quando, invece, accarezza temi più profondi e più individuali.

E’ indubbio che il tema della violenza e dell’aggressività umana sia particolarmente sentito da Scorsese che nel tema ha una quadratura Plutone Marte tra Leone e Scorpione; forse nei suoi film è riuscito a dar vita a certi istinti, a descriverli e a farli vivere.. per poi poterli sublimare (Toro scatenato, Gang’s of New York) che sicuramente lo hanno toccato nella sua natura profonda e, forse nella sua infanzia, scuotendolo a tal punto da renderlo anche particolarmente abile nel rappresentarli.

E’ sicuramente un anno importante per Martin Scorsese: ci sono grandi cambiamenti che sono ben rappresentati da Urano che sta toccando Marte e Mercurio in Scorpione e che, nei prossimi due anni si congiungerà alla Luna facendo trigono al suo Sole Venere. Proprio questo transito sembra annunciare una nuova modalità di esprimersi e di fare cinema; Urano toccherà anche Giove che, per un regista è il pianeta più importante in assoluto.

Il suo Giove è in Cancro ed in casa XIa.. il che significa che il suo modo di esprimersi è molto più finalizzato a smuovere la coscienza collettiva lavorando proprio sui sentimenti a differenza di altri registi che lavorano più per sé stessi che per una sensibilizzazione delle masse.

La kermesse hollywoodiana ha riconosciuto anche altri ambìti premi tra cui quello al nostro grandissimo Ennio Morricone, già anticipato da tempo: il meritatissimo “premio alla carriera”; Ennio Morricone era visibilmente commosso nel ritirare la preziosa statuetta che, tra le lacrime, ha voluto dedicare all’amatissima moglie Maria. Quello a Morricone non è stato il solo riconoscimento italiano pechè anche Milena Caronero se ne è aggiudicato uno per i bellissimi costumi di “Marie Antoinette”.

Tra i grandi delusi troviamo invece Will Smith che ha presentato il film “La ricerca della felicità” che sembrava già avere la statuetta in tasca; il protagonista del film di Gabriele Muccino purtroppo ha dovuto cedere il passo per il premio di miglior attore a Forest Whitaker, bravissimo interprete de “L'ultimo re di Scozia”.

Nessuna sorpresa invece per il premio alla miglior attrice che è andato a Helen Mirren per la magistrale interpretazione di “The Queen” in cui viene mostrata l’intima lacerazione della Regina Elisabetta; questo premio era già annunciato e quindi non è stato una sorpresa; si pensi che per la prima volta sono state addirittura chiuse con largo anticipo le scommesse americane poiché tutti la davano per vincente.

La 79a edizione si chiude anche quest’anno fra applausi, fasti, commozione, grandi gioie e cocenti delusioni; però, questa è Hollywood e, sappiamo benissimo che basterà solo un anno per rivedere tutte le star il fila sul tappeto rosso più ambito d'America e, forse, del mondo, tornare a sperare di poter stringere la famosa statuetta.
 
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