Le previsioni astrologiche sono basate su elementi e deduzioni che mancano di riscontri scientificamente fondati». Sottolineando in maniera esplicita ciò che in fondo tutti hanno sempre saputo, questa frase dovrebbe comparire su uno speciale "bollino blu" che una recente proposta di legge della UAI (Unione Astrofili Italiani) impone di allegare ai tanti oroscopi che infarciscono la stampa, prevedendo sanzioni fino a 8mila euro in caso d'inadempienza.
Può succedere però che la vera scienza concordi con l'oroscopo: uno studio dell'Università di Modena appena pubblicato sulla rivista Human Reproduction sembrerebbe confermare inaspettatamente credenze astrologiche vecchie di secoli.
Secondo l'astrologia, infatti, le donne scorpione sono femmine fatali, difficili e tempestose, ma comunque affascinanti, con una sessualità che cova sempre come un fuoco sotto la cenere.
Le dolcissime pesci, invece, sono sospese fra cielo e terra, tutte prese da sogni metafisici e, sempre più attratte dal mondo dello spirito, possono finire col dimenticare la sessualità. Ebbene, proprio le donne scorpione sarebbero le ultime ad abbandonare i legami con la loro natura femminile, mentre le pesci sarebbero le prime. Per le "scorpionesse", infatti, la menopausa in genere non arriva prima dei 50 anni, mentre per le pesci al massimo a 48 anni.
Studiando quasi tremila donne, i ricercatori modenesi si sono infatti accorti che le nate in marzo andavano in menopausa anni prima di quelle nate in ottobre: «Sono molti i fattori che possono influire sull'arrivo della menopausa - dice Angelo Cagnacci, principale autore dello studio - agendo già durante il concepimento, se non prima.
Questi fattori (un certo tipo di luminosità e di temperatura, ad esempio) concorrono a determinare quale poi sarà l'epoca delle prime mestruazioni e com'è noto, prima il ciclo inizia, prima si esaurisce la riserva di ovuli con cui parte alla nascita ogni donna.
E' possibile che le donne nate in autunno possano godere di un migliore sviluppo fetale perché le mamme trascorrono la gestazione in un periodo dell'anno favorevole dal punto di vista ambientale a questa condizione, cosicché vengono alla luce con una riserva di ovuli maggiore rispetto a chi nasce in primavera».
La stagione di nascita non influenzerebbe comunque solo funzioni fisiologiche come la menopausa, ma anche la comparsa di alcune malattie.
Secondo uno studio recentemente pubblicato sul British Medical Journal i canadesi, sia maschi sia femmine, nati in novembre corrono più rischi nei confronti della sclerosi multipla.
Le cose però cambiano dall'altra parte dell'oceano, perché in Inghilterra lo stesso rischio riguarda invece chi nasce a maggio.
Per trovare una spiegazione a questi fenomeni non è certamente il caso di ricorrere alle effemeridi (le coordinate dell'oroscopo con cui si calcola la variabilità delle influenze astrali a seconda della posizione geografica di nascita). Evidentemente i diversi fattori ambientali si combinano con differenti fattori genetici predisponenti delle due popolazioni e finiscono col creare due picchi di frequenza in due diversi periodi dell'anno. Interessanti anche i dati che riguardano un'altra malattia neuropsichiatrica che colpisce un bambino ogni 250 prima dei 2 anni.
Dagli anni '80 vari studi condotti in Canada, USA e Svezia indicano che chi nasce a marzo corre più rischi per lo sviluppo di autismo, che, com'è noto, impedisce di entrare in relazione con gli altri: gli autistici hanno difficoltà a riconoscere volti familiari come quello della mamma, non rispondono se chiamati, non sorridono mai, hanno comportamenti e interessi ripetitivi, parlano sempre di sé in terza persona, ecc. I più colpiti sono, come si è detto, i nati a marzo, ma, in misura minore, anche quelli a maggio e giugno. Diversamente dalla sclerosi multipla, nell'autismo le corrispondenze fra data di nascita e tendenza ad ammalarsi non cambiano a seconda del luogo di nascita: uno studio dell'Università di Tel Aviv ha segnalato che anche in Medio Oriente o in Israele il periodo primavera/estate è quello più a rischio e il mese peggiore è sempre marzo.
Gli autori dello studio chiamano in causa fattori stagionali fra cui soprattutto la presenza di determinati ceppi virali (sorprendente è, ad esempio, l'efficacia, recentemente evidenziata, di alcuni semplici antibiotici su questa malattia) o anche la temperatura, l'alimentazione di quel periodo dell'anno, ecc. Anche in questo caso, l'ipotesi più accreditata prevede che il disturbo si scateni quando alcuni fattori ambientali incontrano una certa predisposizione individuata in alcuni geni.
Ma per motivi ancora da chiarire anche questa variante genetica potrebbe in realtà essere più frequente fra chi nasce a marzo, dato che pure sull'espressione di quei geni influiscono fattori ambientali presenti proprio nei mesi in cui chi verrà al mondo in marzo si sta sviluppando. Congiunzioni Anche altre malattie più o meno gravi, come il disturbo maniacale che è più frequente nei nati d'estate, oppure la schizofrenia, presentano una certa stagionalità di comparsa.
Ed è proprio su quest'ultimo disturbo che si sono sviluppate interpretazioni astrologiche: secondo William Tucker, autore del libro "Diagnosi Astromedicale", se nel cielo di nascita è presente una congiunzione fra Sole e Giove in quadrato con Marte ci sarebbe il rischio di diventare schizofrenici.
L'Enciclopedia di Psicologia Astrologica di Charles Carter indica, invece, che questo rischio si presenterebbe quando il sole di nascita si trova al 22° grado del segno dei Pesci. Potranno mai conciliarsi queste ipotesi con le moderne scoperte scientifiche?
a cura di Studio dell'università di Modena - pubblic su Hum