Tra le varie dinamiche di coppia ce n’è una che riflette in modo particolare il bisogno di avere una relazione grandiosa che porti al di là dei confini personali e che contenga molte possibilità, oltre che allargare il proprio senso di identità.
Benché oggi i matrimoni siano calati ed abbiano lasciato il posto a relazioni basate di una libera convivenza, ciò non toglie che il bisogno di realizzarsi attraverso un’altra persona sia ancora una molto comune tra persone e tra le donne.
Tra le varie dimensioni e proiezioni che si possono fare sugli uomini vi è anche quella “grandiosa, avventurosa e prestigiosa”; con questo intendo dire che le donne interessate hanno grandissime qualità; sono piene di risorse, hanno bisogno di avventura e di credere in un futuro migliore e sempre interessante e dinamico e, se non trovano un modo per canalizzare queste aspettative ed aspirazioni, finiranno per cercare un uomo che in qualche modo abbia queste caratteristiche cercando di vivere di riflesso ciò che hanno represso negli angoli più profondi della loro psiche.
Chi ha nel tema di nascita rapporti Giove Sole, oppure Giove Venere, soprattutto se posizionati tra loro in modo dinamico, ha all’interno una grande ambizione, ha voglia di miglioramento e di straordinarietà che però non sono appoggiate da una fiducia nelle proprie possibilità di conquistarle e quindi si trova spesso a cercare in un partner quelle qualità che non riesce a trovare e sviluppare dentro di sé.
E’ ovvio che con questi rapporti, soprattutto una donna cercherà di vivere questo desiderio di “crescita, arricchimento e conoscenza personale” attraverso un uomo sul quale poggerà tutte le sue ambizioni e le sue aspettative.
L’immagine di questo uomo sarà grandiosa, molto idealizzata; è sempre un amore che inizialmente si presenta colorato da grande intensità, grande passione e l’uomo viene vissuto come estremamente generoso, un soggetto che porterà nella vita della donna quelle promesse e quelle speranze che lei non riesce a riporre su di sé.
Questa proiezione si basa sull’archetipo di ZEUS, il grande Dio dei Cieli, signore dell’Olimpo, potente e conquistatore, e sarà proprio questa immagine interiore che la donna cercherà di incontrare attraverso il suo uomo.
Nella proiezione però sappiamo che ci sono alcune cose che devono essere comprese bene e in profondità proprio per non dover poi soffrire credendo di essere state deluse ed ingannate perché l’altro ad un certo punto, non può a riflettere quello che non è ma che noi vorremmo; nel tempo la proiezione si sgretola e lui comincerà a mostrare il suo vero volto che non potrà coincidere con ciò che pensavamo essere.
Infatti, dietro a questa immagine ideale dell’amore e dell’uomo vi è sempre un forte bisogno di riconoscimento personale e sociale (Sole Giove – Giove Venere) che si cerca di ottenere attraverso una persona che incarna un ruolo prestigioso o che, magari, ha una grande cultura ed uno spirito avventuroso; l’immagine stessa dell’uomo importante, prestigioso e ricco, incarna la proiezione di questo bisogno di crescere, di ottenere una collocazione sociale ben visibile e di ottenere un “arricchimento” che giunga dall’esterno.
Se si rimane troppo a lungo bloccati dentro a questa dinamica, la delusione sarà cocente perché ci si renderà presto conto che questi pianeti non sono altro che i nostri archetipi interni che stanno lavorando affinché dentro di noi si attivino le energie atte a soddisfare quel bisogno di arricchimento e di miglioramento mentre ciò che abbiamo incontrato all’esterno è stato solamente il punto di contatto che ci ha permesso di vederli per poi poterli comprendere e sviluppare sul piano individuale.
Infatti, l’archetipo di ZEUS, si attiva proprio nel momento in cui vediamo in un’altra persona quelle qualità di avventura, di spinta verso il miglioramento personale e sociale e di incontentabilità che riflettono le nostre ambizioni e i nostri sogni.
Se ci sono lesioni tra i pianeti che abbiamo segnalato vuol dire che abbiamo portato a lungo nella nostra psiche l’immagine di un padre con grandissime potenzialità non realizzate; è l’idea di un uomo che non è riuscito a passare gli strumenti per conquistare ciò che si desidera , ma nonostante questo, ha passato la voglia, instillandoci la velleità e la potenzialità.
Per questo, proprio attraverso la dimensione amorosa cercheremo di portare a casa ciò che lui non ha conquistato ma che stava nella sua testa e che nutriva le sue ambizioni che, per eredità, sono diventate nostre.
E’ estremamente importante comprendere questa dinamica in modo da non restare delusi nel momento in cui l’altro non risponderà al nostro stereotipo interiore, giacchè siamo noi che desideriamo nuove mete, nuovi orizzonti e nuova conoscenza.
L‘immagine dell’amore imprigionata in questo archetipo è grandiosa, eternamente incontentabile perché si deve nutrire di nuove mete, di ciò che non si conosce e di ciò che non “è ancora e, forse, non sarà mai conquistabile”; questo tratto dell’archetipo è importante perché, anche qualora un uomo riflettesse un prestigio sociale ed una conoscenza sua personale, se noi non conquisteremo la nostra parte, saremmo comunque insoddisfatte e vivremo nella costante ricerca di qualcosa che possa gratificare e “saziare”; proprio come sul piano materiale nessuno potrà cibarsi al posto nostro, placando la nostra fame, anche in senso psicologico sarà la stessa cosa: nessuno può far carriera, può spingersi all’avventura e può allargare la conoscenza al posto nostro; o meglio nessuno che realizzi questo potrà mai placare il nostro personale bisogno di crescita e di miglioramento, ragion per cui, l’incontro, servirà unicamente a dare il via ad un processo che poi dovremo portare a termine con le nostre forze e le nostre risorse personali e, se questo passaggio non avviene saremo costrette a vivere come deludente la persona che avremo incontrato.
Pubblicato sulla rivista astrologica online Astromagazine