“Per vedere l’invisibile bisogna guardare ad occhi aperti il visibile: carpire l’anima di un uomo è come osservare un arcano dei tarocchi e intuire il significato senza consultare un manuale”.
Così ho cominciato…
Era come cucinare un piatto senza seguire il dettato di una ricetta…ma avendo interiorizzato quel misterioso linguaggio che è stato anche un mio percorso spirituale affiancato da altre discipline, tra cui “superba” l’astrologia …
Leggere e dare un significato, decodificare 78 carte vuol dire addentrarsi in un meraviglioso viaggio che parla di ognuno di noi, delle nostre scelte, dei perché, dei momenti oscuri.. e di parti recondite di noi.
Non a caso Jodoroswski ne consiglia l’utilizzo in pscicoanalisi qualora l’analista voglia curare l’anima del suo paziente; provocatoria la sua posizione ma da me condivisa proprio per rendere più nobile questo strumento di divinazione che non può essere usato banalmente e che, ripeto, può essere anche il nostro punto di partenza, il nostro” radix in arcani“ come mostrerò in seguito. E’ vero, per creare un’ottima magia ci vuole un onesto lavoro di osservazione che ha i suoi migliori alleati nella pazienza e nella prudenza, ma soprattutto nel credere in una comunicazione intima con le carte…e nella potenza dei suoi simboli ..
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"L’incontro con se stessi e’ una delle esperienze piu’ sgradevoli a cui si sfugge proiettando tutto cio’ che e’ negativo sul mondo circostante. Chi e’ in condizione di vedere la propria ombra e di sopportarne la conoscenza ha gia’ assolto una piccola parte del compito” (Jung).
Nella storia tarologica le carte evidenziano 22 arcani maggiori .
La parola deriva dal latino “arcanum=segreto” e, proprio per questo, ognuno rimanda a un significato occulto e richiede di interpretare la carta come un archetipo scoprendo il mito a lui collegato .e, infine, anche alle corrispondenze astrologiche che ne conseguono…
Jung teorizzava la presenza di un inconscio collettivo, di un mare primordiale dove risiedono potenzialità organizzate in schemi, nuclei luminosi, centri energetici che fanno parte della natura più profonda dell'uomo e che forgiano l’uomo. Questi Archetipi (la parola “archetipo” deriva del greco Arketipon che vuol dire primo tipo, prima forma,modello) che si esprimono in immagini e simboli risiedono in questo inconscio collettivo e consentono al singolo individuo di entrare in contatto col piano divino. A seconda dei popoli e del tempo, cambia il modo di visualizzare gli archetipi: ad esempio, in occidente usiamo i tarocchi e in Cina usano l'I King. Ma gli archetipi sono identici
Gli arcani maggiori sono una simulazione del viaggio dell’uomo attraverso i tre mondi (terreno, spirituale e divino)
Gli arcani minori rappresentano i piccoli misteri animati dalle figure di corte; un giovane, un cavaliere, un re e una regina rappresentano l’umanità intera.
Le 40 carte dette lame (con su i numeri da uno a dieci) sono le lame ermetiche attinenti alla simbologia delle coppe, spade, denari e bastoni che ci riportano a quella potenza raccolta dall’antica kabbala ebraica “speculum universum” che è lo specchio dell’universo che, attraverso il mito dell’evoluzione si collega ai profondi simbolismi alchemici…
L’avventura comincia col VIAGGIO DELL’EROE……IL MATTO…che è il primo degli arcani maggiori, rappresentazione simbolica di questo viaggio e indice del grado di maturità, completezza e illuminazione in cui ci ritrova.
.. All’inizio della storia un giovane inesperto (il matto) parte in cerca di fortuna. Per prime incontra una serie di autorità terrestri, una più potente dell’altra: un mago di strada, una papessa virginea, un’imperatrice materna, un imperatore paterno e un papa autorevole.
Dopo aver trovato il vero amore (gli innamorati) diventa potente quanto può diventare un essere umano (il carro). Da punto di vista terreno il viaggio è terminato.
A quel punto però il matto si confronta con un’autorità più grande (la giustizia) che lo invita a riconsiderare il proprio mondo. Si ritira quindi dalla società (l’eremita) impara a conoscere i processi della vita (la ruota) e apprende le discipline che consolidano la sua forza interiore (la forza).
Affronta una prova difficile (l’appeso) perde ogni cosa (la morte) ma nel mentre scopre il significato della vita (la temperanza). Si conclude quindi anche il suo viaggio spirituale e l’eroe comincia la terza fase.
Dopo aver vinto le sue paure più profonde (il diavolo) e aver spezzato il suo orgoglio (la torre) il matto sale in cielo (le stelle, la luna e il sole) affronta una prova finale (il giudizio) e al termine viene ritenuto degno della ricompensa più grande ( il mondo).
Raccontata in modi diversi questa è la storia di ogni eroe, da re Artù a Pinocchio. In senso generale questa storia è la metafora della crescita per cui l’uomo attraverso l’apprendimento, superando la sofferenza raggiunge la saggezza e la conoscenza, Per questo è la storia di ogni persona intenta al proprio personale percorso.
GLI ARCANI MAGGIORI SONO UNA RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA DI QUESTO VIAGGIO.
Meditare sugli Arcani dei tarocchi risveglia in noi sensazioni, verità, illuminazioni sulla nostra vita interiore e i processi di perfezionamento (cfr. Omar e Zaira in I Poteri magici dei Tarocchi pag.230 ed.Meb): le immagini dei tarocchi agiscono anche livello subliminale e con la loro potenza archetipale ci danno la possibilità di interpretare strati profondi del nostro subconscio, aprono un dialogo con l'Anima.