Ciò che noi definiamo ansia, altro non è che l’effetto inconsapevole di un’emozione: la paura.
A livello fisico si manifesta con: tachicardia, sudorazione, tremore, nausea, ecc.
Gli stati d’animo che causano l’ansia sono diversi tra loro, anche se ciò non è così evidente. Ecco perché chiamiamo genericamente “ansia” l’emozione che proviamo in alcuni frangenti come, ad esempio: l’ansia che emerge davanti a una scelta da prendere tra due opzioni, l’ansia nel percorrere strade sconosciute, l’ansia che qualcosa di catastrofico possa accadere ai nostri cari, l’ansia da prestazione, l’ansia che si prova nello star da soli, quella che si attiva nelle monofobie, ecc.
Al lettore potrà venir spontaneo chiedersi: cosa cambia tra un’ansia e l’altra ?
La risposta è: l’attivazione di un archetipo piuttosto che un altro, ossia la presenza di uno stato d’animo preciso e soggettivo (causa) che si differenzia da un altro pur procurando, come effetto, sempre l’ansia.
Gli stati d’animo negativi che causano l’ansia, sono rappresentati dal lato ombra dei Fiori di Bach e riequilibrati dal lato luce degli stessi.
Focalizzando quale archetipo si è attivato a fronte di una specifica ansia, abbiamo la chiave di volta per trasformare quell’ansia nel suo opposto, ossia in stabilità emotiva, in tranquillità e in calma!
Alcuni esempi:
- se ci riconosciamo nel caso specifico dell’ansia e del tormento interiore che emerge quando restiamo soli con noi stessi, siamo di fronte all’attivazione del lato ombra dell’archetipo Agrimony, cioè quello stato d’animo che focalizziamo come “ansia” che porta la persona a compensare con cibo, con alcol, con droghe, con la ricerca di compagnia e con qualunque altro tipo di dipendenza, anche affettiva; questa modalità compensatoria ha lo scopo di alleviare la forte pressione interiore provocata dal tormento, indicato come ansia.
Quindi se l’ansia avesse determinate manifestazioni, riconducibili a tale archetipo, potrebbero rientrare con l’assunzione dell’essenza Agrimony in associazione con altre che saranno soggettive.
- Se l’ansia si attiva davanti ad una scelta importante tra due opzioni, invece ci troviamo di fronte all’archetipo di Scleranthus; in tale stato d’animo si ha paura di prendere la decisione sbagliata e di poter soffrire in conseguenza di ciò. Per tanto l’ansia legata a questo archetipo è caratterizzata da un forte conflitto interiore che spicca quando si deve prendere una decisione. Se Scleranthus può, evita di farsi carico della responsabilità di scelta, ma se non può evitare la scelta, l’ansia sarà proporzionale all’ importanza della scelta stessa.
- Se l’ansia emerge nel momento in cui le persone amate si allontanano da noi (per lavoro o per piacere) e li si accompagna fino all’uscio di casa facendo loro mille raccomandazioni, allora siamo “preda” dell’ansia data dallo stato d’animo Red Chestnut. Quest’ansia viene scaricata letteralmente sull’altro: “copriti; stai attento; mangia; non fare tardi; vai piano; ecc, ecc”. In tal modo la persona si alleggerisce della propria ansia e, inconsapevolmente, carica l’altro di un’energia negativa! Assumendo l’essenza ci si libera della paura che porta la persona a vivere in simbiosi con i propri affetti per il timore che l’altro non possa farcela senza le sue premure.
Concludendo è importante sottolineare che ogni essere è unico e irripetibile, quindi non si può generalizzare né con gli effetti, come l’ansia, né con la prescrizione dei fiori, anche se questi sono innocui da un punto di vista delle controindicazioni.
Sarò sempre contro la banalizzazione di questa disciplina e la divulgazione di facili e generici suggerimenti di modalità d’uso.