Il Mimulus Guttatus, ossia il Mimolo Giallo, appartiene alla specie delle Scrofulariacee ed è originario degli Stati Uniti e cresce in luoghi molto umidi lungo corsi d’acqua. E’ una pianta alta circa 30 cm che ha la caratteristica di aggrapparsi con le sue radici lungo i torrenti col pericolo di venire sradicata dal vento o dall’acqua, per evitare questo tende ad appoggiarsi alle piante intorno. Ha un fiore giallo intenso che sboccia in estate e che si richiude quando fa buio o quando piove e che presenta al suo interno delle macchie rosse appena accennate.
Edward Bach collegò questo fiore con uno stato d’animo legato a paure concrete, alla timidezza, alla fragilità delicata. Il fatto che il fiore sia in “bilico” lungo gli argini del fiume, suggerisce, infatti, da un lato il coraggio di aggrapparsi, di resistere, d’essere forte nonostante le avversità e d’altra parte in senso meno armonico può far nascere un timore di situazioni che possono spazzarci via quando ci sentiamo fragili e delicati. Il giallo intenso dei petali ci rimanda invece ad una luce che può illuminarci e darci il potere di sconfiggere le nostre paure. Le macchie rosse suggeriscono un’analogia con l’arrossire tipico delle persone timide e delicate, inoltre il rosso si pone in relazione con un cuore che ama; tuttavia, si tratta di un rosso appena accennato che fatica dunque a trovare coraggio perché teme troppo per la sua incolumità.
Mimulus è dunque un fiore per coloro che si sentono timidi e fragili di fronte a pericoli reali e che tentano di resistere proteggendosi o aggrappandosi a chi sentono più forte. Cosi come questa piantina che si aggrappa a chi può e resiste alla corrente del fiume, o che chiude i petali dei fiori quando viene giù il diluvio mostrando in fin dei conti un coraggio incredibile in raffronto alla delicatezza della sua essenza.
Mimulus dunque si pone nella dialettica paura-coraggio e ci aiuta se siamo in preda al panico a ritrovare la serenità e capacità di affrontare il pericolo. Questo fiore è come una ceramica bella ma fragile che può rompersi in mille pezzi se non la proteggiamo.
E’ come una bambolina fragilissima di cui dobbiamo prenderci cura affinché, nonostante la sua tenera natura, impari a resistere nel tempo mostrando quel coraggio che è nel suo potenziale, in particolar modo quel coraggio di amare, in modo da affermare con più sicurezza quelle macchioline rosse di timidezza appena accennate sui petali di Mimulus.
La persona in uno stato Mimulus ha paura di tutto ciò che concretamente può spaventare come la paura di volare, del vuoto, di cadere, di farsi male, del cane, degli animali in genere, del dentista, di un prelievo del sangue, dei fulmini, dei temporali, del buio, della malattia, del dolore, ecc.
Queste paure conducono verso un atteggiamento insicuro che porta a ritrarsi dal gruppo per timore di potersi “spezzare”, talmente si è fragili. Attraverso questo rimedio invece la persona può ritrovare il coraggio e la forza di affrontare situazioni rischiose pur conservando nel suo intimo la natura delicata che la rende sensibile. Mimulus può divenire un “cavaliere senza macchia e senza paura” ossia un nobile, delicato d’animo, che però sa difendere e difendersi.
Sul piano fisico questo rimedio di Bach agisce specialmente sui Reni che in medicina cinese sono connessi proprio alle paure. Utile nei casi d’enuresi notturna, balbuzie, tachicardie, sudorazioni eccessive da stress.
Mimulus in Astrologia
Il bisogno di legarsi, di abbracciare la pianta vicina a se, di aggrapparsi per resistere alle intemperie e alla forza bruta dell’ambiente uniti alla delicatezza, ala fragilità, e al rossore timido dei petali
mostrano un cuore nobile che vuole amare; lo stare in bilico ma nonostante ciò resistere in equilibrio, sono concetti che richiamano l’archetipo di Venere.
Tra i segni venusiani quello più in sintonia con le caratteristiche di questo fiore è senza dubbio la delicata e raffinata Bilancia, il segno che presiede ai reni, che sono gli organi su cui si proietta l’energia di questo fiore.
Come una bellissima e fragile porcellana, cosi è l’approccio delicato della Bilancia e specie della prima decade Venusiana.
Di fronte a sè vi è la forza bruta ed impetuosa dell’Ariete che può rappresentare quel pericolo evidente di confrontarsi con un aggressore che può scardinare l’equilibrio precario che Mimulus esprime stando in bilico ai margini di un torrente tumultuoso.
Cosi come il segno che tenta di mantenere un equilibrio distaccato che però alla fine deve romperlo per fare la sua scelta, la Bilancia Venusiana di prima decade appare ancora però titubante sulle scelte, dubbiosa sul “ buttarsi”, tendente invece a ritrarsi, timorosa dei pericoli a cui va incontro nel legarsi col suo ambiente.
La paura di vivere è alla base di questo ritrarsi poiché ogni cosa può rappresentare una minaccia se ci si è troppo fragili, timorosi ed insicuri.
La vita che l’Ariete acciuffa al primo respiro e che va a “viversi in strada”, diviene nella Bilancia che si è “sgrezzata e raffinata” un affacciarsi alla finestra col timore di farsi male, se ci si espone troppo in analogia con Mimulus che cerca di arrampicarsi a piante più grandi, a muri saldi, perché ha paura ad essere sola in quella corrente d’acqua che è la vita.
D’altra parte questo fiore cosi delicato, cosi timido e cosi in bilico nel suo equilibrio precario, c’insegna che si può tirare fuori, dentro di noi, un gran coraggio che altro non è che resistenza, tipicamente Bilancina, una forza potenziale che nemmeno credevamo di possedere e che viene fuori nelle emergenze, nei pericoli, quando tiriamo fuori quel cuore grande che possediamo e che ci ancora alla vita: tutto ciò sembra a quelle macchioline rosse di Mimulus che appaiono appena accennate, timide, poco evidenti nel fiore ma ch, invece, sono una risorsa infinita di coraggio.
Cosi nel pensiero antico cinese, nel Tao, proprio i reni (che sono in analogia con Venere e la Bilancia) esprimono un’energia “ancestrale”, la nostra “pila”, una “batteria di risorse” che ci portiamo dentro e che al momento opportuno salta fuori mostrando un coraggio che non è Marziano e quindi non nasce dalla sfida, ma dalla capacità di vivere e di difendersi rimanendo ciò che si è nella propria natura sensibile e delicata.
Cosi quando ci sentiamo timorosi di fronte a paure concrete, come la prima volta che prendiamo un aereo, il fiore Mimulus ci può aiutare a tirare fuori quel coraggio insospettabile che abbiamo e che non riusciamo a percepire poiché siamo immersi in quelle stesse paure.
Con Mimulus impariamo che la vita può essere a volte difficile e nascondere pericoli ma, invece di temerli ritraendoci, dobbiamo imparare ad affrontarli consapevoli della nostra forza interiore, che può bilanciare la precarietà dell’ambiente e farci sentire in equilibrio con esso, senza perdere né la nostra delicatezza di base né rinunciando a quelle unghie che ci servono per aggrapparci alla vita tanto da innamorarcene. In sintesi, Mimulus, ci dona il coraggio di amare.