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LE RUBRICHE DI ERIDANOSCHOOL - Astrologia e dintorni a cura di Lidia Fassio

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a cura di Lidia Fassio 
RELAZIONE INTERNA E RELAZIONE ESTERNA
 
Relazione interna e relazione esterna La relazione di cui parleremo in questo articolo riguarda le due forme: quella interiore, intesa come rapporto di conoscenza interiore, e quella esterna che riguarda invece la possibilità di far crescere un rapporto con l’altro.

E’ evidente che se c’è una cosa di cui si parla tanto oggi, a proposito e a sproposito, è proprio della relazione, segno evidente che ci sono grandi problemi e che vi sono impellenti necessità di riuscire a trovare un modo per conciliare desideri antichi con esigenze moderne.

Singolarmente molte persone sostengono che il matrimonio è qualcosa di superato; in realtà, soprattutto le donne, sognano di arrivare in chiesa e di indossare l’abito bianco, ed anche quelle che non vogliono raggiungere l’altare sognano comunque di vivere una relazione importante che permetta una rinascita interna che accompagni a scoprire un modo di essere e di vivere diverso da quello che c’era prima nella condizione di “single”.

Le donne parlano tantissimo di “amore” e sono molto “centrate” su questo sentimento nonché sul desiderio di trovare l’uomo e il compagno giusto per poi vivere una relazione all’altezza delle aspettative. Contrariamente a quanto fanno gli uomini, le donne parlano sempre di uomini… nel bene e nel male l’altra metà del cielo è sempre nei loro discorsi. Le donne amano stare dentro ad una relazione.. che sia matrimoniale o di convivenza.. ma sempre “relazione”!

Indubbiamente dietro ad ogni desiderio di relazione si cela l’esigenza della nostra psiche di giungere a quell’unione degli opposti – funzione importantissima – che può condurre l’uomo e la donna alla pienezza del loro essere; ma perché lo diventi veramente, entrambi i sessi dovranno spogliarsi dei loro archetipi interni e dei vari stereotipi culturali, per arrivare a conoscersi e ad amarsi reciprocamente partendo dall’accettazione della diversità e dell’ imperfezione propria e dell’altro.

Chi considera la relazione come “il grande sogno romantico” che deve durare tutta una vita, sicuramente rischia di essere deluso da questi passaggi psicologici; tuttavia, una relazione deve sempre costruire e far conoscere contenuti personali importanti che saranno i soli a consentire la crescita individuale dei due partners.

La relazione può essere vista come un seme che due persone piantano in un vaso; questo seme ha bisogno di cure e pertanto deve essere annaffiato, concimato e inserito nell’ambiente giusto. Quando la pianta fiorirà, si tenderà a pensare che … quel “fiore-frutto”, potrà durare per sempre; … in realtà, più il fiore è grande e più tende ad appassire velocemente, così come più la pianta è cresciuta in fretta e più sembra essere soffocata dalla sua stessa crescita. In effetti, quando una piantina cresce molto velocemente, le radici invadono l’intero vaso nutrendosi e divorando tutta la terra e restando poi a “digiuno”; a quel punto, se non si interverrà in maniera opportuna con nuova terra e fertilizzanti, la pianta … soffocherà.

Quello è un momento molto delicato per la pianta e, simbolicamente, anche per la coppia: perché essa possa continuare a vivere bisognerà fare degli investimenti che consentano “ quel passare ad un vaso più grande” .che possa offrire un maggior spazio; poi…bisognerà “trapiantarla” ovvero, allargare le possibilità che, in termini relazionali, vuol dire concedersi nuove aperture e maggior libertà e scambio; l’alternativa – molto negativa - potrebbe essere quella di abbandonare la pianta al suo destino scegliendone un’altra piccola fino a vivere una “nuova fioritura”.

In quel particolare momento si deve quindi operare una scelta fondamentale: se si opta per comprare un vaso più grande significa che si è disposti ad impegnarsi e a continuare a prendersi cura della pianta al fine di nutrirla e farla crescere sempre più; se si sceglie la seconda opportunità, si abbandona tutto dopo la fioritura e si decidere di investire in una nuova pianta (nuova avventura, nuova relazione).

La metafora serve a comprendere che una vera relazione ha bisogno di grandi e continui investimenti: necessita che le sue radici abbiano spazio a sufficienza e che possano scendere in profondità dove, senza timore, ognuno dei due partner riaggancerà le antiche propaggini che ancora tengono i soggetti psicologicamente vincolati alla famiglia di origine. Questo a volte lascia le persone perplesse poiché si ritrovano dopo tanti anni, tante avventure e tante separazioni, a ripercorrere ancora una volta aspettative e sentimenti infantili che pensavano di aver lasciato per sempre.

La relazione vera ed intima, è un passaggio che ci porta direttamente nella casa ottava che, manco a dirlo, trae le sue origini dalle case seconda e quarta… quelle appunto dove ci sono le radici culturali e familiari. Per questo la relazione vera è sempre qualcosa di “ambivalente” perché pesca dentro a sentimenti altamente contrastanti quali amore e odio, desiderio e rifiuto.

Tuttavia, se ci sarà tolleranza e capacità di accettazione, la relazione sarà anche il luogo dove effettivamente si possono sanare le ferite più antiche che si cauterizzano quando abbiamo lasciato andare la grande illusione di trovare qualcuno che “ci ami totalmente e incondizionatamente” per la nostra interezza”.

Il senso dei miti che ci parlano della cacciata dal Paradiso Terrestre consiste nel comprendere che noi, da adulti, non siamo amati in maniera incondizionata ma lo siamo se ci impegniamo e se affrontiamo le nostre responsabilità e i nostri doveri verso l’altro e verso la coppia. L’amore vero all’interno di una relazione vera passa attraverso l’essersi lasciati alle spalle l’idea di trovare l’amore perfetto, raffigurato simbolicamente dall’idea del Paradiso Terrestre.

Per arrivare in casa ottava dobbiamo rima aver affrontato i temi che ci mette di fronte la casa settima in cui siamo chiamati a fare una serie di compromessi, non solo con l’altro, ma anche con noi stessi. Il guaio è che il più delle volte ci dimentichiamo di questi “patti” ed andiamo incontro al matrimonio e alla relazione “giurandoci amore eterno, senza condizioni”.

Proprio su questo tema verremo sfidati dal pianeta Plutone (signore simbolico della casa ottava) che ci riporterà a conoscere i nostri limiti, e le nostre intenzioni, al di la delle illusioni della mente. Tutto questo accadrà proprio quando, immersi nella quotidianità, ci troveremo a scoprire difetti, arroganze, vizi e paure e quando la nostra vera faccia e quella del nostro partner schizzeranno fuori dalla maschera edulcorata che abbiamo indossato nella fase dell’innamoramento.

Nonostante in quel momento viviamo la sensazione di essere stati “fregati”, per assurdo, è lì che si apre davanti ai nostri occhi la possibilità di guarire poiché, conoscendo il meglio e il peggio dell’altro, possiamo imparare ad accettare il meglio e il peggio di noi stessi.

In quella fase si può sanare il passato e la grande spaccatura che c’è tra il sogno e la realtà e tra l’innamoramento e la relazione vera e si capisce che si può finalmente conciliare all’ interno il piacere di conoscerci, conoscere ed essere conosciuti.

Si può così giungere a quell’incontro misterico di cui parla Neumann nella meravigliosa interpretazione del mito di Amore e Psiche in cui analizza tutti i passaggi della psiche femminile dalla totale indifferenziazione fino al rapporto vero con il maschile che promuove quel “matrimonio interiore sacrale”, in cui c’è la realizzazione di due individualità separate e distinte che ricominciano a relazionare tra loro.

Neumann sostiene che in questo mito Venere - Dea e pianeta dell’Amore – agisce attraverso il suo grande potere seduttivo per attrarre e portare a se’; ma la giovane e bellissima Psiche - che lui vede come un’ evoluzione di Venere più incentrata sull’incontro e sulla relazione dell’incontro - attraverso l’amore si sottrae al ciclo naturale delle cose per raggiungere quel reale matrimonio spirituale che può avvenire tra un IO e un TU allorché si verifica un grande processo alchemico di trasformazione.

 
 
 
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