Cerchiamo, in questa rubrica, di esplorare il significato della parola AMORE e le diverse forme di amore che noi viviamo.
Comprendere cosa accade nel momento in cui si mette in atto il principio di attrazione può essere interessante per farci un’idea delle dinamiche sottostanti che operano al di fuori di ciò che noi pensiamo di cercare con la mente e di cosa troviamo in realtà.
Le donne sono passate attraverso grandi cambiamenti: soltanto una cinquantina di anni fa ci si sposava perché ci si doveva sposare: restare zitella era una calamità naturale, qualcosa che faceva sentire additate a vita e che presupponeva la mancanza di requisiti quindi, una colpa. Questo aveva molto a che fare col il problema economico: le donne dovevano trovarsi un “partito” per non pesare sulla famiglia d’origine e per essere mantenute; poche erano quelle che potevano contare su risorse personali e, anche tra queste, poche riuscivano a sfidare la famiglia scegliendo strade diverse dal matrimonio.
Nella mente di molte donne dell’epoca la condizione di moglie era vista come qualcosa di privilegiato “ non ha mai dovuto lavorare fuori casa ed ha sempre fatto la… signora”, era la frase che spesso si sentiva e che, uomini e donne consideravano come un fatto positivo. Gli uomini potevano vantarsi di aver sempre “ fatto fare la signora alla propria moglie” e lei si sentiva orgogliosa di essere stata mantenuta a casa.
L’amore, allora, forse non veniva neppure sperimentato: se le cose andavano benino, allora si sperimentava l’affetto, la stima, il rispetto… componenti sicuramente importanti ma niente a che fare con i grandi turbinii emotivi e la grande passione che, finiva invece per essere canalizzata a livello psichico in ideali e sogni, oppure veniva investita platonicamente su attori, personaggi mai conosciuti realmente, eroi …
Oggi, un discorso del genere è totalmente anacronistico: sono pochissime le donne che pensano di realizzarsi in questo modo anche se molte continuano a vedere nel matrimonio una delle forme di realizzazione, in cui deve incastrarsi anche l’amore.
Più di quanto non si pensi, il matrimonio continua ad avere un suo fascino e questo non può essere sottovalutato, anche se nessuna donna moderna pensa di fare la madre e la moglie senza coltivare dei propri interessi e senza pensare di avviare un personale cammino verso l’autonomia. La parola “sistemarsi”, tanto in auge fino agli anni 50 oggi appare sempre più senza significato; forse oggi sta tornando di moda tra le persone che arrivano da parti del mondo meno ricche della nostra.
Nonostante questi grandi cambiamenti che hanno portato la possibilità di vivere l’amore in modo reale, è innegabile che la forma di amore che più continua ad intrigare e che, psicologicamente parlando, amore non è, è quella legata all’idea dell’innamoramento, qualcosa che tutti sognano e cercano e che vorrebbero magicamente fermare; una sorta di incantesimo che lascia le cose in quello stato unico ed irripetibile: questo è l’amore che si ricerca, e che, in particolare, ricercano molte donne, anche modernissime .
Le donne girano sempre attorno al tema dell’amore: le lettere che scrivono, le domande che pongono ed anche i discorsi che fanno tra di loro, hanno questo argomento come pensiero costante. Se andiamo a cercare le radici di questo enorme bisogno di sbandierare la capacità di amare profondamente, scopriamo che viene visto in antropologia come una strategia per potersi assicurare prima l’uomo poi, in seguito il matrimonio e, infine, la possibilità di creare condizioni stabili per i figli ed ha fondamento nella storia stessa dell’umanità.
Infatti, nella storia del nostro cammino dall’antichità ad oggi, pare che le donne abbiano dovuto legarsi molto al concetto di amore per poter far in modo che gli uomini si occupassero dei figli: se le donne avessero manifestato un interesse prevalente per la sessualità, gli uomini non avrebbero avuto la certezza della paternità e quindi, avrebbero continuato a lasciare le donne sole nell’assicurare la sopravvivenza ai figli. In questo ci sono sicuramente delle verità, ed infatti, anche oggi, le donne si sentono molto coerenti con il loro principio di “eros” quando possono affermare che l’amore è ciò che vogliono e cercano di più al mondo; in questo modo sostengono di essere molto più centrate sulle relazioni d’amore piuttosto che su quelle sessuali; anche quando tradiscono, tra le ragioni che adducono c’è sempre la ricerca dell’amore a differenza degli uomini che sostengono di tradire per avere invece una maggior risposta sessuale.
Forse è per questo che le donne sono consumatrici accanite di film e romanzi d’amore, telenovele e, ovunque ci sono amori sofferti e impossibili, ci sono donne che si struggono e che piangono tentando di nutrire questa parte che scatta alla minima sollecitazione.
Questa parte, soprattutto quando troviamo molti valori Acqua nel tema è ben rappresentata nel sogno del “principe azzurro” che un giorno arriverà, bacerà la principessa, la risveglierà e la salverà e… poi, … vivranno felici e contenti.
Astrologicamente parlando l’amore vero, finalizzato alla relazione tra due persone, entrambe adulte è legato al pianeta Venere che, dal suo domicilio Bilancia (casa settima), ci ricorda che deve essere basato su scelte razionali e che deve incentrarsi su uno scambio a diversi livelli come una relazione vera richiede. La funzione di Venere è quella di “unire, mettere in relazione”, tuttavia le sue modalità di funzionamento hanno molto poco a che fare con l’immagine di simbiosi, fusione che in realtà si incentra sul bisogno di dilatare nell’eternità l’irripetibile momento dell’innamoramento; il che, se dovesse trasformarsi in realtà sarebbe follia e stagnazione.
Questa fase non è per nulla venusiana, sappiamo che l’innamoramento si lega alla casa quinta, al segno del Leone e al Sole ed è molto più in relazione con il nostro personale “bisogno di essere al centro dell’attenzione di qualcuno” e con la possibilità di esprimere e dilatare la nostra personalità che può sentirci unica e speciale.
Il grande romanzo d’amore invece è per lo più legato alla Luna che si porta dietro il bisogno di fusione con tutte le sue fantasie i suoi struggimenti emotivi e l’illusione di poter trovare all’esterno quell’accettazione totale che gratificherebbe e completerebbe.
Questo è per intenderci l’amore romantico, quello che fa sognare molte donne giovani e non più giovani e che, è fantastico, proprio perché è ideale ed è più legato all’esperienza amorosa e all’essere innamorati di ciò che si prova in quella fase piuttosto che all’amore vero, alla relazione e all’altro.
L’ideale di amore romantico è sempre esistito e, forse, è servito negli anni passati e superare la tristezza dei matrimoni combinati in cui i partners non avevano sperimentato nulla a livello affettivo e, in alcuni casi, non si erano neppure mai visti. Questi matrimoni, che erano indissolubili, diventavano una sorta di carcere a vita e, proprio per poter reggere questa situazione le donne si appoggiavano al loro “sogno lontano ed ideale” che sembrava rendere la loro vita almeno sopportabile: praticamente era il modo – l’unico possibile – per fuggire la realtà inaccettabile.
Oggi però, nonostante i tempi siano fortemente cambiati, non è del tutto finito questo sogno e, molte donne, soprattutto quelle che hanno i loro pianeti femminili in aspetto al pianeta NETTUNO, e che hanno valori Cancro e Pesci, continuano a fantasticare di trovare nella realtà qualcosa di simile, non riuscendo a comprendere perché poi finiscono per cambiare molte relazioni, tutte deludenti, oppure si impantanano dentro ad una che diventa interminabile, considerandosi però vittime e magari fantasticando che un giorno arriverà “l’uomo della loro vita”.
Sicuramente, quando si passa la fase dell’innamoramento l’ideale sembra incastrarsi per un attimo pienamente nell’uomo che si ha davanti, però, questo tipo di sentimento è intenso, forte, ma estremamente capriccioso – miticamente veniva interpretato da Eros che scagliava le sue frecce, colpendo al cuore il predestinato – però, sappiamo anche che se ne va con la stessa rapidità con cui è entrato , lasciando dietro di sé cuori infranti, nostalgie, delusioni e lasciando anche le persone che sono state colpite, senza quella magica energia (una sorta di cocoon) che li aveva eccitati e trascinati l’uno verso l’altro.
Certo, è questo che si vorrebbe fermare per sempre, pero’ sappiamo che non sarà così e, nonostante tutto, da qualche parte del nostro cuore sappiamo che esiste la possibilità di sperimentare l’amore al di fuori di questa modalità e di creare anche qualcosa di forte, di vero e, sicuramente di reale.