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LE RUBRICHE DI ERIDANOSCHOOL - Astrologia e dintorni a cura di Lidia Fassio

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a cura di Lidia Fassio 
DALLA BAMBOLA DI BISQUIT ALLA BRATZ
 
Dalla bambola di bisquit alla Bratz Dopo il bell’ articolo di Alessandro Besana sulla nascita della Barbie, vorrei parlare della trasformazione che hanno avuto le “bambole” negli ultimi 30 anni e di come influenzano la costruzione dell’ identità femminile.

Tutte le bambine del mondo hanno giocato e si sono identificate in una bambola; un tempo erano di pezza, fatte dalle nonne con tessuti e materiali semplici e a volte di recupero; poi si è passati alle bambole di celluloide.. che erano praticamente infrangibili; splendide invece erano le bambole di ceramica, e di biscuit, da guardare ma da non toccare – buone per stare dentro alle teche; poi vi sono state bambole tipo il famoso “ciccio bello” emblema di bambolotto molto simile ad bambino vero, cicciottello, morbido e da abbracciare; le ultime versioni lo vedevano fare la pipì, mangiare, parlare.. camminare… come un bambino vero; tutte queste bambole però erano troppo lontane dall’immaginario delle bambole moderne; infatti, la prima bambola veramente innovativa è stata la Barbie.. che, per la prima volta, rappresentava un’immagine in cui una ragazza poteva identificarsi e assumere addirittura la sua identità.

Oggi è la volta della bambola Bratz una bambola molto più trasgressiva, definita dal direttore della GIG che l’ha ideata e prodotta, la “bambola zoccola”, proprio per il messaggio che emana dalla sua bocca carnosissima e truccatissima e, manco a dirlo “siliconata”; il corpicino esile ma molto formoso sulle natiche e sul seno; sicuramente un prototipo adolescenziale molto più aggressivo nella parte sessuale di quanto non fosse la Barbie che, paragonata alla Bratz, sembra un’educanda. Le Bratz mostrano l’ombelico, i piercing.. i tatuaggi, tutto quello che un tempo era considerato “non morale”, sono grintose, non mancano ad un appuntamento mondano mai, in nessuna occasione ed hanno sempre voglia di divertirsi e di stare con i loro “boyz”… anche questa sottolineatura è molto interesante.

Certo, sono cambiate molte cose soprattutto nella evocazione che le bambole fanno: se prima la bambola permetteva alla bambina di identificarsi nel ruolo della “mamma” permettendole di vedere in essa una bambina da accudire, a cui insegnare a crescere.. dandole la pappa, lavandola e vestendola, portandola a spasso dentro alla carrozzina o al passeggino in miniatura, oggi le bambine sono invece completamente fuori dal “ruolo materno” ..anzi questo ruolo sembra noioso e non da imitare… e, per questo, adottano modelli di bambola in cui identificarsi come donne.. intraprendenti ed indipendenti ma ancor di più emancipate sia fisicamente che sessualmente.

La Bratz.. va molto oltre.. e permette alle bambine di sognare non più solamente l’autonomia e l’indipendenza femminile, ma suggerisce la trasgressione oltre a favorisce l’immagine di una “eroina che spazia tra lo sfrontato, il provocatorio e la bomba sexy”: sicuramente un’immagine particolare di ragazza con capelli lunghissimi e folti che ricadono sulla schiena disordinati; labbra provocanti, trucco evidente ed esagerato, occhi grandissimi e un pool di accessori che vanno dai braccialetti alle borsette, dalle catene ad ogni genere di clip per capelli, tutto ciò che ci deve essere per fare colpo.

Certo, questa bambola da un’idea più di maschile che non di femminile, ed infatti, se non vi fossero le forme e il trucco, il “femminile” non ci sarebbe, sarebbe svuotato. Bratz è un prototipo di “donna” indipendente, intraprendente, libera di non rispettare le regole e di fare solo ciò che vuole in modo sicuro e sfrontato senza dover chiedere o dipendere dagli schemi collettivi; Bratz favorisce una identificazione con il corpo, l’immagine, il successo, il divertimento e la trasgressione; sostanzialmente può suggerire alle ragazze che la cosa più premiata è il disimpegno a cui si aggiunge l’immagine estetica da superdotata con una forte propensione per il consumismo.. sottolineato dal fatto che Bratz deve avere ogni genere di cose offerte dal mondo della pubblicità: dai vestiti, ai capelli, alle borse, a tutto ciò che una ragazza, che vuole essere visibile ed avere successo, deve possedere.
Questa bambola invita a vivere esclusivamente il lato commerciale e consumistico: essa infatti ama andare a fare acquisti, avere molti soldi da spendere, comprare jeans, magliette, vestiti per tutte le occasioni, orecchini, collane, costumi da bagno, andare in discoteca e possedere ciò che serve per far “colpo” in società.

Una caratteristica molto particolare della Bratz.. sta nella “socialità e mondanità”; infatti questa bambola non è un modello di individualità.. ma di chi vuole stare gruppo; lei è sempre con amiche o in società.. quindi le bambine preadolescenti possono identificarsi ancora di più perché proiettano in lei il bisogno di vivere nel gruppo dei “pari” e di evasione dalla famiglia: c’è anche una versione rock le “Rock Angelz” che ovviamente ricalcano le rock star munite di strumenti musicali, strani abbigliamenti, stivali.. super trucchi, ecc.

Queste bambole sono simili a Lara Croft, l’eroina della playstation della saga di Tomb Ryder; anch’essa dà l’immagine di una ragazza giovane, padrona di sé, con una grandissima libertà, un grande coraggio, una capacità di affrontare i pericoli al pari di un uomo, tanta intraprendenza ma anche ostentazione di una forza mista ad avvenenza e seduttività.

Certo le cose sono in continua evoluzione ed è difficile arrestare questo vortice che di giorno in giorno fornisce ai ragazzi nuove possibilità di identificazione in ruoli che – soprattutto per le ragazze – sembrano portare molto distante dai veri valori femminili che, in qualche modo, dovrebbero prendere in considerazione il mondo dei sentimenti e dei valori; ciò che invece ha molto successo sono queste bambole che suggeriscono che ciò che è vincente passa attraverso la bellezza, il divertimento, l’immagine a scapito dell’essenza, l’indipendenza, la trasgressione, la conquista sessuale e la seduzione ad ogni costo.

Certo, per renderci conto dell’impatto vero sui costumi sociali bisognerà vedere i risultati di tutto questo tra un po’ di tempo..

La bambola Bratz viene lanciata sul mercato il 7 dicembre 2001 in Italia; ovviamente non abbiamo l’ora ma il suo tema è molto esplicativo.. molto diverso dal tema di Barbie.. dove la femminilità era comunque qualcosa di estremamente sottolineato dai suoi valori Pesci.

Bratz nasce sotto il segno del Sagittario; il suo Sole è congiunto Mercurio e a Putone che, a sua volta, si congiunge a Venere; manco a dirlo questi quattro pianeti sono tutti quadrati alla Luna in Vergine e si oppongono a Saturno…
Da questi tratti astrologici possiamo dire subito che il Sole Plutone Mercurio ci danno un’immagine di grande trasgressione.. una fortissima voglia di avventura ed una intraprendenza che deve passare attraverso la “conquista”. Plutone è congiunto a Venere e questo aspetto sottolinea la potente sensualità e sessualità che sono più maschili che femminili e che, di fatto, negano la femminilità peraltro già molto indurita dalla presenza della Luna in Vergine quadrata al Sole e quadrata a Saturno che nega la sensibilità, il prendersi cura e il creare un senso di empatia con gli altri, tipiche qualità lunari.

La Luna in Vergine mette l’accento sull’efficienza del corpo, sulla bellezza fisica, sul senso di integrità e di indipendenza.. che sembrano però compensare una mancanza di femminilità autentica.

Il tema suggerisce una parte “maschile” molto forte.. e da qui, una certa durezza ed anche una sorta di scissione tra il maschile e il femminile (quadratura Sole e Luna) che da’ vita ad una donna lacerata all’interno tra i bisogni intimi e quelli di autorealizzazione e tra la razionalità e l’emotività.

E’ una femminilità indurita dalla quadrata di Saturno.. e, se questo fosse il tema di una persona vera, potremmo vedere una grande lotta interna tra la parte trasgressiva che non vuole limiti e che spinge dall’interno sotto forma di istintività ed una parte che controlla e che non si concede, o … almeno non lo fa sul piano dell’amore e del sentimento.. ma solo su quello prettamente fisico.. più legato alla performance che alla relazione.

La quadratura tra il Sole e la Luna e i valori in gioco obbligano Bratz a fare una scelta tra il maschile e il femminile.. così da vivere solo i lati superficiali di quest’ultimo, quelli visibili ed estetici, senza entrare mai nella reale dimensione profonda.

E’ interessante il fatto che questa bambola abbia trovato forte accoglienza dalla generazione di ragazze degli anni ’90 che hanno Saturno, Urano e Nettuno in Capricorno e Plutone in Scorpione, ovvero che sono fortemente segnate da valori maschili.



 
 
 
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