L’Universo è sorto dal gas privo di forma; la sua origine viene individuata nel famoso Big Bang.
Nell’universo convivono due leggi opposte complementari: quella dell’ordine e quella dell’entropia, come a dire che spesso la vita appare caotica, ovvero su una linea di confine tra caos e ordine e, la vita sta propria in questa linea di mezzo.
Dal Big Bang in avanti sembrerebbe che l’Universo sia governato dalla tendenza al disordine, proprio come vorrebbe il secondo principio della termodinamica; tuttavia ad una osservazione realistica sembra invece evidente che l’Universo abbia creato strutture sempre più organizzate e questo a tutti i livelli.. stelle, pianete, animali, uomo, cervello..
Quindi, forse la tendenza cosmica al “disordine” è contrastata da una spinta egualmente potente verso l’ordine, la struttura, e l’organizzazione.
Forse, la sfida dei prossimi anni a venire consisterà nel cercare di comprendere molto meglio cosa effettivamente regola l’Universo che sicuramente rientra nelle regole della “complessità”; secondo tale principio ogni organismo sarebbe in continua oscillazione tra il “determinismo” della selezione naturale e “l’imprevedibilità” delle mutazioni genetiche che, secondo la scienza, sono andate avanti seguendo una “casualità”, ovvero attraverso salti generati dalle mutazioni: la complessità che si occupa dello studio di questi fenomeni potrebbe quindi darci molte più informazioni sulla “vita” e, forse, “sullo scopo” della vita.
Secondo la scala evolutiva.. possiamo però vedere che via via gli organismi sono diventati sempre più complessi.. ne è la prova il cervello umano..e quindi come non vedere che, in realtà, forse vi è una finalità che sta nell’ORDINE, che potrebbe essere la finalità e non solo la base della vita stessa.
Indubbiamente, l'equilibrio dell'universo sta tra l'ordine e il disordine.. e forse, come ben ci permette di comprendere il sistema astrologico.. “la struttura zodiacale”, la finalità dovrebbe essere proprio un ORDINE ASSOLUTO, che potrebbe essere ben identificato in Nettuno che rappresenta l’archetipo spirituale e la tendenza al ritorno nell’Unità, dopo essere passati attraverso la separatezza e il senso di divisione.
In questa ottica, anche la Malattia può essere inserita in un messaggio di richiamo a quel “ritorno all’ordine” che può essere anche considerato come un ritorno all’unità e all’assoluto.