Noi diciamo sempre che i “gusti sono gusti” tuttavia è interessante comprendere perché i gusti sono così diversi, in particolare perché una persona preferisce tutto ciò che è dolce e morbido e un’altra, invece, si sente attrarre dal salato, dal secco e dal forte.
Indubbiamente il gusto dovrebbe essere molto personale ma sappiamo bene quanto l’ambiente finisca per influenzarlo, e quanto possa essere facile depistare un bambino quando si orienta verso qualcosa che, magari, non piace ai genitori .
Abbiamo spesso parlato di Venere che è il pianeta legato al “gusto” poiché rappresenta le “papille gustative” che possono essere più o meno raffinate in ognuno di noi in modo da orientare positivamente la scelta; sappiamo che Venere ci dice che è fondamentale conoscere ciò che ci piace in modo da poter attrarre nella vita ciò che ci può gratificare.
Oggi ci sono studi di biologia che sembrano modificare un po’ questa lettura; infatti sembrerebbe che il gusto, oltre ai fattori innati (riguardanti la posizione di Venere), all’ambiente (educazione), è anche assoggettato al modo in cui sono state vissute la “fase simbiotica” tipica della IIa casa e quella di “differenziazione – separazione” rintracciabile nell’VIIIa casa astrologica. Infatti, la fase simbiotica è orientata su atteggiamenti prevalentemente “passivi” tipici della suzione e della gratificazione che deriva dal flusso del latte ingoiato che è liquido, morbido, dolce e caldo il che può essere collegato all’accoglienza, alla protezione e al nutrimento e si sposa benissimo con questa fase, prevalentemente orale in cui “accogliere passivamente” è la caratteristica primaria; la fase successiva caratterizza invece un atteggiamento “attivo aggressivo” , quello che giunge dopo i primi 6 mesi, in una fase in cui nascono i denti e quindi si può cominciare a masticare ed ingerire cibi solidi, quindi più consistenti e salati, e questo si sposa bene con lo sviluppo dell’aggressività che accompagna la fase di separazione in cui il bambino sperimenta frustrazione e rabbia come preludio alla nascita dell’Io (coscienza) che si differenzia dalla totalità (inconscio).
Questi studi confermerebbero che le persone con orientamento “orale passivo” preferiscono cibi morbidi e dolci, mentre gli altri sono decisamente attestati su cibi secchi dai sapori aspri, decisi e salati.
Sappiamo dalla psicologia che i cibi hanno un intenso valore “relazionale” poiché sono strettamente legati al primo nutrimento che avviene nell’intensa relazione con la madre dalla quale si forma il connubio “cibo-mamma” tipico dell’infanzia. In questa ricerca sembrerebbe che chi ama i cibi dolci e morbidi, solitamente li consuma da solo, mentre chi preferisce i cibi salati tende a condividerli con gli altri, con amici o in famiglia.
Da questo i ricercatori hanno evidenziato ancora di più il carattere simbiotico regressivo dei “passivi”; essi infatti tendono prevalentemente a chiudersi in sé stessi e ad autogratificarsi in maniera solitaria, quasi consolatoria, mentre la prevalenza per il salato sarebbe da legarsi a persone più estroverse e più pronte a condividere.
La ricerca è andata ancor più in profondità sottolineando il fatto che le persone del primo tipo tendono a mangiare prevalentemente dolce sia quando sono depresse che quando sono allegre mentre, coloro che prediligono il salato, sono più adattabili in quanto consumano cibi “dolci” nel momento in cui si sentono depresse, mentre in tutti gli altri momenti della loro vita scelgono decisamente il salato.
Anche sul piano energetico gli amanti del dolce sembrano essere persone con meno energia da spendere mentre, chi ama il salato, ha molta più energia da consumare e sembra aggredire di più la vita.
Astrologicamente parlando come non vedere nella Luna, in Venere e nei pianeti femminili, nonché nei valori Cancro e Toro la tendenza a consumare cibi dolci che, in termini simbolici, si lega comunque ad un temperamento prevalentemente “passivo – ricettivo” in cui il bisogno di appartenere e di essere gratificati è molto forte al punto da mettere in sordina l’ affermazione personale. A questo tipo di carattere corrisponde in genere anche una certa introversione che può indurre atteggiamenti regressivi di fronte alle difficoltà.
Chi invece ama i cibi prevalentemente salati è più legato ai valori Scorpione Capricorno e ai pianeti maschili Saturno Marte Plutone che simboleggiano la fase di “attività - aggressività” caratteristico anche dello spuntare dei denti che indica una maturità sul piano fisico e psicologico ed una aumentata capacità di “elaborare le esperienze” che, sul piano alimentare, sottolinea la fase di “svezzamento” in cui si iniziano a consumare cibi solidi e salati.