La sinastria di coppia, attraverso la comparazione di due temi di nascita, resta sicuramente il miglior sistema d’indagine per approfondire non solo il grado di affinità della coppia e il suo progetto finale, ma anche un’incredibile strumento di conoscenza interiore, d’illuminazione di alcune dinamiche personali che possono rendersi manifeste proprio grazie allo scambio energetico che si genera tra le due persone.
Sappiamo come l’astrologia umanistica dia un valore molto particolare agli incontri della vita, alla possibilità che proprio attraverso la relazione con gli altri, noi possiamo arrivare ad una conoscenza sempre più profonda di noi stessi. Secondo l’astrologia umanistica infatti, niente è per caso, ma è tutto inserito in un discorso più ampio d'evoluzione della coscienza umana in cui saranno proprio gli incontri e le esperienze che faremo ad indicarci la via per compiere questo percorso di conoscenza, che ci permetterà di avanzare sulla strada evolutiva, rafforzando le nostre qualità e modificando ciò che deve essere cambiato perché solo d’impedimento alla crescita individuale.
Sarà importante riconoscere innanzitutto che tutto quello che riguarda la nostra vita non è altro che il riflesso esterno del nostro mondo interiore e che “ciò che capita” non è estraneo alla nostra partecipazione ma strettamente conseguente agli intenti, alle azioni, alle scelte coscienti, ma anche a quelli prodotti dal nostro inconscio che spinge automaticamente la psiche ad andare verso la completezza.
Così come per gran parte delle filosofie orientali, anche per l’astrologia umanistica è tutto mosso dalla potente energia planetaria che il nostro inconscio riflette facendoci diventare dei punti di fortissima attrazione, come potrebbe fare una calamita che ci fa attirare nella vita persone ed esperienze che diventano lo strumento per illuminare ciò che ancora non conosciamo di noi, sia ciò che dobbiamo conquistare per raggiungere l’individuazione, sia ciò che nasconde un’incredibile fonte d'energia creativa, un potenziale sconosciuto da utilizzare che si può rendere fruibile solo dopo quest’atto d’illuminazione.
Infatti, l’inconscio non è solo il collettore di tensioni, contraddizioni e complessi infantili da elaborare, ma una fonte nascosta di potenzialità, di cui non abbiamo consapevolezza e verso la quale siamo naturalmente spinti per esprimere l’interezza della nostra natura.
E’ per questo che è di fondamentale importanza incontrarci con la nostra totalità perché, a seconda di quanto saremo riusciti a ricongiungere dentro di noi le parti opposte della nostra natura, le polarità che creano tensioni o contraddizioni perché siamo bisognosi di esprimerle entrambi; a seconda di quanto saremo riusciti a vedere queste parti e ad accettarle, rispettandole senza giudicarle perché sono proprio le parti rinnegate che ci permettono di distinguere le priorità e creare la nostra personale scala di valori, potremo anche attirare nella nostra vita persone altrettanto individuate, che ci rifletteranno lo sforzo d’unità interiore che abbiamo cercato.
A questo proposito e senza tornare sui capisaldi dell’astrologia sinastrica che considera armonici o meno alcuni aspetti di scambio, quali quelli più noti che avvengono tra il Sole e la Luna oppure tra Venere e Marte, ho provato ad approfondire la materia da un altro punto di vista, andando a vedere se gli aspetti disarmonici del tema di una persona si rintracciavano anche nel tema dell’altra e quanto potevano incidere nell’evoluzione e crescita della relazione. E’ chiaro che quest’analisi comparativa può essere applicata ad ogni coppia, sia quella che abbia una relazione sentimentale, che quella tra un genitore e un figlio, tra due amici, due soci di lavoro e così via.
Ammettiamo ad esempio che in un tema natale di una donna, si trovi una quadratura tra i pianeti Urano e Venere. Ci sarà probabilmente da parte della donna una tendenza a vivere i rapporti interpersonali con una certa incostanza, soprattutto quelli amorosi, ad interrompere bruscamente le sue storie d’amore per non perdere la propria indipendenza, col risultato di non riuscire a creare relazioni stabili e continuative, pur avendo la convinzione cosciente di volere tutt’altro, d'impegnare tutta se stessa perché ogni storia che inizia possa durare.
Di contro, a seconda della modalità di vivere il binomio, ci potrà essere il bisogno di non manifestare completamente il potenziale energetico collegato a Venere che tende verso la spontaneità e la ricerca di pienezza nei rapporti affettivi per paura del cambiamento, col risultato di operare continui tagli della propria spontaneità, continue rinunce all’espressione di sé, fino al punto che il cambiamento tanto temuto sarà subìto dall’esterno più che agito in prima persona; essendo troppo doloroso operare dei cambiamenti DENTRO, modificando certe modalità di pensiero e d’azione, il cambiamento sarà imposto da FUORI.
A questo punto, sempre tenendo presente l’intero tema, che può inclinare verso l’una o l’altra possibilità, ho notato che potrebbe essere davvero risolutivo per stabilizzare l’energia che scorre tra i due pianeti in maniera discontinua, che il tema del partner presenti la stessa coppia planetaria ma in aspetto armonico, in sestile, trigono o meglio ancora congiunzione, un’opportunità che mi piace definire “l’aspetto sinastrico di scioglimento”.
Infatti, nel caso non si presenti questa possibilità, c’è spesso un accumulo d’energia indifferenziata che la coppia è costretta a sommare a quella personale, il che comporta spesso una maggiore difficoltà nell’armonizzare i due pianeti tra di loro, a consapevolizzare gli insegnamenti di Urano quando tocca Venere e quindi ad esprimere se stessi e la propria affettività senza per questo temere di perdere la propria indipendenza interiore, la propria autonomia, a cui una Venere in aspetto a Urano tiene moltissimo, anche se non lo sa.
Non c’è dubbio che non potrà essere un aspetto specifico a suggerire se la storia potrà durare nel tempo oppure no, non è questo il compito dell’astrologia umanistica e poi sappiamo quanto sia estremamente soggettiva la modalità di vivere certe sfide planetarie, ma la presenza di un aspetto non conflittuale della medesima energia potrebbe rivelarsi davvero benefica per aiutare chi dei due possiede il quadrato astrologico da evolvere. E parlo soprattutto del quadrato perché l’opposizione ha in sé una maggiore capacità di risoluzione, una volta che si siano illuminati e compresi i meccanismi di proiezione.
Nel caso del quadrato invece, chi lo presenta nel tema, potrebbe lavorare sulle sue resistenze e blocchi di fondo grazie al buon uso che l’altro fa della stessa energia e nello stesso tempo, fornirgli stimoli ed imput completamente nuovi grazie al maggior dinamismo contenuto proprio dal quadrato.
Spesso, grazie alla presenza dell’ “aspetto di scioglimento”, si riescono a stemperare anche altri aspetti conflittuali presenti nella sinastria, così come risultano incredibilmente potenziati e consapevolizzati gli scambi armonici.
Altrettanto positivo mi sembra poi trovare sinastrie in cui uno dei due pianeti di un partner, ammettiamo sempre Urano, si ponga sulla Venere dell’altro; lo scioglimento di certe rigidità o paure che la Venere quadrata ad Urano porta con sé; la tendenza a non impegnarsi, a risparmiarsi nel dare tutto di sé, potrebbe trovare una soluzione proprio grazie all’aspetto sinastrico di congiunzione tra i due pianeti, che non a caso l’astrologia morpurghiana considerava di grande importanza nei transiti per risolvere una dinamica di tensione: il passaggio del pianeta lento sul veloce con cui si trovava in aspetto di tensione alla nascita, operava lo scioglimento.
A conferma di quest’ipotesi, ho notato che, nel caso i due pianeti si trovino in aspetto positivo nel tema di uno dei due partners, anche l’integrato di coppia sembra riflettere quest’opportunità di risolvere la tematica, presentando i due pianeti in aspetto armonico: o in trigono, o in sestile, spesso congiunti, a differenza di quanto accade solitamente nel caso i due pianeti si trovino in disarmonia nei temi individuali; è molto frequente infatti che l’integrato di coppia riproponga la stessa tensione.
Lo stesso discorso si può fare con tutte le coppie di pianeti; per fare qualche esempio, un’opposizione Sole/Saturno potrebbe trovare un elemento di scioglimento di certe rigidità in tutti coloro che presentano i due pianeti in aspetto armonico, così come un quadrato Marte/Urano o Venere/Nettuno potrebbero far guarire certi aspetti conflittuali o illusori che risulta più difficile risolvere individualmente e in prima persona.
In particolare ho notato un grande beneficio apportato alla coppia quando i due pianeti dello scambio siano Marte/Luna.
Non c’è dubbio che l’aspetto di Marte che ferisce la Luna è uno tra gli aspetti più difficili da integrare in un tema di nascita. I due pianeti sono e il più delle volte restano incompatibili nel tempo ed anche negli scambi armonici c’è una tensione energetica di fondo che di tanto in tanto deve essere espressa, con grande sofferenza o inquietudine da parte della persona, che si sente quasi trascinata contro la sua volontà a reazioni impulsive che non sa spiegare.
Anche in questo caso, è spesso frequente che tale sofferenza s’intensifichi nel caso entrambi i partner abbiano la lesione Marte/Luna; non è un assunto il mio, in astrologia nulla per fortuna può essere dato per scontato, ma per la maggioranza dei casi che la pratica astrologica mi ha presentato, sembra più difficile gestire la potente energia centrifuga del pianeta maschile senza scivolare in forme di aggressività e di attacco da parte di chi nella coppia preferisce identificarsi con l’energia marziana, mentre l’altro è costretto a vivere il binomio in maniera passiva e in continua posizione di difesa.
Ma nel caso in cui uno dei due partner presenti un aspetto armonico tra i due pianeti, o metta il suo Marte sulla Luna dell’altro, seppur ci sarà da lavorare comunque sulla tematica di fondo che chiede un’integrazione tra i bisogni emotivi e l’affermazione della volontà personale, sarà anche possibile – grazie all’aspetto di scioglimento - addolcire la conflittualità del binomio astrologico ed imparare a padroneggiare l’impulso, che è sempre particolarmente difficile gestire quando Marte tocca la Luna. Anche in questo caso, la possibilità di vivere la dinamica planetaria con minore ansia, verrà riflessa dall’integrato di coppia, che il più delle volte presenta un trigono o un sestile o anche una congiunzione tra i due pianeti, ma sembra basti anche un semplice semisestile per fare miracoli.
Se volessimo infine fare un ultimo esempio, supponiamo che la sfida lanciata ad una coppia provenga dal binomio Saturno/Luna, forse il più complesso e difficile tra quelli da valutare in una sinastria; un aspetto che chiede alla coppia tanta pazienza, che le chiede di maturare e crescere in verità, prendendosi la responsabilità delle proprie scelte e mi sembra si riveli abbastanza faticoso quando entrambi i temi presentino a livello personale un quadrato o un’opposizione tra i due pianeti.
Questo non significa assolutamente che non ci sarà ugualmente la possibilità di risolvere il conflitto se l'aspetto è dinamico in entrambi i partner, ma - così come nei casi precedenti - ho riscontrato più volte come uno scambio benefico almeno nel tema di uno dei due possa operare per la serenità e la tranquillità non solo della coppia, che sente di poter superare con più facilità le prove inevitabili che Saturno porta con sè, ma soprattutto della persona che presenta i due pianeti disarmonici alla nascita: la pazienza, la costanza e la maturità dell’altro infatti, le permetteranno di elaborare certe rigidità di fondo, certe difficoltà nell’aprirsi, fidarsi e confidarsi, a tal punto che uno degli aspetti planetari giudicati più severamente dalla tradizione nelle sinastrie, può davvero diventare un faro che illumina la via, una guida saggia per vivere armoniosamente ed in pienezza il rapporto non solo con l'altro o con gli altri, ma soprattutto con se stessi.