Venere e Marte sono senza dubbio una coppia archetipica.
Marte simboleggia forza, azione, capacità di taglio, ardore, passione, focosità, impulsività: è un alleato di Plutone prima ancora di esserlo del Sole e, insieme a questi altri due archetipi, si occupa di difesa e di attacco, importanti entrambi per la sopravvivenza.
Marte è imprescindibile nel senso che è impossibile non viverlo giacchè, se non si riesce ad esprimerlo in modo corretto, agisce attraverso irritabilità, eccitazione e rabbia sotterranea che esplode improvvisamente e senza apparenti motivi e, in ultimo, utilizza il veicolo a cui è più prossimo: il corpo. E’ infatti un pianeta che ha molto a che dire in psicosomatica giacchè il corpo si presta ad incarnare e a teatralizzare ciò che non può uscire in modo diverso.
Questa è una delle ragioni per cui dovremmo sempre utilizzare un occhio di riguardo quando siamo agitati, quando sentiamo la rabbia a fior di pelle perché, senza mezzi termini Marte non fa altro che informarci che qualcosa, al nostro interno, non riesce a rappresentare le sue istanze in modo diretto, come vorrebbe questo pianeta.
Essendo il complementare di Venere, pianeta che cerca di unire e di armonizzare le situazioni, Marte deve avere per necessità simboli che tendono invece a dividere, a tagliare soprattutto laddove le relazioni, anziché unire in modo sano, invischiano per trattenere e non permettere all’individualità di esprimersi in modo autonomo e corretto.
Quante volte siamo costretti a scusarci con altre persone perché, a nostro modo di vedere, siamo scattati per un nonnulla: in genere si utilizzano parole tipo: “è stata una giornata terribile e quindi, non ho avuto pazienza ed ho reagito male a ciò che mi hai detto”. La frase è innocua e apparentemente senza alcuna sotterraneità ma, evidenzia la difficoltà che sperimentiamo quando c’è qualcosa che ci turba all’interno e ci sabota dal profondo al punto che, per qualunque sussulto finiamo per esplodere e, quasi sempre, con chi ci è più vicino.
Certo, è un buon punto di partenza quello di potersi scusare ma questo non può esimerci dal cercare di comprendere le motivazioni più profonde che agiscono e provocano comportamenti che sono automatici o meglio, non sono quelli che vorremmo avere.
E’ quando siamo tesi, preoccupati, ansiosi e arrabbiati che tendiamo a spostare i sentimenti da una persona all’altra e questa modalità ci serve per diminuire la tensione che abbiamo all’interno sfogandoli su una persona diversa da quella verso la quale li abbiamo provati.
Ragion per cui, Marte spesso reagisce per cause che sono legate a Venere; in effetti è quando ci sentiamo minati nel nostro valore, quando non riusciamo ad essere in armonia al nostro interno e quando, persone a noi care sembrano non comprendere il momento che stiamo vivendo magari a causa di persone esterne alle nostre relazioni più intime.
In questo Marte è un vero pianeta personale perché difende sempre e comunque i nostri confini e la nostra identità esattamente come, sul piano fisico, difende la nostra integrità.
Però non possiamo dimenticare che, proprio le persone che sono più vicine, sono, per forza di cose, quelle che rischiano di ferire di più. Anche in questo caso vediamo il sottile legame tra Venere e Marte che, in molte occasioni abbiamo anche tradotto in “amore e guerra”. In effetti, ognuno di noi è vulnerabile proprio all’interno delle relazioni più importanti perché quello è il territorio in cui è costretto a mettersi più a nudo.
In pratica Marte sta molto mal volentieri all’interno dei così detti “triangoli” che, invece, sono una prerogativa di Venere. I triangoli operano in tutte le relazioni umane, noi nasciamo all’interno di un triangolo che comprende noi, nostro padre e nostra madre; poi formiamo altri triangoli che, per alcuni versi, consolidano la nostra vita affettiva ma essi possono anche bloccare la vita delle persone coinvolte proprio perché rischiano di diventare perniciosi ed invischianti impedendo alle persone di focalizzare bene le fonti reali della conflittualità che è presente nei rapporti.
Magari siamo arrabbiati con il nostro compagno e scarichiamo la nostra rabbia sui figli perché sono particolarmente agitati, oppure viceversa o, a volte siamo arrabbiati con il lavoro e ce la prendiamo con quelli della nostra famiglia; in questo modo riusciamo a far rimbalzare la nostra rabbia da un soggetto all’altro trovando sì uno scarico alla tensione, ma complicando di molto le situazioni poiché non riusciamo ad andare dritti al punto e a farci valere con chi dobbiamo.
Altre volte, si utilizzano delle scuse che, seppur plausibili, ci evitano di affrontare il vero argomento che ci sta a cuore e che è il vero responsabile della nostra rabbia. E’ il caso della donna che è arrabbiata con il marito perché arriva sempre in ritardo dal lavoro ma, pensando di non avere il diritto di affrontare questo problema perché lui lavora ed è stanco, finisce per arrabbiarsi moltissimo con il figlio quando gli chiede di uscire o quando non sta a tavola per il tempo che lei vorrebbe.
In questo caso Marte non viene riconosciuto proprio perché la vera rabbia, quella legittima che nasce dal fatto che lui è sempre costantemente in ritardo e quindi, non è presente come lei vorrebbe nel matrimonio, viene depistata e finisce nel posto sbagliato scaricandosi sul figlio che diventa il recipiente inconsapevole delle tensioni della madre con il padre.
Questo può sembrare più innocuo alla donna in questione ma, in realtà, nel tempo, finirà con l’intaccare le sue più importanti relazioni lasciandola completamente insoddisfatta e in colpa verso il figlio e tutto perché non ritiene legittima la sua rabbia per cui non le permette di uscire nella giusta direzione.
Altre volte si parla magari con i figli o con gli amici delle questioni che fanno tanto arrabbiare dentro casa, ma non lo si fa con la persona che, invece, si ritiene responsabile della situazione.
In questi casi è proprio la paura di perdere la considerazione o l’affetto di una persona per noi molto importante a provocare triangolazioni che, alla fine, complicano le situazioni perché non vengono mai affrontate alla base.
Il triangolo entra in gioco ogni volta che per paura tendiamo a mantenere alcuni rapporti fuori dalla conflittualità scaricando poi la rabbia interiorizzata su qualcuno con cui il conflitto è più semplice da affrontare.
Altre volte invece la nostra rabbia è legata ai conflitti tra altre persone che non dovrebbero invece influenzarci, anche in questi casi siamo di fronte ad un problema di “confini psichici” non sufficientemente tracciati per cui possono essere violati con molta facilità.
Ogni volta che non usiamo Marte per tracciare e difendere i nostri confini, ci esponiamo ad una “rabbia trasversale” che non è mai piacevole in quanto colpisce spesso soggetti che poco hanno a che fare con l’emozione evocata.
In effetti, la rabbia è spesso legata al senso di impotenza e qui vediamo Plutone in azione muovere i fili di Marte, imbrigliandolo e non lasciandolo esprimere a causa di un mancato esercizio del potere personale.
Un altro pungolo per la rabbia è la paura che, senza dubbio la fa scattare ma poi le impedisce di uscire in modo appropriato.
Impotenza e paura sono le molle che impediscono alla rabbia di fare la sua funzione che è quella di “mostrarci dove non rispettiamo ciò che siamo”.
Quando da troppo tempo la rabbia non può uscire allo scoperto può utilizzare un sintomo fisico per farci notare dove non siamo in linea e dove dobbiamo imparare a lavorare per far emergere la nostra vera personalità.