Ogni due anni Marte fa una retrogradazione di circa 6 mesi in un segno. Dal 17 di ottobre 2009 al 7 giugno del 2010 sarà nel segno del Leone. Il suo moto sarà quindi diretto fino a raggiungere i 19 gradi del segno (21 dicembre 2009), poi diventerà retrogrado fino a O gradi (11 marzo 2010), dopo di che invertirà nuovamente la sua marcia e ridiventerà diretto ripercorrendo tutti i gradi del Leone fino a lasciarlo il 7 giugno.
Senza dubbio la presenza di Marte per così tanto tempo in un segno di Fuoco si sentirà in maniera precisa in quanto potrà esprimere molte delle sue qualità trovandosi a disporre di un’energia profondamente congeniale sia per attitudini che per direzione.
Marte è un pianeta che possiamo definire “di fuoco” in quanto è domiciliato in Ariete segno che rappresenta l’inizio delle cose, la pulsione a muoversi e l’iniziativa nonché la spinta propulsiva ad entrare nella vita, nelle cose e nel mondo; è molto legato – anzi possiamo dire che risponde in modo istantaneo agli istinti e alle pulsioni in particolare a quelli aggressivi e alla sessualità che, ovviamente, è la molla per la riproduzione e per la vita. In pratica è un pianeta che si lega a doppio filo con Plutone e con il Sole per fornire identità e vitalità ma, attraverso il simbolo della “forza” si collega in modo preciso anche al senso di potere personale indispensabile per affermare qualsiasi identità.
Senza Marte la vita non ci sarebbe: se l’umanità non avesse al suo interno un’energia radiante e attiva che stimola, spinge e, al tempo stesso, si incarica di difendere l’ integrità fisica, psicologica ed emotiva di ogni individuo, non sarebbe arrivata fino ad oggi e, probabilmente, avrebbe dovuto soccombere come è accaduto a molte altre specie.
Il principio di Marte oggi, almeno nella nostra parte del mondo, viene visto più in chiave psicologica, anche se in realtà è anche molto fisico: rappresenta l’affermatività, il bisogno preciso che l’Io ha di esprimere sé stesso all’esterno, di sostenere ciò che è e di difendere idee, pensieri e sentimenti portandoli su un piano concreto che possa essere visibile attraverso azioni finalizzate e tendenti a concretizzare ciò che si ha in mente.
Senza dubbio la parola chiave di questo pianeta è “azione” e con essa si intende la possibilità che tutti noi abbiamo di compiere gesti che portino alla conquista e/o all’affermazione di qualcosa che sta dentro di noi e che vuole esprimersi nel mondo.
Il mito lo vuole “guerriero” anche se i suoi simboli cambiano di molto a seconda che lo si guardi attraverso gli occhi dei greci o quelli dei romani.
I primi, grandi pensatori, vedevano in Ares – il Dio della guerra – non solo un grande ed invincibile guerriero utilissimo in battaglia, ma anche un essere un po’ sanguinario, incapace di ragione, sempre pronto a rissare e a scatenare la sua rabbia che, in alcuni momenti, diventava furia cieca; l’Ares greco manca di strategia e di direzione e questo è il suo più grande problema.
I romani che, invece, erano un popolo molto conquistatore ma anche un popolo che aveva fortemente a cuore la sua identità, avevano riservato a Marte un trattamento molto speciale: lo consideravano infatti il Dio più elevato del loro pantheon e, pertanto, lo insignirono di onori e di attributi estremamente interessanti e molto più nobili. In pratica il Marte romano assume una dignità che è introvabile nella Grecia.
Il Marte romano era anch’esso il “Dio della guerra” ma, in questo contesto, assume significati interessanti quali la nobiltà d’animo, la capacità di combattere per principi superiori, per l’onore di qualcuno, di un Re o di una nobildonna; viene esaltato il coraggio che diventa eroico nel momento in cui la propria vita può anche essere data per una causa importante o per salvare un amico, un oppresso o per difendere chi non ha né voce né possibilità. In pratica, i romani adoravano in Marte le qualità superiori quelle dell’arte della guerra, della strategia, quelle che anni più tardi sarebbero poi state adottate ed esaltate dai miti cavallereschi in cui, la presenza del “nobile cavaliere” era finalizzata a liberare qualcosa, a migliorare la qualità della vita, a salvare regni e principesse o a combattere per uno scopo superiore e divino (crociate).
Senza dubbio i cambiamenti tra la prima e la seconda sono tanti ma, da un punto di vista simbolico, ci fanno comprendere come vi fosse differenza tra i due popoli; ci conducono però per mano a capire che qualsiasi archetipo può essere vissuto nel suo lato più grezzo ma può elevarsi fino a raggiungere il suo aspetto più elevato.
Nel caso di Marte senza dubbio tra mondo greco e mondo romano si scorgono simboli comuni: il ferro, con il quale si combattono le guerre, il colore rosso che spinge ad accendere gli animi ma che simboleggia anche il colore prevalente nelle guerre che vengono scosse dal fuoco delle armi; l’ardore, la passione, gli slanci e gli istinti da quelli più nobili a quelli più biechi; Marte è sempre li’ a ricordarci che si tratta un’energia che, come tale, non è né buona né cattiva ma semplicemente utile e starà a noi utilizzarla nel modo migliore senza lasciarci trascinare da essa.
Senza dubbio, i greci non amavano ciò che era istintivo perché andava contro alla loro filosofia “logos” molto incentrata sul pensiero e sulla ragione; i romani prendevano in considerazione il lato valoroso e forte della vita ed essendo un popolo in piena espansione ha visto in Marte un simbolo molto più idealizzato.
In astrologia Marte simboleggia la forza vitale di un individuo, la sua capacità di affermare ciò che è e ciò che vuole conquistare nel mondo; è un archetipo interessante che ci spinge in avanti ma che si attiva soprattutto nel momento in cui veniamo bloccati, quando vogliamo sostenere un nostro diritto, quando non vogliamo più stare dentro ai nostri confini e desideriamo spostarli; è l’archetipo della “difesa” che avvertiamo quanto siamo attaccati, quando veniamo pressati o schiacciati o quando non ci lasciano il nostro spazio vitale: quello è il momento in cui sentiamo rabbia e frustrazione e ci accorgiamo che non vogliamo limiti e che dobbiamo superare quelli che abbiamo.
Marte è indubbiamente un sostenitore dell’Io (è decisamente il suo braccio destro) in quanto lo aiuta in tutte le fasi di differenziazione e di separazione e lo aiuta a non fermarsi e a non farsi intimidire da nulla.
Marte afferma il suo diritto ad esistere e a vivere una vita indipendente.
Durante i transiti riflette il nostro desiderio di vivere, di affermare le nostre idee, intensifica tutto ciò che tocca e fa accelerare le nostre emozioni; sotto un suo transito si manifestano in modo particolare i nostri istinti e così sentiamo anche il lato animale di noi; i transiti testano la nostra forza spingendoci ad agire e a non restare bloccati. E’ il pianeta che, più di tutti gli altri, ci aiuta a non restare in situazioni di stallo.
E’ mosso spesso da Plutone attraverso le pulsioni ma il suo compito sarà di mettersi al servizio dell’Io passando così dalla “reazione all’azione vera, capace di direzione”: Marte in genere reagisce ai movimenti sotterranei di Ade e li porta in superficie ma, dovrà passare per la coscienza al fine di raggiungere le sue sedi superiori e i suoi simboli più raffinati.
In alcuni soggetti esagera, non riesce a stabilizzarsi e, quindi, noi vediamo il suo lato più precario ed insicuro e vediamo la sua difficoltà a “fermarsi”. Si tratta di un’energia instabile che richiede tempo e lavoro per essere disciplinata.
Chi è molto segnato da Marte è chiaro, diretto ed impulsivo e quindi, ha una “miccia molto corta”, si accende per un nonnulla e fatica a fermare la sua lingua, le sue mani, i suoi impeti. Proprio queste persone che sono maggiormente animate dal pianeta dovranno dedicare tempo a questo archetipo in modo da utilizzarlo al meglio in finalità costruttive.
Marte si muove bene nell’elemento Fuoco ma, non possiamo dimenticare, che ha anche una sede in Acqua ed una in Terra; non ha invece sede nell’elemento Aria il che significa che quello che gli complica di più la vita, quello con cui ha meno affinità e quello in cui si trova meno a suo agio.
Significa che le sue caratteristiche sono condotte al massimo dal fuoco mentre sono contenute e interiorizzate nell’Acqua e disciplinate e finalizzate al massimo nella Terra che è in grado di sfruttare bene la sua forza convogliandola per un progetto preciso e predefinito facendola diventare “determinazione”.
Nell’Aria ci sono invece difficoltà in quanto Marte, che è “azione”, non può esprimersi laddove imperano il “pensiero e la ragione” che, ovviamente tendono a razionalizzare e bloccare l’istinto.
La lunga sosta in Leone tenderà quindi a mettere in luce certe caratteristiche sia del pianeta che del segno che possiamo riassumere in: espressione creativa, vitalità, desiderio di lasciare il proprio marchio nel mondo, iniziativa personale e generosità.
Tradotto in termini collettivi questo potrebbe rappresentare una fase in cui vi è maggior energia e forza ma anche maggior spinta verso la creatività e/o la riproduzione.
Soprattutto per l’Italia che ha una certa affinità con questo segno potrebbe essere un momento di particolare ispirazione, immaginazione da portare a spinte creative importanti che aumenteranno il nostro desiderio di protagonismo e di penetrazione nel mondo; potremmo anche promuovere cose importanti dal punto di vista della solidarietà in quanto, spesso il Leone si muove su impulsi fortemente generosi ma può anche essere leader e sensibilizzare e dirigere gli altri; sarà comunque una fase di grande espressione e, siccome noi siamo un paese di artisti, gli stessi potranno avvalersi della creatività leonina e dell’energia stimolante di Marte e creare.
Nel lato ombra Marte in Leone potrebbe incentivare gli egoismi personali che, purtroppo, sono già tantissimi nel mondo; potrebbero quindi esserci recrudescenze soprattutto in quei paesi che sono legati al segno dello Scorpione (paesi arabi, Israele) e in quelli segnati dal Toro (Germania). Questo perché se questa energia viene utilizzata male finisce per sollecitare le questioni di principio e, soprattutto, le questioni legate all’identità nazionale che, ovviamente, può portare a frizioni nei confronti di altre identità. Anche le spinte di conquista potranno vedere un’impennata perché ci saranno desideri ed energie in esubero che vorranno venire alla luce.
Sicuramente gli Stati Uniti con i loro valori Sagittario si sentiranno risollevati, con maggior enfasi e maggior desiderio di lasciarsi i problemi economici alle spalle. Sentiranno in maniera forte l’orgoglio nazionale e questo potrebbe lavorare nei due sensi: da un lato rigenerarli e farli sentire più tranquilli su molti fronti mettendo a tacere le idiosincrasie legate alle loro paure di essere colpiti o feriti; dall’altro però le maggiori sicurezze e le spinte espansive che Marte regala potrebbero anche esasperare certi desideri di rivalsa nei confronti di problemi legati al passato o di perdite che sono state vissute anche recentemente.
Chiaramente l’energia leonina serve tantissimo il progetto Acquario in quanto, se da un lato va a sostenere l’identità personale, il senso di sé e il desiderio di essere protagonisti della propria vita in modo da poter lasciare un’impronta importante nel mondo in cui si vive, dall’altro spinge poi a fare qualcosa che possa avere anche un’eco nel mondo.
Se riusciremo quindi a superare i soliti problemi di arroganza e di superiorità allora questi sei mesi potrebbero essere un buon periodo per investire energie che, alla fine, potrebbero promuovere buone cause a cui Marte sicuramente sarebbe in grado di partecipare generosamente mettendo da parte le dinamiche esclusivamente legate ai problemi egoici.
Inutile dire che i segni di Fuoco saranno i più avvantaggiati da questa lunga sosta: Arieti, Leoni e Sagittari si troveranno con un sovraccarico energetico notevole che dovranno gestire e, siccome sono molto fisici (soprattutto gli Arieti), sarà importante canalizzare questa energia facendo qualcosa per il proprio corpo che, in questo modo, potrebbe migliorarsi e tonificarsi dando una maggior sensazione di forza e di vitalità. Ci sarà però anche bisogno di trovare uno scopo preciso in cui canalizzare l’energia in esubero perché, in caso contrario, potranno trovarsi spesso in situazioni di sfida che solleciterebbero l’aggressività e il desiderio di conquista.
Usata bene questa energia potrebbe invece portare ad iniziare nuove attività che potranno partire con presupposti importanti e con finalità ancora migliori. E’ ovvio che, siccome il segno dell’Ariete avrà contemporaneamente Saturno opposto e Plutone quadrato, dovrà vagliare con particolare attenzione ciò a cui dare seguito e ciò che, invece, sarà da abbandonare.
Parte di questa energia potrebbe invece essere sublimata (soprattutto per il Sagittario) in modo da spingersi verso ideali più nobili da portare avanti: il Marte in leone può essere un buon condottiero e può aprire la strada anche ad altri che, spinti dalla sua generosità, potrebbero dar vita a movimenti interessanti che riguardino la vita e, soprattutto l’infanzia.
I segni di Fuoco sono anche molto legati ai vari concetti di superiorità e, da questo simbolo, bisognerebbe cercare di prendere un po’ di distanza in modo da non esagerare con miti che già hanno dato tanti problemi nel passato.
I Leoni si troveranno invece con dentro una grande forza e questo potrebbe alimentare il loro “cuore” attivando la generosità innata e il desiderio di fare qualcosa che sia importante per gli altri: un atto di donazione di sé. Dovranno occuparsi in ogni caso di questioni di “cuore” sia sul piano fisico in quanto questa grande carica energetica se non diretta bene potrebbe portare a fibrillazioni, tachicardie ed anche difficoltà cardiovascolari sia sul piano amoroso ed emotivo giacchè Marte nel loro segno potrà accendere il desiderio di fare conquiste e di innamorarsi e, conseguentemente, alimenterà la sessualità e il desiderio di riproduzione.
Infine, il loro cuore potrà essere inondato da nuovi movimenti che potranno nutrire fantasie e immagini che potrebbero sfociare in vera e propria creatività.
I segni che si troveranno più a disagio saranno Toro, Scorpione e Acquario: il primo si sentirà sfidato proprio sul piano del possesso e dovrà andare al di là delle sue paure ed insicurezze puntando su valori autentici quali sono i sentimenti; lo Scorpione sarà sfidato nel suo consueto feeling con la distruttività e il senso di morte e dovrà accettare la vita e la luce; l’Acquario potrà avvalesi di questo transito conquistando forza e potere che lo aiuteranno a superare le diversità e i conflitti che da essa nascono.