Mentre nel cielo splendeva ancora perfettamente la congiunzione tra Giove, Nettuno e Chirone in Acquario, il nuovo presidente degli USA Barak Obama ha creato un nuovo ponte tra Israele e L’Islam. Un ponte non è altro che una possibilità, che gli uomini devono poi decidere di percorrere per incontrarsi e ritrovare un dialogo e forse una composizione del conflitto, lo sappiamo bene, ma questo avvenimento merita comunque grande attenzione. Il 4 giugno 2009 Obama si trovava al Cairo quando ha pronunciato un discorso di grande portata politica ed emotiva, facendo sentire la sua forte volontà di pace.
Sulla triplice congiunzione che si è formata a 26° di Acquario avevo scritto di recente una lunga riflessione (“Il contributo di Chirone a Giove e Nettuno in Acquario”, Albatros n. 8), trovando molto interessante il fatto che si fosse presentata l’ultima volta nel settembre del 1945, ai primi gradi di Bilancia, quando la fine della seconda guerra mondiale fece emergere nella sua imponenza, tra le altre terribili macerie, l’atrocità dell’Olocausto. Tutto questo fu decisivo per arrivare alla risoluzione dell’Assemblea delle Nazioni Unite del 1947, quando venne presa la decisione di creare lo stato di Israele a fianco di uno stato arabo in Palestina. Questa decisione scontentò tutti e lo stato di Israele nacque nel ’48 mostrandosi subito come una polveriera (o la conferma di una polveriera, perché in realtà era dal 1920 che si combatteva in quella zona per trovare un accordo che sembrava impossibile).
Oggi la visione di Obama viene espressa in un modo che rende evidente un cambiamento di atteggiamento rilevante da parte degli Stati Uniti. Essa è rivolta a tutti gli uomini “di buona volontà”, e sembra ispirata dall’opportunità che ci danno le configurazioni in cielo di vedere e di sentire in modo diverso, di unire ciò che è frammentato e separato. Sembrano suggerirci che non ci potrà essere giustizia finché “separiamo” (ed ogni “sacrosanto” pensiero di personale vendetta è quanto di più separante esista). La giustizia, a livello collettivo, può cominciare ad esistere solo quando UNIAMO, lasciando andare ogni personale vissuto. Questo significano Giove e Nettuno, questo vuole l’Acquario!
Obama ha dato un titolo fortemente simbolico al suo discorso: “Un nuovo inizio”. Certo, c’è di mezzo l’11 settembre, con la manifestazione estrema dell’opposizione tra Saturno e Plutone…e c’è la loro quadratura calante che ci aspetta dietro l’angolo, non appena Saturno entrerà in Bilancia, tra pochissimo. Eppure la quadratura non ci dice cosa succederà, ma solo che i nodi verranno al pettine, gli irrisolti porteranno al rischio di una nuova e violenta separazione…ma solo se non saremo riusciti ad avviare una potente e determinata operazione di dialogo, mettendo in comunicazione due parti che si ritengono entrambe vittime di ingiustizia. Un motivo in più per mettersi a lavorare con impegno.
Nel suo messaggio Obama vuole riunire. Vede l’Islam come una parte della società a cui riconosce ogni diritto di esistere, e che anzi costituisce oggi una parte dell’America già integrata. Ricorda le sue stesse origini, con radici musulmane, e chiarisce che quello che l’America rifiuta sono solo la violenza ed il terrorismo, da ogni parte essi provengano. E vede la religione come unificante, portatrice di un intento di pace e di evoluzione dell’umanità intera, contemplando il rispetto per le diversità. Ha sancito il diritto di Israele di essere uno Stato, mettendo sullo stesso piano del diritto l’esistenza dello Stato palestinese, mentre ha criticato le occupazioni fatte dai coloni ed ogni azione terroristica.
Obama infine non ha dimenticato di parlare dell’importanza dell’uguaglianza dei diritti anche tra le donne e gli uomini , e qui i cronisti riferiscono gli applausi del solo pubblico femminile, a testimonianza della strada che bisogna ancora percorrere per arrivare ad una vera unità.
Ha terminato il suo discorso con queste parole: “Gli uomini di tutto il mondo possono vivere in pace. E’ la volontà di Dio. Ora ci deve essere il nostro impegno qui sulla Terra”.
Obama il 4 giugno ha fatto un passo per allontanarsi dalla paura che ha guidato tante azioni degli ultimi anni, andando verso la speranza. La crescita verso cui vorrebbe portare l’America non sembra più solo quella del Capitalismo, del Mercato, il Dio dell’Avere Tutto, ma sembra aver riscoperto un senso etico, il valore del dialogo, l’importanza della rinuncia a qualcosa di personale per poter convivere con gli altri in pace: sono termini acquariani, suggeriti dal suo ascendente Acquario (4 agosto 1961, Honolulu alle ore 19,24), con il nodo sud in prima casa a 27° del segno, su cui si pongono attualmente proprio Giove, Nettuno e Chirone. E’ un Americano, sicuramente con l’orgoglio di esserlo (è anche un Leone), ma è anche un diverso, è il primo presidente afroamericano della storia, eletto in una fase di grande crisi economica e politica, col mandato di cambiare rotta rispetto al passato.
Chirone in questo contesto sembra rappresentare il passaggio necessario (e doloroso) attraverso la presa di coscienza degli errori fatti, delle ferite inferte e ricevute. Non possiamo illuderci di essere innocenti, ci dice Chirone…il suo mito è quello di un centauro buono e saggio, un Maestro, ma venne colpito ugualmente proprio dal suo allievo più caro, Eracle, mentre era in mezzo agli altri centauri, e fu costretto a sperimentare il dolore…un dolore che poteva essere eterno, perché lui era diventato immortale come gli dei. Fu costretto a vivere la contrapposizione lacerante tra la sua natura centaurica potentemente istintiva e la sua evoluzione divina.
Chirone sembra suggerirci che l’integrità può arrivare rinunciando alle illusioni di innocenza, rinunciando al potere della vittima, quando porta a mettere in atto una nuova sopraffazione. I valori acquariani ci mostrano la necessità di andare oltre gli interessi del clan, oltre le paure che portano a blindare il “proprio territorio” (tutti valori del Toro, in quadratura) per arrivare a quella cooperazione che permette il superamento dei conflitti. Ma occorre una rinuncia, per far cessare la sofferenza. Chirone rinunciò all’immortalità, morì e diventò una costellazione dei Cieli, ma la sua immortalità non andò perduta…diede nuova vita a Prometeo, eroe acquariano che aveva dimostrato di amare l’umanità oltre se stesso.
Obama, che ha Chirone in prima casa, sembra sapere che non si potrà avere tutto e sta portando avanti con coraggio la sua visione, sfidando molte lobby potenti. Con l’appoggio di tutta la parte di umanità che vuole dare un contributo per un mondo migliore.