In questi ultimi dieci, venti anni la sessualità è molto cambiata in quanto, a partire dagli anni in cui Plutone è stato in Bilancia, una serie di tabù sono stati spazzati via e, nell’immaginario collettivo, il sesso è diventato prima la mèta da raggiungere per liberarsi di tutti i condizionamenti e poi, negli anni in cui Plutone è entrato in Scorpione, la panacea di tutti i mali, ovvero ciò che, illusoriamente sembra portare felicità, identità e modernità, qualcosa in grado di cambiare le relazioni e, soprattutto, di uscire dai limiti del matrimonio in cui era stato faticosamente circoscritto in passato.
In effetti, negli ultimi 50 anni di storia - ovvero dagli anni sessanta in poi – la “beat generation”, portò la filosofia del “libero amore” manifestata attraverso quel “facciamo l’amore e non la guerra” con cui predicava il liberarsi di tutta la morale precedente contestando le regole e i blocchi che avevano condizionato la famiglia, le relazioni e soprattutto la sessualità femminile.
Erano gli anni in cui Plutone e Urano transitavano in Bilancia riflettendo un fortissimo bisogno di rovesciare le idee imperanti portando con sé uno spirito dei tempi decisamente nuovo che voleva di esprimersi attraverso il concetto di “relazione e di amore” anziché di matrimonio; cominciò così a passare l’idea che la “famiglia” potesse trasformarsi ma, soprattutto, allargarsi.
In effetti, sono proprio di quel periodo le grandi battaglie che portarono alla legalizzazione dell’aborto e del divorzio che, di fatto, diedero veramente la possibilità di applicare nella vita reale gli ideali che la nuova generazione aveva nelle sue corde.
Parliamo degli anni dei “figli dei fiori” in cui il sesso diventava libero, alla portata di tutti, che tutti potevano fare indipendentemente dal loro stato civile; erano anche gli anni della “pillola” che, ovviamente, permise che le teorie potessero messe in atto senza conseguenze drammatiche. Furono anche gli anni della sperimentazione delle droghe a livello di massa, cosa che, purtroppo è in grande espansione ancora oggi accentuato dall’immissione sul mercato di sostanze sintetiche che costano molto poco e che, di conseguenza, sono accessibili, a tutti.
Indubbiamente le conseguenze ci furono e non furono certo leggere: i ragazzini beat con le “compagne” sfornavano anche figli che vivevano come piccoli nomadi che transitavano da un rapporto all’altro in quanto i genitori, immersi nel loro desiderio di liberarsi e di vivere finalmente il libero amore - spesso accompagnato al non prendersi alcuna responsabilità - passavano da un compagno all’altro senza minimamente rendersi conto delle difficoltà che, invece, si paravano di fronte ai loro figli che non solo non avevano più una famiglia su cui contare e da cui ottenere sicurezze, ma non avevano spesso neppure la presenza dei genitori, intenti come erano a vivere la loro vita e, soprattutto il loro Io e la loro libertà ancora totalmente immatura.
La parola “libertà” riecheggiava in ogni angolo e in ogni libro o rivista: tuttavia, nonostante la paventazione continua si era ancora molto lontani dall’averla raggiunta e, soprattutto, ci si dovette rendere conto che, soprattutto quella “sessuale” era ancora una volta un gioco molto divertente per i maschi, ma molto meno pratica per le ragazze che, si trovavano invece a dover comunque occuparsi dei figli, quasi sempre senza un compagno che le affiancasse nel difficile compito.
Urano faceva la sua apparizione in Bilancia nel 1968 – proprio nell’anno in cui scoppiò la grande rivoluzione culturale - mostrando due lati: uno estremamente interessante in quanto portatore di novità, di desiderio di cambiamento e di allontanamento da certe idiosincrasie del passato rispetto alla relazione; l’altro, molto meno pratico e, soprattutto doloroso. Infatti, nella foga di liberarsi, ci si liberò prima di tutto dalle responsabilità che in un modo o nell’altro, per scelta o per coercizione avevano comunque caratterizzato le generazioni precedenti che, loro malgrado, per essere accettate socialmente dovevano farsi carico di ciò a cui davano vita mentre, ora, sembrava ci si potesse liberare di tutto, figli compresi.
Quindi, mentre il lato “luminoso” di questo archetipo spingeva a vivere le relazioni in modo molto più autentico e soprattutto a pensare che si debba stare insieme per amore e non per abitudine, contratto o, peggio ancora, per risolvere altri problemi, quello “ombra” parlava di incapacità di assumersi la responsabilità e di estrema precarietà per cui le relazioni duravano pochissimo, fino a quando c’era l’amore, dopo di che non si sapeva più che fare: il punto però è che in queste situazioni, di “amore” non c’era traccia mentre, invece c’era molta sessualità, facilmente interscambiabile e spesso anche promiscua.
Tutti sperimentavano che cosa voleva dire poter fare sesso quando lo si desiderava, lontani dalle regole di un tempo e, soprattutto, lontani dall’idea che per farlo bisognasse sposarsi.
In effetti Urano è un pianeta interessante che richiede però la perfetta integrazione di Saturno perché, in caso contrario, rappresenta solamente spinte in avanti non accompagnate però da un senso morale, da una filosofia di vita che comprenda valori e di etica imprescindibili. Senza queste basi non si può parlare di libertà ma solamente precarietà, imprevedibilità e destrutturazione.
Infatti, così fu: la generazione degli anni ‘50 fu la prima a sperimentare massicciamente le novità che furono conquistate e messe in pratica negli anni ‘70. Moltissime coppie non si sposarono e cercarono quindi di vivere le relazioni e l’amore in piena libertà, altre invece si sposavano senza alcun criterio di valutazione in quanto, comunque, in presenza di problemi, c’era pur sempre il divorzio. Fu una generazione problematica in quanto, figlia di genitori ancora molto tradizionalisti che chiedevano ancora “illibatezza” alle figlie e “responsabilità agli uomini”, che percorrevano l’autostrada del progresso che li portava verso la trasgressione più assoluta in questi campi.
Molte persone si sposarono o lasciarono casa giovanissime (perché in casa vi erano ancora grandi restrizioni e il matrimonio sembrava essere l’unica possibilità di potersi affrancare da certe regole) per accorgersi poco dopo che la persona che avevano scelto non era quella che desideravano per cui passavano subito alla separazione e al divorzio. Purtroppo però.. molti nel frattempo, avevano fatto uno o due figli che, furono quelli che pagarono sulla loro pelle le conquiste sociali che venivano applicate senza mai averle valutate e scelte.
In ogni caso, la strada si era aperta e nessuno sarebbe mai tornato indietro. Il fatto però di aver annullato completamente i valori antichi senza, per contro, non averne messi in campo di nuovi, produsse una serie di problemi primo tra tutti quelli di cominciare a realizzare, magari dopo aver cambiato una ventina di partners, che la situazione non era poi così meravigliosa e che la cosiddetta rivoluzione sessuale e di costume, non garantiva quella felicità che si era intravista e sperata con la caduta della famiglia e della coppia tradizionale ma anzi, il più delle volte ci si trovava in situazioni antiche, senza però i supporti che si avevano allora e quindi, nessuno intorno che supportasse e che aiutasse a cauterizzare le ferite.
I figli della generazione degli anni ‘70 furono quelli che nacquero negli anni ’90 e che, per buona parte, ebbero un retroterra familiare tragico senza alcun supporto e senza avere goduto di una vera affettività e di persone che insegnassero che, fare figli, è un dono e non un “diritto” che si ottiene nel momento in cui si fa sesso. Così, furono tantissimi i figli di donne e uomini disperati che non ce la facevano a prendersi la responsabilità e che li trattavano come dei piccoli pacchi postali, tirati spesso tra genitori in lotta continua per la casa, il denaro, gli spazi personali, la carriera e le nuove relazioni.
In questi ragazzi la sessualità comincia a mostrarsi in maniera molto precoce, anche perché spesso ne erano venuti a contatto attraverso i flirt e le “storie” dei loro genitori e attraverso la televisione che, avendo fatto da baby sitter, li aveva accompagnati a tutte le ore.
La sessualità viene essere vista come “trasgressione” ma anche come un bisogno di entrare subito nella fase “adulta” e.. in ultimo, come “possibilità di intimità con l’altro” ma anche e soprattutto come scoperta e sperimentazione: infatti, questa generazione ha Plutone in Scorpione e Urano in Capricorno il che riporta ad atteggiamenti di conquista, di potere e di ricerca di identità: non a caso si stanno ripresentando oggi (che hanno 18- 20 anni) situazioni di violenza sessuale fatta in branco, a dimostrazione del fatto che attraverso la sessualità sembra passare il proprio potere personale e la rabbia e, nei casi estremi, un atto di “dominazione”.
Non è facile oggi trovare un’armonia tra sessualità ed affettività; in fondo la sessualità esasperata e trasgressiva tende sempre a compensare la relazione e la mancanza di amore e di scambio profondo; in un mondo in cui le relazioni sono veramente difficili, ecco irrompere la sessualità come unico modo per “provare contatto”.
Sul piano più prettamente personale, chi ha nel proprio tema natale rapporti tra Marte e/o Venere con Urano e/o Plutone ha particolare tendenza alla trasgressione ed alla sperimentazione che ovviamente si verificherà anche sul piano sessuale per cui può spingersi a cercare comportamenti particolari, promiscui ed orgiastici, nonché di sfida, tutti molto pericolosi: non a caso, sono in aumento alcune malattie veneree che erano pressochè scomparse nel mondo occidentale e questo perché moltissimi soggetti sono disposti a pagare tantissimo pur di poter avere “rapporti non protetti” con chicchessia. Questa particolarità riguarda di più il rapporto dei pianeti sessuali con Plutone che spinge anche al desiderio di rischiare in qualunque modo mettendo in relazione strettissima i concetti di vita e di morte. In questi casi sembra che la vita debba passare attraverso il rischio di morte.. e questa sembra essere la sfida!
I rapporti con Urano invece riguardano più precisamente il desiderio di “sperimentare e di non perdere nessuna opportunità”; in effetti, chi ha questi aspetti ha una certa difficoltà nel coinvolgimento ed ha, per contro, bisogno di continui stimoli sia sessuali che intellettuali che diventano difficili da trovare in una coppia stabile e, per questa ragione, finiscono per cercare all’esterno quelle sollecitazioni che derivano dall’idea di “trovare sempre qualcosa di nuovo e di diverso”.
Urano è il pianeta che spinge l’uomo ad andare oltre la sua identità, a trascenderla e, se questo aspetto non viene compreso, anche la sfera della sessualità può essere investita dall’esigenza di fare esperienze omosessuali o di altro tipo.
Questo ci fa pensare a come sta cambiando il rapporto con la sessualità e che, la tanto sbandierata libertà sessuale forse non è ancora arrivata giacchè c’è ancora troppa ostentazione il che cela un bisogno di affermare qualcosa di non ben chiaro. Forse è solamente un’era di confusione in cui i valori antichi sono stati rigettati e non vi è ancora chiarezza su ciò che conterà per le generazioni del futuro e, in mezzo alle tante difficoltà affettive che spingerebbero all’impegno e alla stabilità, si fa largo la sessualità con le sue gratificazioni certe anche se effimere.
Certo, in questo stato di cose, forse la vera trasgressione consisterebbe nel cercare una famiglia vera e nel fare sesso all’interno del matrimonio (anche questo è presente).
Indubbiamente essendo in un periodo storico di grandi cambiamenti e ri-orientamenti che suggeriscono difficoltà soprattutto sul piano dell’identità e delle sicurezze, ecco che la sessualità può diventare uno strumento di “ricerca di vita”; è interessante il fatto che in tutte le epoche in cui vi è stata una forte crisi di valori a livello di società, la sessualità si è manifestata in maniera imperante e travolgente, quasi a suggerire che quando “qualcosa sta morendo”, la vita vuole imporsi ad ogni costo anche se ancora non ne percepiamo i suoi significati più profondi.