Il lungo passaggio di Venere in Ariete mette a confronto la spinta autoaffermativa del segno di Marte, Dio della Guerra, con il principio relazionale di Venere, Dea della Bellezza e dell’Amore… Una sinergia intensa e apparentemente contraddittoria, che tuttavia ci riporta ad Ares e Afrodite, mitologici amanti, alla dialettica tra Io e Tu espressa dall’asse Ascendente-Discendente, alle forze solari e lunari, maschili e femminili, e ad ogni polarità che tiene in moto il processo creativo della vita.
Non soltanto i sentimenti, ma tutti i rapporti sono governati da Venere. In Ariete ovviamente si esprime in modo meno romantico o diplomatico, il che non significa che sia un modo combattivo o prepotente: anzi, i nativi dell’Ariete dovranno al contrario cedere in egoicità per favorire lo scambio dialettico che una relazione richiede, interagendo con le esigenze altrui. L’energia affermativa del segno dovrà dunque diventare più propositiva, lo spirito competitivo trasformarsi in scambio proficuo, la caparbietà modificarsi in volontà. In poche parole, il modo migliore per vivere questa Venere è capire che una relazione sana non può essere gerarchica, non può attivare dinamiche di supremazia, e quindi un individuo non può dominare l’altro… ma nemmeno la relazione può annullare l’individualità, semmai nutrirsene.
Gli oli essenziali più comunemente associati all’Ariete sono quelli di abete rosso, ginepro rosso, geranio, pino silvestre, menta. Tuttavia, mentre la menta e le conifere sono aromi più vivacizzanti, adatti a sostenere l’individuo, sul piano relazionale è assai più adatto il geranio. Questo o.e., infatti (che non proviene dal geranio ornamentale ma dal Pelargonium selvatico), ha un effetto attivo ma delicato, quasi femminile; non a caso ricorda l’aroma dell’essenza di rosa, pur essendo meno raffinato e costoso.
E’ un tonico, che rilassa in presenza di agitazione nervosa, stress e irritabilità, e stimola in caso di apatia e pigrizia; la sua energia è un raro equilibrio tra yin e yang e ben si adatta a rappresentare il transito di Venere in Ariete. Dal punto di vista fisico è utilizzato per la cura della pelle, soprattutto se congestionata, ferita, acneica o infiammata, e poiché la pelle è il punto di contatto con l’esterno, questa funzione calmante si trasferisce anche a livello emotivo e, quindi relazionale. In tal modo compensa gli eccessi di aggressività o di passività, aiutando la coppia a raggiungere, mantenere o ripristinare la giusta armonia tra espressione di sé e accoglimento dell’altro.
Poiché sembra possedere anche un leggero effetto afrodisiaco, l’o.e. di geranio è ideale per reciproci, sensuali, massaggi, miscelato in olio di mandorle dolci (10-15 gocce per 50 ml.). Chi tende a sfogare lo stress sulla pelle, con eritemi, couperose o piccole infiammazioni, può trarre giovamento da applicazioni di olio di germe di grano in sinergia con poche gocce di o.e. di geranio. Ottimo nel classico diffusore, per purificare ambienti in cui ci sia stato un litigio oppure per… evitarlo, quando si devono affrontare discussioni un po’ tese o delicate.