La croce è un simbolo molto importante da vari punti di vista, e ne ritroviamo traccia nelle culture di ogni tempo e di ogni luogo. In natura ogni espressione della vita nasce dall’incontro di una forza attiva e di una passiva, di azione e reazione, maschile e femminile, in una dualismo che si sdoppia a sua volta nella duplicità intrinseca di ogni cosa, cioè l’interscambio tra due nature e i loro rispettivi lati oscuri, tra il visibile e l’invisibile; un uomo e una donna ad esempio sembrano in due, e fisicamente lo sono…ma nella loro relazione dialogano contemporaneamente la natura femminile dell’uomo e quella maschile della donna, in un gioco di specchi e proiezioni che spingono ognuno a cercare nell’altro la propria “anima gemella”… il proprio “animus” o la propria “anima” junghiani… in un intreccio di apparenza e realtà, luce e oscurità, che sono il fondamento stesso della vita.
E’ impossibile negare, e infatti lo fanno solo gli scettici più incalliti pur senza crederci nemmeno loro, che nella vita dell’uomo esistono quattro tipi diversi di aspetti attraverso i quali egli sperimenta il suo vissuto… quello emotivo, quello razionale, quello fisico e quello energetico. Le mie riflessioni di oggi volevano mettere l’accento su quello che la croce delle case fisse rappresenta in una carta astrologica, perché si tratta di qualcosa di molto importante. Prendete in considerazione le “sicurezze esteriori” di una persona, quelle fisiche, materiali, che nel loro aspetto nascosto generano “desideri ed emozioni”, forti e intense…e avrete l’opposizione delle case 2 e 8, dei segni del Toro e dello Scorpione. Qui siamo nel territorio del possesso e della perdita, dell’attaccamento o del rifiuto emotivo, dinamiche antiche, primordiali e vitali, che collocano l’individuo nei confini del suo ambiente fisico e gli danno i mezzi per vivere, oppure lo mettono a confronto con i desideri che derivano dal fatto di non avere niente e quindi di non essere certo del proprio sostentamento. Il godimento dei beni materiali ha la caratteristica di essere complementare al desiderio emotivo, che lo nutre e lo rigenera come l’acqua fa con la terra, tenendo insieme, rendendo fertile, ciò che altrimenti sarebbe solo una sterile zolla priva di ogni sostanza vitale. Ciò che dà valore alle cose è il sentimento che le culla, le coccola, le protegge come una madre fa con il proprio piccolo e le nutre rendendole rigogliose. Quello che un individuo possiede è ciò che “gli appartiene”…e quando questi parla di qualcosa che viene normalmente considerato male, proibito o tabù, o che lui considera tale, dice… “non mi tocca, non mi appartiene”.
La stessa cosa avviene sull’altro asse, che oppone le case 5 e 11, il Leone e l’Aquario. Individuarsi in qualcuno o qualcosa significa darsi un valore, essere sicuri di sé, ma anziché di sicurezze legate ai beni materiali, qui in gioco c’è il valore della persona. L’energia vitale del Leone-quinta casa simboleggia la creatività attraverso cui ci si esprime, e qui abbiamo a che fare con un valore che non si tocca con mano, ma si riconosce all’individuo per quello che egli “è”, per quello che ha saputo dimostrare di valere. Queste sicurezze dovranno essere acquisite interiormente in modo stabile, perchè altrimenti egli non sarà mai in grado di identificarsi in qualcuno o qualcosa, e non potrà, insomma...mai dire “io sono questo”, perchè in tal caso si darebbe dei limiti che il gruppo potrebbe non condividere, assumendo cioè un ruolo definito senza avere la possibilità di cambiare idea all'occorrenza; è chiaro però che colui che è davvero sicuro di sé non ha bisogno di lasciarsi aperta la possibilità di cambiare, perchè i suoi valori sono forti e, soprattutto, nessuno gli potrà mai togliere niente; egli non si sentirà minacciato da chi la pensa in modo diverso dal suo o professa una fede alternativa alla sua, perchè “sa chi è”, e questo lo mette al riparo nei limiti in cui questa fiducia nei propri valori non diventi arroganza e presunzione, perchè questo maschererebbe un'incertezza di fondo che è già di per sé uno spauracchio di ciò che “gli altri pensano”...il “giudizio” dell'Aquario. Sull'asse Toro-Scorpione è in gioco la sicurezza materiale ed emotiva, tra Leone e Aquario invece i valori e le certezze non hanno più a che fare con i beni materiali, e il potere della manipolazione emotiva deve svanire al cospetto dell'umanità, cui l'individuo dovrebbe dare il suo contributo almeno togliendo la sua parte di ombra. Ecco quindi che solo chi è sicuro di se stesso può alla fine aprirsi al nuovo senza timori, perchè quello che doveva dimostrare l'ha già dimostrato, si è già sentito almeno una volta “unico ed eccezionale”... e non teme nessun confronto con l'altro; così, chi ha assimilato interiormente delle basi solide sulle quali costruire il proprio sostentamento e la propria capacità di godersi la vita, non avrà più paura di sentirsi minacciato tutte le volte che qualcuno lo mette di fronte ad una scelta, che nel caso contrario, potrebbe condizionare la sua vita. L'equilibrio, non è mai facile da trovare, la vita si basa su quattro tipi di certezze diverse, quelle che corrispondono ai quattro elementi, alle quattro braccia della croce, ai quattro punti cardinali, e ai quattro modi di esperienza attraverso i quali è possibile conoscere se stessi e gli altri, e questo lacera a volte l'individuo in mille frammenti che egli deve ricomporre trovando la propria unità e la via per l'integrazione.