“Not to touch the Earth, Not to see the Sun, Nothing left to do, but run, run, run…Let's run!” (Non tocchiamo terra, non vediamo il Sole, non ci rimane altro che correre, correre e correre… Corriamo!) questo scriveva nel 1968 James Douglas Morrison, meglio conosciuto in tutto il mondo come Jim Morrison, una delle meteore più luminose e maledette della storia del rock.
E non avrebbe potuto scrivere altrimenti con quel suo Sole ardente nel segno del Sagittario che descrive in modo efficace la drammatica dicotomia dell’essere umano: metà spirito e metà animale! E’ difficile “toccare terra” vivendo una mediocre vita quotidiana mentre abbiamo sogni e ideali elevati. Nello stesso tempo non possiamo contemplare interamente la “luce del Sole” per la nostra radicata natura terrena. Che cosa rimane? Solo “correre, correre e correre…” . Questo sembra essere il destino di tutti noi.
E di certo Jim correva, eccome!
Da bravo “arciere” quale era, scagliava frecce infuocate e piene di vita, capaci di colpire nell’intimo e di arrivare lontano, in quel “lontano” tanto caro a chiunque nella sua carta astrologica abbia una forte influenza del Sagittario: frecce che bruciavano in fretta e che talvolta si disperdevano in troppe direzioni, portandolo a vivere una vita intensa, passionale e breve, come accade quasi sempre a chi diventa un mito intramontabile.
Ma com’era Jim Morrison fuori dal contesto frenetico della vita da “rockstar”, fuori dalle nebbie dell’alcool e stupefacenti, dalle orge notturne?
Un uomo spesso tormentato, che oscillava tra due “mondi”: profondamente innamorato della vita e della morte. E questa sua bipolarità la ritroviamo osservando più da vicino la sua carta natale.
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Sagittario con Ascendente Acquario (1) ed un’intransigente opposizione del Sole in casa 10°(= il conscio, il cielo “diurno” e l’ambizione a vivere qualcosa di sempre più grande) con Marte ed Urano in casa 4° (= l’inconscio, la notte, l’istinto, l’illusione e la “fine delle cose” ), ed Urano è niente meno che il signore del segno Ascendente. Nettuno, che in questo tema è uno dei governatori del Sole, è collocato in casa 8° (= la morte) ed è proprio in ottimi rapporti con questa congiunzione Marte/Urano: tutto questo ha reso Jim Morrison una persona estremamente magnetica, specialmente a livello sessuale(= Marte), preda di forze sconvolgenti e misteriose (= Nettuno) e prepotentemente ossessionato dalla morte (= casa 8°) come si capisce dalle sue stesse parole: “Io voglio sentire com’è. Voglio sentire il sapore, voglio ascoltarla, voglio annusarla. La morte viene una volta sola: non voglio mancare all’appuntamento. Potrebbe essere l’esperienza che fornisce il pezzo mancante del mosaico…”
Per comprendere pienamente questo suo morboso rapporto con la morte, forse dobbiamo andare molto indietro nel tempo, in una lontana giornata della sua infanzia, nel 1947. Suo padre era un ammiraglio in servizio nella Marina degli Stati Uniti e, a causa del suo lavoro, la famiglia Morrison dovette cambiare dimora molto spesso. Nel tema di Jim c’è più di una chiara traccia di questi spostamenti frequenti: abbiamo la Luna in casa 3° e Venere, governatore della casa 4°= (la famiglia e la dimora), piazzato in casa 9° e contemporaneamente un Sole in Sagittario ed un segno dei Gemelli piuttosto importante, tutti valori zodiacali chiaramente legati ai viaggi.
Fu proprio durante uno di questi viaggi, mentre la famiglia attraversava il New Mexico, nei pressi di Albuquerque, che Jim fece l’esperienza che avrebbe descritto come la più significativa della sua vita:
“La prima volta in cui ho scoperto la morte... io, mia madre, mio padre, mia nonna e mio nonno stavamo viaggiando in auto attraverso il deserto all'alba. Un camion carico di Indiani aveva sbattuto contro un'altra auto o qualcos'altro: c'erano Indiani insanguinati che stavano morendo sparsi per tutta la strada. Ero solo un bambino e per questo dovetti restare in macchina mentre mio padre e mio nonno scesero a guardare. Tutto ciò che vidi fu una divertente vernice rossa e della gente distesa attorno, ma sapevo cosa stava succedendo, perché riuscivo a sentire i fremiti delle persone intorno a me, e all'improvviso capii che loro non sapevano più di me cosa stava accadendo. Quella fu la prima volta che ebbi paura... ed ebbi la sensazione, in quel momento, che le anime di quegli Indiani morti - forse una o due di esse - stavano correndomi intorno, ed entravano nella mia anima, e io ero come una spugna, pronto a sedermi là e assorbirle…”
Sono sbalorditive le analogie dei simboli della carta astrologica di Morrison con quanto accadde quella mattina: una famiglia intera in viaggio (= Luna in casa 3°) che assiste a un incidente fra due mezzi di trasporto (= ancora riferimenti alla casa 3°) che è poi in quadratura con Plutone = morte e il tutto sembra ancora più sorprendente se pensiamo che l’evento accadde quando Jim aveva più o meno quattro anni (Luna = infanzia) e che Venere, dispositore della Luna e reggente la casa 4°, si trova nel segno dello Scorpione (= ancora Plutone e la morte) e infine Marte che governa la casa 3° in Ariete è in Gemelli(= ancora spostamenti) e in casa 4°.
Vi è un continuo interscambio simbolico tra viaggi-famiglia-morte veramente impressionante!
E’ secondo me significativa anche la collocazione di Nettuno in casa 8° e la relativa sensazione di “assorbimento delle anime” dei due pellerossa morti descritta da Morrison, una posizione che predispone facilmente ad esperienze non del tutto spiegabili e a fenomeni medianici e legati all’occulto.
Questa percezione di un legame tra due mondi paralleli influenzò tutta la sua successiva creazione musicale e poetica, ma andò ben oltre: fu in effetti Jim Morrison ad inventare il nome “The Doors” (Le Porte) per il gruppo musicale fondato assieme al tastierista Ray Manzarek che gli propose di mettere in musica le sue parole, trovandole assolutamente originali e interessanti. Un nome che avrebbe firmato uno dei più indimenticabili stralci di storia del rock.
L’idea di chiamare il complesso in quel modo fu tratta dal verso di una poesia di William Blake: “If the doors of perception were cleansed, everything would appear to men as truly it is… Infinite.” (Se le porte della percezione fossero pure, tutto apparirebbe agli uomini com’è veramente, infinito.) e lo stesso Morrison disse: “Ci sono il noto e l’ignoto e in mezzo ci sono le porte”. Una frase piuttosto vicina ai simboli rappresentati dal suo Nettuno (= l’ignoto e il diverso) in casa 8° (= il trapasso) che altro non è se non un “passaggio”, una “porta” tra due mondi.
Con un segno dei Gemelli assai in evidenza e che ospita i due governatori dell’Ascendente Acquario, Jim Morrison adorava scrivere, ma i suoi interessi furono molteplici: amava anche molto il teatro e soprattutto il cinema, tanto da frequentare un corso per registi all’ Università della California di Los Angeles. A questo proposito abbiamo una Luna nel segno del Toro (= l’immagine) mentre Giove (uno dei rettori del segno solare) in Leone (= spettacolo), ben descrive le sue “performances” durante quali stupiva e ipnotizzava il pubblico con scene che passavano dal delirio all’estasi, dal demoniaco all’angelico.
Sperimentalismo, curiosità e sensualità: questi tre termini potrebbero descrivere Morrison e la musica dei Doors. Sperimentalismo che procedeva su strade piene di strapiombi e arrivava in luoghi spesso insidiosi, dove l’alcool, l’LSD e altri stupefacenti imperversavano, surrogati di quel “paradiso” che la straordinaria sensibilità di un Nettuno molto stimolato percepisce.
Molti amici e conoscenti descrissero Morrison come una persona generosa, gentile, allegra e dalla battuta pronta (valori Gemelli), intollerante delle ingiustizie anche subite da altri (Giove in casa 7°) e che amava molto la compagnia e gli scherzi.
Ma quella sensazione sottile ed angosciosa di “fine imminente delle cose” non lo abbandonava mai e traspariva perfettamente in molti dei suoi versi, uno dei quali è piuttosto esplicito perfino nel titolo: “The End” (La fine).
Parole di Jim:
“This is the end, beautiful friend // This is the end, my only friend // The end Of our elaborate plans // The end of everything that stands, the end // (…) Can you picture what will be, so limitless and free? // Desperately in need of some strangers hand In a desperate land “ (Questa è la fine, o mia bellissima e unica amica, la fine dei nostri piani elaborati, la fine di ogni cosa esistente. Riesci a dipingere qualcosa di così libero e illimitato? Un disperato bisogno di mani straniere in una terra desolata?)
I simboli raramente sono muti: ecco quindi Nettuno, il bisogno di abbracciare e descrivere “ciò che è libero e senza limiti” e il riferimento alle mani degli “stranieri”(= Sagittario), ma quello che veramente è sorprendente è il seguito di queste parole che diventarono una delle canzoni più conosciute ed apprezzate dei Doors.
Dopo un apparente delirio onirico pieno di serpenti e “autobus blu” , Jim si avventura nella descrizione del complesso di Edipo:
“(…) The killer awoke before dawn // He put his boots on // He took a face from the ancient gallery // And he walked on down the hall // (…) // And he came to a door // And he looked inside // Father, Yes son? I want to kill you // Mother, I want to…) (L’assassino si svegliò prima dell’alba, si mise gli stivali, prese una maschera dall’antica galleria, avanzò lungo l’atrio, raggiunse una porta e vi guardò dentro: Padre! Si figliolo? Voglio ucciderti! Madre, Voglio…) la parola finale era “possederti”, ma fu censurata per comprensibili motivi.
Come non notare ancora quella netta opposizione del Sole in casa 10° con Marte ed Urano in casa 4° , asse legato proprio alle simbologie di madre e padre?
E il fatto curioso è che Jim Morrison, nelle interviste, non volle mai riconoscere i suoi genitori, arrivando addirittura a smentire la loro esistenza, raccontando che erano periti in un incidente stradale (Luna in casa 3° quadrata a Plutone!) e tagliando definitivamente tutti i rapporti, soprattutto con il padre. E altrimenti non poteva essere, con il suo Urano (= tagli netti) rettore di Ascendente e congiunto a Marte in casa 4°.
Parigi e la Morte
Agli inizi del 1971 il “Re Lucertola” o altrimenti “Mister Mojo Risin”, un anagramma pasticciato del suo nome con il quale spesso amava farsi chiamare, stufo marcio dell’ambiente del rock, dei concerti deliranti, degli stupefacenti e dell’alcool, dei fans e degli stessi Doors, decise di trasferirsi definitivamente a Parigi, nella terra dei “poeti maledetti”, per dedicarsi esclusivamente alla scrittura e alle poesie.
Un Morrison dall’espressione vacua, stanca e all’improvviso stranamente matura: barba folta, sguardo serio e con le migliori intenzioni di smettere di bere e tagliare tutti i ponti con il suo passato da “rockstar”. Sintomatico in questo senso fu il suo firmarsi come scrittore con il suo nome di battesimo, James Douglas Morrison. Al suo fianco, l’unica donna che ebbe veramente amato: Pamela Courson.
Ma, come purtroppo spesso succede soprattutto agli “assetati di sensazioni”, le buone intenzioni erano destinate a rimanere senza esito. Nelle prime ore della notte del 3 Luglio 1971 Morrison trovò finalmente quello che andava cercando, quella “fine” dalla quale era ossessionato da una vita: morì stroncato da una overdose di eroina, una possibilità segnalata chiaramente da Nettuno (= droghe e farmaci) in casa 8°.
La versione ufficiale del suo decesso fu quella di un arresto cardiaco occorso improvvisamente mentre era nella vasca da bagno della sua casa di Parigi. Successivamente si scoprì che l’arresto cardiaco era stato causato da un edema polmonare acuto, e che il decesso era in realtà avvenuto in un nightclub di Parigi, il corpo successivamente trasportato da qualcuno nella sua vasca da bagno.
Nel tema di Morrison sussistono comunque alcuni segni di rischi legati all’apparato respiratorio e cardiocircolatorio: la presenza di Saturno e Urano (entrambi rettori dell’Ascendente) nel segno dei Gemelli (= polmoni e bronchi) e la congiunzione dello stesso Urano con Marte (= il sangue e le crisi improvvise ed acute) spiegano il pericolo di un edema e il tutto trova poi ulteriore conferma con una Luna in casa 3° (= il respiro) lesa da Plutone ed un Mercurio (= sempre respirazione) in quadratura con Nettuno e che dispone di tutti e tre i pianeti in Gemelli.
I rischi per l’apparato cardiocircolatorio sono altrettanto palesi: Marte in opposizione al Sole (= il cuore e la circolazione), Mercurio che ha il dominio di due settori particolarmente importanti (la 5° = Vita e la 8° = i rischi di morte) che è piazzato in casa 11° e Saturno in casa 5° sono piuttosto rappresentativi in questo senso.
Ci sono dei suggerimenti interessanti in entrambe le ultime Rivoluzioni dei luminari di Jim Morrison.
Fortunatamente vi è la certezza che l’artista trascorse l’ultimo compleanno a Los Angeles perché l’8 dicembre 1970 si trovava negli studi della Elektra Records per una “session” fotografica. (Visualizza Rivoluzione Solare 1970)
La Rivoluzione solare si presenta con un Ascendente in casa 7° Radix e nel segno del Leone. A una prima osservazione, la posizione del Sole in casa 5° in trigono alla Luna in casa 9° potrebbe spiazzare lasciandoci interdetti, perché certamente non è una di quelle configurazioni che potrebbe far temere un’annata letale. Ma riflettendo con maggiore attenzione notiamo che la Luna è anche opposta ad Urano il quale, con un sestile al Sole, forma un “Punto di Talete” (2) con opposizione nell’asse 3°/9° e vertice che confluisce nel Sole in casa 5°, configurazione non delle più felici che può nascondere delle insidie e a mio avviso possiamo essere generosi in fatto di orbite, poiché il Sole è il rettore di Ascendente in questa RS. Un Sole in 5° coinvolto in questa configurazione farebbe pensare più a eccessi pericolosi che un anno soddisfacente a livello sentimentale o creativo. Assai significative sono poi la posizione della Luna in casa 9°, di Urano in casa 3° ed un campo 4° piuttosto sostenuto: il tutto sembra indicare un viaggio importante con un possibile cambio di residenza definitivo (= casa 4°), come in effetti successe in quel periodo.
L’ultima Rivoluzione Lunare prima della morte è stata viceversa eretta per Parigi, dal momento che l’artista abitava in quella città dal marzo del 1971. (Visualizza Rivoluzione Lunare 19-06-1971)
Anche in questo caso certe posizioni sono piuttosto interessanti: vediamo il Sole in casa 12°, ma le indicazioni più efficaci sembrano essere la posizione di Urano in casa 4° (come nel tema natale) e la quadratura esatta che Plutone, sempre in casa 4°, forma con il Sole e pare piuttosto chiaro il significato legato a questo settore astrologico: la “fine delle cose”, ma anche tutti i tipi di abitazione compresi i “locali” proprio come il nightclub dove Morrison si trovava quando morì.
In realtà, a proposito delle circostanze della sua morte, circolarono molte teorie e congetture e vi fu addirittura un grafico francese, Jacques Rochard, che dedicò un libro (3) all’artista americano e sostenne di averlo incontrato nel 1980 a Parigi. Lo stesso Morrison gli avrebbe poi rivelato che il tutto fu solo una messinscena per poter sfuggire alla popolarità e dedicarsi totalmente alla poesia.
E’ innegabile il fascino di questa versione dei fatti, soprattutto pensando ad un Nettuno in casa 8° come quello di Morrison, ma in realtà la morte del cantante sembra assai meno misteriosa di quello che i soliti propinatori di storie impossibili vorrebbero farci credere. Soprattutto quando nel Luglio 2007 Sam Bernett, un giornalista intimo amico dell’artista, ha pubblicato il libro “The End-Jim Morrison” dove afferma di essere stato presente al momento del decesso e di avere chiamato un dottore che constatò la morte di Morrison: ma gli spacciatori che avevano fornito l’eroina a Jim lo trasportarono già cadavere nella vasca da bagno di casa sua e uno dei gestori del locale, per evitare scandali e problemi, minacciò Bernett, intimandogli di non rivelare mai ad alcuno quello che aveva visto. Oggi il giornalista dice: “Avevo solo 26 anni nel 1971. Oggi ho superato i 60 e voglio liberarmi di questo peso. Alla fine ho detto quello che doveva essere detto.
Quale sarà la verità? Preferisco lasciare il beneficio del dubbio, senza tralasciare però una preziosa occhiata ai transiti calcolati per l’una di notte del 3 Luglio 1971. (Visualizza transiti)
Sembra piuttosto strano, ma in effetti non danno l’impressione di transiti indicanti un decesso: abbiamo Giove in esatta quadratura a se stesso nel tema radix e pare giusto attribuirgli una certa importanza dal momento che è il governatore del segno solare. Plutone transita in casa 8° e da poco è uscito dall’orbita di una quadratura a Saturno radix in casa 5°. Anche Marte sta per entrare in opposizione al Giove natale ed Urano avanza in casa 8° nei pressi di Nettuno radix, mentre Saturno e Nettuno transitanti sono opposti nell’asse 4°/10° ma senza interessare posizioni rilevanti del tema natale, tranne sottolineare ancora una volta la possibilità di un pericolo tra le mura di uno stabile, rischio peraltro già evidente nella 4° casa del tema natale.
Non mi stupisce invece il transito esatto di Giove in congiunzione al MC Radix: l’improvvisa scomparsa di Morrison trasformò la sua fama in mito.
Jim fu sepolto nel cimitero di Pére Lachaise a Parigi. La sua tomba è stata visitata da milioni di fan e ancora oggi, nonostante la lapide originaria sia stata sostituita perché piena di graffiti dei visitatori, a quarant’anni dalla sua scomparsa si trovano sempre fiori freschi e centinaia di persone che vengono a porgere un saluto all’ ex “rockstar”. Come sempre l’esame attento delle molteplici simbologie astrologiche porta a conclusioni sorprendenti: la casa 4° è infatti anche “l’ultima dimora” ovvero la tomba e la coppia Marte/Urano in trigono a Nettuno in 8° la dice molto lunga in proposito. Così come è eloquente quella Venere maestra di 4° piazzata in 9°: essere sepolti in un paese lontano dal luogo natale.
Alla fine il “Dio Bacco” del ventesimo secolo raggiunse il suo ultimo capitolo. Morì da straniero in un paese straniero. In uno dei suoi ultimi taccuini, pochi giorni prima della morte , aveva scritto: “Nudi arriviamo / contusi ce ne andiamo / pasta nuda / per i morbidi vermi lenti là sotto.”
Tom Crisci, 16-12-2007 © tutti i dirtti riservati
(1) Jim Morrison nacque l’8 Dicembre 1943 alle ore 11,55 a Melbourne, Florida – Usa
(2) Per ulteriori chiarimenti sul Punto di Talete: “Sintesi ed interpretazione del tema Natale” di Grazia Bordoni, Ediz.Armenia(1987) ed a questo link.
(2) Si tratta di: “Vivo!” di Jacques Rochard, Edizioni Kaos