L’autorevole quotidiano Corriere della Sera ha pubblicato un po’ di tempo fa un articolo in cui la giornalista Elena Meli riferisce di uno studio pubblicato da un celebre ginecologo americano Rajesh K.Naz, Docente del Dipartimento di Ginecologia della West Virginia pubblicato sulla rivista scientifica “Sexuality, Repruduction and Menopause”… una fonte non “sospetta”!
Lo studio del ginecologo è molto particolare ed ha suscitato, manco a dirlo, molte critiche nel mondo accademico, tuttavia è stato preso in considerazione e pubblicato e quindi, in un certo senso, accettato.
Il dr. Rajesh sostiene che dallo studio dell’oroscopo è possibile comprendere molto della potenzialità riproduttiva di una persona ed ha sostenuto che la validità dello strumento astrologico è perfetta nel 70% dei casi da lui osservati.
Certo, una bella soddisfazione per gli astrologi che da sempre sostengono di poter comprendere attraverso la lettura della casa Va se, nella vita di una persona, possano esserci problemi di natura psicologica o biologica che, in qualche modo, vadano ad influire sul suo potenziale sessuale e/o riproduttivo.
Il professore in questione ha anche detto di aver studiato l’oroscopo personale di queste persone e, come del resto sosteniamo noi astrologi da sempre, si è mostrato particolarmente negativo nei confronti dell’astrologia spicciola e soprattutto degli oroscopi che tengono in considerazione solo il segno solare.
Con questa pubblicazione non possiamo certo dire che la Comunità Scientifica abbia accolto con calore e simpatia la notizia.. anzi.. con molta probabilità in certi ambienti.. il dr. Rajesh magari verrà considerato “un po’ fuori dagli schemi” se non addirittura “un po’ fuori di testa”: tuttavia, quello che è importante sottolineare in questa sede è che qualche scienziato abbia cominciato a verificare sul campo le cose prima di sparare a zero sulla materia: questo è un grande passo avanti in direzione di una maggior consapevolezza che l’ Astrologia possa essere se non altro oggetto di studio e di indagine seria, cosa che.. fino ad oggi non è ancora mai avvenuto, o almeno è avvenuto così raramente da non averne quasi riscontro se non per i coniugi Gauglin, due scienziati francesi che, cercando conferme a sostegno della non validità della disciplina astrologica.. trovarono invece la conferma opposta fino a sostenere che attraverso alcune precise segnature astrologiche si potevano desumere “particolari professioni” andando, statisticamente parlando, ben al di là del caso.
E’ interessante come nella stessa pagina il Corriere della Sera abbia riportato anche la notizia che il premio Nobel per la chimica (1993) Kary Mullis è solito guardare le “stelle” e, soprattutto guardare l’oroscopo che, secondo lui, riesce a fare una fedele lettura del carattere…
Corriere della sera di domenica 13 agosto 2006.