ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
 
SEGNO DEL MESE
dal 22 novembre al 22 dicembre
a cura di LIDIA FASSIO
 
SAGITTARIO
 
“..A te Sagittario, chiedo di far ridere l’uomo, poiché fraintendendo la mia idea non debba finire per amareggiarsi. Attraverso il riso infonderai nell’uomo la speranza e tramite essa l’uomo rivolgerà di nuovo i suoi occhi a me. Verrai in contatto con molte vite anche se solo per alcuni momenti fugaci e conoscerai l’insoddisfazione che si cela dietro ognuna di esse.
A te Sagittario, offrirò il dono dell’infinita abbondanza in modo tale che tu possa diffonderla e riportare la luce in ogni angolo di oscurità”.

Terzo segno di Fuoco con energia Yang: rappresenta la terza nascita: quella spirituale che viene dopo la nascita fisica (Ariete) e quella dell’identità psichica  (Leone).
E’ il 3° segno della croce Mobile: in Sagittario l’esperienza si ottiene elaborando il proprio vissuto e trasformandolo in esperienza: tutto questo avviene tramite un processo di sintesi che produce la filosofia di vita individuale che serve a dare senso a ciò che si vive e si è. Il Sagittario confronta il proprio credo, le proprie idee e credenze e  la propria filosofia di vita con quella degli altri e lo può fare perché ha accesso ai grandi principi universali. E’ un segno di ricerca e di grandi aspirazioni a ricollegarsi con la fonte originaria. Metaforicamente il Sagittario è legato al “viaggio” che indica il bisogno di muoversi per conoscere, ma anche per avventurarsi e provare le proprie potenzialità.  Muoversi e andare sono le due parole chiave che hanno spinto l’uomo di tutti i tempi a esplorare nuovi territori. Ovviamente il tutto deve concludersi nella conquista dei propri “nuovi territori interiori” quelli che per tanto tempo abbiamo visto come “estranei o addirittura stranieri”.

Domicilio primario di Giove pianeta che desidera che l’uomo si espanda, che non resti mai dentro ai suoi limiti, ma che spazi fino a trovare un senso di unità e di verità. Giove dona a questo segno grande energia e grande fiducia e proprio questo ottimismo fa si che i nativi siano soggetti che si spingono ovunque alla ricerca e all’avventura.
Giove dona anche la possibilità di elaborare una filosofia di vita personale che accompagni nel viaggio della vita, agganciandosi ai grandi principi universali da cui dovrebbero prendere spunto le leggi umane.

Domicilio secondario di Nettuno, pianeta che spinge verso la trascendenza dei confini personali dell’Io e che tende a farci comprendere che non siamo isolati ma facciamo parte di un tutto omogeneo che è da ritrovare.
Nettuno indica il principio spirituale, quella forza che trova chi comprende che deve “affidarsi” ad un progetto superiore anche quando le cose non sono facili per  la mente razionale.
La combinazione tra i due pianeti è molto interessante: infatti, Giove con la sua bonarietà e ingenuità spinge ad avere fiducia e a credere che se si vuole si può. Così, con questa luce negli occhi si va oltre e si entra nel mondo di Nettuno.

Esaltazione di X Proserpina (Eris) che, in questo segno porta il suo nutrimento non più ad un livello alimentare, ma ad un livello mentale e filosofico. E’ la Grande Madre che diventa “Sofia” e che può nutrire tutti coloro che vogliono crescere psicologicamente e spiritualmente. Il pianeta, in questo segno fornisce il desiderio di “sentirsi accolti” nell’ambito culturale a cui si sceglie di appartenere ed aiuta gli altri due pianeti a credere che esista un qualcosa di superiore con cui si cerca di ricreare il legame.

Glifo del Sagittario

Il glifo del segno è rappresentato da un centauro.. ovvero una creatura metà uomo e metà cavallo.. Il glifo indica chiaramente la dualità che è presente nel segno.. tra la parte istintiva e quelle mentale e spirituale. La parte uomo  ha il compito di riuscire a dare direzione alla parte istintiva che, essendo rappresentata da un cavallo è possente e difficile da “domare”. In effetti, i nativi possono risolvere il loro problema solamente se riescono ad agganciare il senso spirituale della vita; in caso contrario possono restare ancorati agli istinti per tutta la loro vita trovando difficoltà nel percorso di evoluzione.

Il centauro ha anche al suo attivo le frecce; anche qui c’è bisogno della “testa” che possa comprendere quale direzione prendere tra le tante che si trova davanti, altrimenti continuerà a buttare frecce che però disorienteranno e non permetteranno di trovare la vera vocazione e la vera via.

Simbologia del segno

Il Sagittario è un segno portato all’allargamento dei confini sia individuali che collettivi. E’ l’immagine di colui che vuole esplorare ciò che è al di là, sia in senso psicologico che filosofico e geografico.
E’ un segno che appartiene all’elemento Fuoco, quindi è dinamico e attivo ed esalta al massimo sia i pregi che i difetti di questo elemento.
E’ generoso, impulsivo ed ottimista come solo il Fuoco sa essere ma, per contrapposizione, è ingenuo e tendente a credere ciecamente in ciò che lo entusiasma, poiché difetta in senso assoluto di senso critico.
Queste qualità possono definirsi grandezza e limiti del Segno, poiché mentre da un lato ingenuità ed ottimismo spingono verso l’avventura, oltre i territori conosciuti – esaltando quindi una potenzialità che appartiene esclusivamente all’uomo – nel mondo terrestre; dall’altro, il fervore e l’energia del Fuoco solleticano il bisogno di fare proseliti, nel presuntuoso tentativo di trasmettere la propria verità agli altri.
Sommando queste attitudini si può ben comprendere come il Sagittario sia ritenuto il segno degli esploratori, dei filosofi, dei missionari e degli insegnanti.
Queste persone infatti, in nome della loro fede in qualcosa, partono verso una meta – il più delle volte ignota a loro stessi – alla ricerca di qualcosa di più di quanto hanno, pronti ad imporre la loro verità a chiunque si trovi sulla loro strada.
Questi problemi sono dovuti alla mente estremamente dilatata, piena di intuizioni e di voglia di conoscere, limitata però da una realtà ordinaria e materiale nonché da un corpo fisico che viene sentito come un qualcosa che imprigiona e che tiene ancorati ad una struttura.
Del resto questa è l’essenza stessa della storia dell’uomo e della sua potenzialità psichica, che lo avvicina a Dio attraverso il potere dell’immaginazione e della capacità di pensare e progettare cose ben al di là di ciò che ha e che è, ma che resta poi vincolato dalla sua realtà corporea che lo relega alla mortalità ed all’imperfezione.
Probabilmente il concetto stesso di religiosità, inteso come proiezione di qualità illimitate, appartiene a questo segno, che ha cercato di superare i limiti materiali attraverso la formulazione di immagini di Dei che possedessero tutte le qualità precluse alla condizione umana: immortalità – onniscienza – onnipotenza – onnipresenza. 

Psicologia del segno

Il Sagittario è fortemente legato al simbolismo del viaggio; dal viaggio psicologico, a quello geografico, fino ad arrivare al viaggio interiore che è quello alla scoperta di sé. Così,  i nativi, si mettono sempre in viaggio e in movimento e,  con la loro smania di girare  scoprono di non conoscersi affatto in quanto, tutto ciò che  incontrano fuori,  altro non è che un pallido riflesso di ciò che devono  incontrare dentro. In fondo il viaggio è uno dei modi attraverso cui i nativi iniziano a  conoscere la “diversità”, prima geografica e poi  culturale e religiosa ma, in fondo, tutto ha lo scopo di portarli ad incontrare la loro diversità; in fondo, i nativi non fanno altro che occuparsi degli stranieri e dell’esterno e, alla fine, dovranno occuparsi dello  straniero che occupa la loro psiche e che, prima o poi bisognerà incontrare.

Il segno del Sagittario è governato da Giove e, con il grande signore Dio dell’Olimpo, condivide   qualità notevoli tra cui la “grande visione”, la fiducia nelle proprie possibilità, la voglia di conoscere che può diventare anche inquietudine e  frenesia che spinge a non fermarsi  e, infine, il desiderio di elevarsi al di sopra della materia dentro la quale, tuttavia, questo segno è ancora fortemente radicato con la sua parte istintiva..
Infatti, Zeus, simboleggiava pienamente queste qualità: faceva fatica a stare dentro ai limiti imposti dalla regole e dalla necessità di non poter conoscere tutto pur essendo il capo degli Dei; aveva bisogno di integrare il suo lato femminile perché attraverso di esso poteva diventare saggio, per cui, la possibilità di essere un Dio dei Cieli a tutti gli effetti, la assume solo quando segue i consigli di Meti e divide i regni, evitando così di diventare un tiranno oligarchico mosso dalla continua necessità di controllo. Zeus in questo dimostra l’integrazione del suo lato femminile, evitando una guerra di potere che lo avrebbe distrutto come era accaduto ai suoi predecessori.

Un’altra caratteristica di Zeus è legata al suo potere “fecondante”, simbolo di abbondanza e di grande capacità di creare e di dare vita; in effetti Zeus non ebbe mai relazioni sterili, ma sempre con figli che amo’ e che curo’ personalmente.
 
Il Sagittario, come Zeus, non vuole limiti, è il segno che deve superarli,  non “vederli” e  cercare di andare oltre. E’ il segno che ci ricorda che nel nostro zodiaco esiste uno  “stargate” che può lasciar passare o sbarrare la porta al vero significato della vita, quella che permette agli esseri umani di percepire ciò che sta oltre la sfera della materialità e che consente di intuire che c’è ben altro racchiuso in dimensioni che, anche se non possono essere comprese attraverso i cinque sensi, sono comunque percepibili con altri “sensi” quelli a cui, a tutti gli effetti, bisogna affidarsi. Il Sagittario ospita anche il domicilio di Nettuno che si presenta qui come possibilità di poter passare da una “credere che esista qualcosa anche se non è ancora visibile” al “sentirsi parte di un Tutto” a cui è possibile affidarsi.

Il Sagittario  rappresenta una “linea di confine” che sta sul crinale tra  due parti e che deve lasciarne una per intraprendere l’altra il punto è che vive questo come una potente lacerazione: infatti, un lato di sé è ben ancorato al corpo, ai sensi, all’istinto, ma l’altro, vuole  allontanarsi perché costantemente attratto da un progetto superiore, che immagina e intuisce attraverso l’aggancio a principi  e  ideali che non appartengono alla sfera della materialità. I  nativi sono obbligati a sperimentare che c’è una parte della mente che sfugge al controllo razionale e, con questa parte, intuiscono la presenza di qualcosa che va oltre l’Io e oltre la mente ordinaria.

Per poter portare avanti il suo progetto il nativo Sagittario ha in dotazione alcune capacità molto interessanti che la fiducia nelle sue possibilità; la percezione di miglioramento che lo spinge ad essere insoddisfatto se si ferma e si accontenta;  la spinta verso la conoscenza; l’amore per l’avventura; la capacità di avere una visione ampia accompagnata da un buon ottimismo che permette di confidare in una sorta di “provvidenza” che dà l’idea di non essere mai soli al mondo.
E’ un segno che ha bisogno di spazio e di movimento; in caso contrario si sente soffocare e diventa ansioso e impaziente.

L’ombra

L’ombra del Sagittario è legata alla mancanza di discriminazione  che può dare  ai nativi una fiducia cieca nei propri mezzi il che non li porta a valutare in modo accurato.  La presenza di Nettuno nel segno può portare facilmente  al fanatismo e all’illusione di poter avere potere convertendo gli altri,  oppure seguendo “ipotetici guru” che sembrano regalare la verità. E’ un segno che deve aver superato  le problematiche con il potere personale;  in caso contrario può credere nell’assoluta bontà del proprio pensare ed agire al punto da imporre la propria   filosofia di vita agli altri. Certi missionari sono stati fortemente colpiti da questa “sindrome” al punto da travolgere il modo di essere, i valori, la religione e gli equilibri di culture diverse  ma non per questo meno  spirituali e sagge di quella che si cercava di imporre con forza e l’irrazionalità, quando non con crudeltà.

Il Sagittario è  il segno dell’insegnamento in quanto ha una buonissima capacità di  trasferire ad altri il proprio sapere e la  propria elaborazione delle cose; l’insegnamento però, quando c’è ancora l’ombra, può facilmente scivolare in  indottrinamento teso ad inculcare il proprio modo di pensare e la propria verità ad altri.

Come ogni altro segno il Sagittario ha bisogno di una mente limpida e di intenzioni chiare che siano esenti dalle inflazioni dell’Io; se questo non accade i rischi sono ancora più grandi perché il campo dove può spaziare questo segno è molto più allargato e quindi può arrivare ad un vero “delirio di santità” in cui i confini tra il materiale e il divino, tra il naturale e il soprannaturale sono confusi al punto da creare inflazione.

Mito del segno

Questo simbolismo è molto ben rappresentato dal mito dei centauri, creature metà cavallo e metà uomo, che vengono raffigurate nell’atto di scoccare una freccia verso l’alto, ovvero verso un punto in cui non vi sono bersagli reali.
I centauri erano creature molto distruttive e pertanto tutti li temevano per la loro irrazionalità; l’unico che aveva cambiato di molto la sua natura era CHIRONE è il più famoso di essi; Chirone aveva sublimato la sua parte “animale” ed era diventato un saggio, un maestro ed un guaritore, che poteva  risanare gli altri ma non guarire la sua personale ferita, quella  che Eracle gli aveva  incautamente procurato durante una festa.
Chirone era  un essere immortale per regalo divino e, di conseguenza,  non poteva  né guarire né morire.
Possedeva qualità divine, ma non quella di  cauterizzare la ferita della sua carne.

Questo sembra rappresentare  il vero dilemma del Sagittario racchiuso nel simbolismo dei suoi due pianeti (Giove e Nettuno) che sono il contrasto evidente tra la carnalità e la  spiritualità ed anche tra la realtà ordinaria e quella assoluta.
Per poter guarire il Sagittario deve riuscire a vivere insieme sia  le  intuizioni estremamente profonde che lo avvicinano alla spiritualità – rappresentata dalla parte umana del centauro, sia la sua passionalità ed istintività quasi animalesca,  rappresentata dalla parte cavallo che lo tiene legato  alla realtà terrena.

Giove e Nettuno offrono al Sagittario la possibilità di giungere all’illuminazione attraverso la luce e la spiritualità proprio in contrapposizione con l’esistenza di un  corpo (rappresentato dall’esaltazione di Proserpina)  mortale e quindi destinato al ciclo di nascita – crescita – morte).

Nel Sagittario esiste una continua ricerca di spiritualità che gli consentirà di trascendere il senso di mortalità della vita.
Il suo  dramma  è tutto racchiuso nel tema corpo/spirito e nella  sublimazione della fisicità in favore di un nuovo senso da dare alla vita.

 
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