Oroscopo dell’anno 2014
Anticipazioni
Il 2013 si sta concludendo con tutte le tante difficoltà che anticipate l’anno scorso.
La quadratura di Plutone e di Urano sta continuando a mostrare i suoi effetti creando ancora blocchi nei cambiamenti necessari al momento inasprendo la realtà economica, lavorativa e sociale.
Assistiamo quotidianamente alla chiusura di aziende ed attività commerciali con la conseguenza che molte persone si trovano dall’oggi al domani senza lavoro e in condizioni di vita sensibilmente modificate. Le aziende che sono in attivo faticano a lavorare in Italia per cui cercano di spostare l’attività all’estero, in Asia e nei paesi dell’est con il risultato che sul nostro territorio aumenta la disoccupazione. Solo i più fortunati, quelli che lavoravano in grandi aziende, possono godere della cassa integrazione e di altri ammortizzatori sociali mentre, i piccoli imprenditori chiudono senza altre possibilità, lasciando i loro lavoratori a casa con lo spauracchio di non poter più avere il necessario per vivere anche perché, non è facile trovare un altro lavoro e, soprattutto, riciclarsi. Il problema aumenta per coloro che hanno superato i 50 anni che si trovano ad avere ancora numerosi impegni familiari (figli, università, mutui, ecc), senza la prospettiva di un nuovo impiego.
Solo in alcuni campi si notano timidi segnali di ripresa che, tuttavia, avrebbero bisogno di politiche concrete ed incentivanti tali da solleticare gli investitori a rischiare nel nostro paese. Molti “marchi” famosi, conosciuti in tutto il mondo, vengono assorbiti da multinazionali che poi trasferiscono la produzione all’estero con il risultato di modificare sensibilmente la qualità dei prodotti, utilizzando però un “nome” vincente e di garanzia; aziende importanti della portata di ALITALIA e TELECOM rischiano di essere “svendute” a stranieri come già accaduto a molte aziende alimentari che, effettivamente, hanno fatto e fanno gola agli investitori che acquistano senza però garantire il mantenimento della produzione nel nostro paese. Senza dubbio una realtà difficile che, almeno al momento, non vede schiarite all’orizzonte.
Sono accadute cose di rilievo anche all’estero: il quasi default degli Stati Uniti che ha visto il governo di Obama impegnato a far passare una “finanziaria” non certo indolore e fortemente osteggiata dal partito che sta all’opposizione; gli Stati Uniti stanno gradualmente lasciando la leadership mondiale in quanto mostrano fragilità e limiti prima impensabili e lo scandalo delle intercettazioni di tutti i principali politici del mondo non ha sicuramente giovato all’ immagine nazionale e del presidente. Lisa Morpurgo ipotizzò che l’America fosse sotto il segno del Sagittario e la quadratura di Nettuno di questi ultimi due anni, sembra confermare questa intuizione dato che si sta sgretolando il loro potere, incrinato da più parti. Abbiamo notato quanto, il tentativo da parte di Obama di far passare in parlamento la tanto sospirata “legge sanitaria” abbia rischiato di mandare in fallimento il paese che, per la prima volta nella sua storia, ha lasciato a casa, senza stipendio, tutti i dipendenti statali in una situazione a dir poco “surreale”. Di certo, Nettuno in Pesci sta mettendo a dura prova alcuni dei cardini della mentalità americana tra i quali, quello di non volere uno stato di tipo assistenziale e, soprattutto, di non volere uno Stato che controlli troppo la libera iniziativa privata. Forse siamo anche qui all’ultima frontiera perché, molte cose, dovranno necessariamente cambiare sotto la spinta di Urano che, comunque forma trigoni con il Sagittario. La combinazione in questione: quadratura di Nettuno e trigono di Urano stimola al cambiamento ma, senza dubbio, anche alla ricerca di maggior solidarietà e di nuovi ideali che possano ridare motivazioni e carica.
In Europa c’è stata la riconferma elettorale di Angela Merkel alla guida della Germania accolta con favore dai tedeschi ma, sicuramente, non altrettanto bene da altri paesi d’Europa che speravano in un ammorbidimento nella gestione economica comunitaria che ha imposto e continua ad imporre “lacrime e sangue” soprattutto ai paesi del sud Europa che faticano a tenere il ritmo e che si ritrovano a dover chiedere ulteriori sacrifici. Tutto ciò non è accaduto per cui le difficoltà continuano e, da più parti, si alzano le voci di coloro che sperano in una prossima uscita dall’EURO, opzione che potrebbe far pensare ad un miglioramento immediato senza che vi siano però certezze circa gli effetti e le ricadute sulle economie locali.
In Italia le elezioni politiche hanno confermato la grande divisione del paese attraverso un “nulla di fatto” che ha visto una quasi perfetta parità tra i tre più grandi partiti tra i quali la novità del Movimento a Cinque Stelle che ha cavalcato l’insoddisfazione generale ottenendo un risultato sorprendente: proprio nel momento in cui avremmo avuto bisogno di un governo forte per fronteggiare le tante emergenze, ci siamo trovati nello stallo più totale che ha portato ad un “governo di larghe intese” formato da due partiti in netta contrapposizione che, a conti fatti, non riesce a fare la sua parte perché vi sono visioni molto diverse per cui la stabilità è costantemente in bilico. La politica italiana è ai suoi minimi storici e lo conferma il fatto che da nessuna parte emergono persone di rilievo capaci di prendere in mano la situazione e di far sentire la nostra voce in Europa: anzi, sembra di assistere alle diatribe che un tempo vedevano gli Dei dell’Olimpo aizzarsi gli uni contro gli altri, incuranti delle sorti del paese. Lo Stato non riesce a far fronte ai debiti che ha contratto con le imprese che forniscono servizi per cui, alcune di esse, si trovano sul lastrico, oppure hanno dovuto chiudere.
In questo contesto drammatico continuano gli sbarchi degli extracomunitari in fuga dalle guerre o dalla disperazione in cui versano certe realtà del terzo mondo e la situazione, nei punti di accoglienza, rischia di esplodere. Continuiamo ad assistere a viaggi di disperati su imbarcazioni di fortuna che, di tanto in tanto affondano creando centinaia di morti nella pressoché totale indifferenza degli altri paesi europei; come se fossimo i soli a dover fronteggiare il problema.
Le banche italiane ed europee sono state sostenute dalla BCE ma questo non ha sbloccato la possibilità di concedere crediti alle industrie e neppure ai privati cittadini che, oggi, si vedono rifiutare mutui e finanziamenti anche in presenza di un lavoro stabile e fisso.
In Italia lo stato è il primo debitore ma, per contro, è fiscalissimo nel pretendere puntualità quando deve incassare tasse e balzelli.
Ovunque in Europa sono aumentate le tasse con la conseguente perdita del potere di acquisto da parte dei cittadini ed abbiamo rischiato l’ennesima guerra, quella con la Siria, paventata dagli Stati Uniti e, per fortuna, evitata in extremis; in quell’occasione è stata proprio l’Inghilterra ad aver voltato le spalle all’alleato di sempre, rifiutando l’ appoggio all’intervento armato. La situazione araba è tutt’altro che risolta e, pertanto, le prospettive per il futuro restano molto incerte per cui la gente continua ad avere paura e a vivere in uno stato di precarietà.
Per queste ed altre ragioni stiamo assistendo in alcuni paesi ad un incremento delle Destre estreme e questo succede allorchè non vengono affrontate le emergenze per cui vengono premiati coloro che cavalcano l’onda e il malcontento, incuranti però degli effetti che possono causare.