Anche l’ingresso – peraltro molto breve – di Nettuno in Pesci rappresenta una spinta verso un’elevazione di coscienza; desidera la nascita di un nuovo senso di partecipazione e di una spiritualità che, adesso, latita in buona parte dell’umanità. Il senso più nobile della parola “spirituale” indica il rispetto degli altri in quanto appartenenti a “tutto” che ci comprende e propone di non vedere più la “diversità” come qualcosa di estraneo e di lontano da noi come il “nemico da combattere”.
C’è bisogno di integrare un nuovo PARADIGMA che sia più in linea con l’idea di collettivo visto come un qualcosa di grande di cui ognuno è parte e non qualcosa che si “contrappone” e che ci minaccia.
Sul piano collettivo le energie si propongono sempre prima in maniera grezza e non raffinata e questo indica che necessiteranno di una trasformazione per essere utilizzate in modo costruttivo e creativo.
Il vecchio modo di intendere il mondo sta agonizzando ma non è detto che abbia voglia di morire e che non ci saranno colpi di coda; i problemi che sono sul tappeto andranno affrontati e non rimossi o negati; gli individui per la maggior parte sembrano indifferenti a ciò che sta diventano sempre più visibile e questo comporta una buona dose di sofferenza collettiva dovuta alla resistenza e alla mancanza di impegno. Ci troviamo quindi esposti ad un grande rischio perché, se non vengono illuminate le aree che impediscono la trasformazione, saliranno in superficie le parti più grezze e aggressive delle nostre ombre mosse dalle paure e dalla rabbia e, con ciò che è in gioco, non possiamo neppure pensare di operare l’ennesima fuga dalla verità.
Serviranno VALORI nuovi che catalizzino i nuovi bisogni e che attirino come un magnete le energie della coscienza che si predispongono al cambiamento; occorre che il tutto avvenga in maniera graduale il che significa che da parte di coloro che si identificano con le energie destabilizzanti che operano la trasformazione, dovrà esserci “pazienza” per permettere che la maggior parte delle coscienze si allinei alla nuova modalità di intendere le cose e la vita.
Senza dubbio la crisi sarà ancora lunga ma, se riusciremo a vedere questa come il preludio ad un mondo nuovo e non come un fallimento individuale e collettivo, allora si troverà la forza per temporeggiare fino a che non sarà possibile superare la distanza che ancora ci separa dal nuovo e arrivare in modo soft.
Se saranno presenti rassegnazione, pessimismo e frustrazione questi impediranno l’accesso del rinnovamento e la rabbia di chi si trova a subire suo malgrado potrebbe avere la meglio su bisogni più costruttivi. Ci vorranno ottimismo, volontà e speranza perché questi ingredienti saranno i soli a permettere di non vedere ciò che sta accadendo come qualcosa da cui non c’è via di uscita ma come una naturale fase di transizione utile per trovare all’interno la forza di superare i traumi che inevitabilmente ci saranno.
Purtroppo la situazione che si è generata è intrisa di colpe individuali e collettive e proprio per questo bisognerebbe superare la logica della contrapposizione per valutare ciò che accade come una scuola di apprendimento utile a sviluppare nuove capacità che ci permettano di traghettare in un nuovo “stato nascente”.
Come dice Assagioli, ci è richiesto di “collaborare con l’inevitabile” ovvero con ciò che abbiamo generato e creato, cercando però al tempo stesso di allinearci con i tempi nuovi che vogliono una nuova consapevolezza capace di comprendere anche la parte che ognuno di noi si è giocata nel produrre ed alimentare la crisi.
Le ombre collettive non nascono dal nulla ma sono l’espressione delle singole ombre individuali prodotte dall’ egoismo, dall’indifferenza, dalla mancanza di compassione verso gli altri, e dall’insensibilità che ognuno di noi ha dimostrato verso i problemi altrui; “essere parte di qualcosa di più grande” è la sfida del nuovo anno e, soprattutto, sarà quella del nuovo millennio.
La logica del profitto ha dominato l’intero secolo scorso ma oggi siamo in grado di vederne i limiti e le brutture; ma non basteranno nè la politica né le nuove filosofie a cambiare queste regole, occorreranno l’impegno e la volontà di ogni individuo e questo accadrà solamente se ognuno si sentirà parte del problema che deve risolvere cambiando la visione del mondo da luogo da sfruttare a luogo in cui convivere e non come una selva oscura in cui ognuno si batte per avere qualcosa di più.
Non serviranno neppure i lamenti e le accuse giacchè quando qualcosa colpisce il mondo sul piano collettivo coinvolge ognuno di noi. Servirà invece meditare sugli errori personali imparando da essi; serviranno nuove forme di “amore” e qualità quali il calore, la gentilezza, la solidarietà, l’amicizia e la buona volontà oltre che il buon senso che può genereare comprensione e compassione: queste saranno le risorse che desidera mettere in campo Nettuno in Pesci cominciando anche a vedere che i benefici individuali vengono annullati se generano sofferenza al collettivo. L’amore soprattutto dovrà essere la forza nuova che dovrà entrare in campo giacchè potrà dar vita a forme di condivisione che ispireranno progetti “sostenibili”.
Ogni individuo sogna al proprio interno un mondo in cui non ci siano più guerre, disuguaglianze sociali e barriere che impediscano alle nazioni di comprendersi e di fare percorsi insieme ma bisognerà che ognuno faccia la sua parte; senza queste brutture non ci sarebbe neppure più bisogno di annientare la coscienza con alcool, droghe e surrogati vari che vengono utilizzati per far tacere la sofferenza individuale.
Ogni crisi ha il compito di aprire nuovi spiragli che dovranno andare in direzione dell’assunzione di responsabilità individuali esattamente come vuole Saturno in Bilancia che mostra le difficoltà che nascono delle ingiustizie che popolano il mondo. L’altra parola d’ordine di Saturno è favorire un maggior equilibrio tra le energie femminili e maschili, tra gli ideali e il reale nonché tra gli individui e le società: tutto questo darebbe vita a rapporti fecondi che potrebbero spazzare via la sterilità che, invece, dilaga ovunque.
Certo, ognuno di noi ha ereditato un’immagine del mondo come di un luogo inospitale in cui bisogna difendersi sempre e comunque, ma questa non è l’unica possibile.
Le sfide da oggi in poi si concentreranno sulla QUALITA’ DELLA VITA ma, per giungere a questo, saranno necessarie maggior sensibilità, intelligenza usata in modo creativo, capacità di prendersi cura di noi stessi e degli altri nonché il pensare in modo più allargato evitando di vedere solo ciò che gira attorno a noi.
Solo così potremmo ipotizzare un mondo in cui l’aria non sia inquinata, in cui i bambini e gli anziani siano rispettati, in cui gli alberi vengano visti come portatori di vita e gli animali diventino compagni di viaggio.
Tutto ciò significa una cosa sola: ESPANSIONE DI COSCIENZA, ovvero guardare le cose con occhi diversi. Il grande psicologo transpersonale Ken Wilberg definisce gli stadi in cui passa la coscienza e, dopo lo stadio in cui l’uomo si è staccato dalla natura ed ha cominciato a combattere contro di essa nel vano tentativo di conquistarla e sottometterla, dovrebbe adesso arrivare la fase più creativa ed illuminante chiamata di “ grande ricchezza” che comporta l’annullamento della discriminazione, della separazione basata su concetti di razza e religione, sesso, colore o ruolo; un’umanità in grado di dar vita ad un vero senso di fratellanza.. come vuole l’Era dell’Acquario. Ci sono sicuramente tanti ostacoli da superare ma, non vi è percorso di crescita senza ostacoli e blocchi e l’umanità ne ha passati tanto nell’arco della sua storia e ne è sempre uscita vittoriosa. Oggi ci sono già persone che incarnano questa nuova filosofia e sono quelle che consideriamo “illuminate” ma, il fatto stesso, che esse esistano lascia sperare che l’umanità intera possa avere le stesse possibilità.