ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
Domenica, maledetta domenica |
a cura di Fassio Lidia
|
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni |
Editoriale di Lidia Fassio riferito ai fatti di domenica 11 novembre 2007 I fatti di domenica inducono e richiedono una riflessione, se non da un punto di vista “sociale”, almeno da quello psicologico ed astrologico. E’ chiaro che la morte di Gabriele è una vera e propria disgrazia e non vi sono dubbi che la giustizia dovrà fare la sua parte nel cercare di individuare colpe e responsabilità e nel punire in modo adeguato il responsabile. Noi però, con l’ausilio del simbolo, possiamo cercare di andare un po’ più in là alla ricerca di un significato che ci consenta di guardare oltre al fatto intrinseco e alle colpe oggettive, cercando una spiegazione che, come comprenderete, non è così semplice ma è più vera. Il clima astrologico di questo periodo è particolare: domenica scorsa avevamo una situazione celeste problematica; il Sole in Scorpione si trovava legato a Marte, Urano e in quadratura a Nettuno; inutile dire che questa configurazione poteva essere portatrice di stimoli che, sul piano individuali, potevano dare risultati particolari: in effetti, un insieme di forze così diverse recano in sé qualcosa di esplosivo e potevano dunque solleticare ed alimentare un certo fanatismo per cui non era così difficile ipotizzare qualche gesto improvviso del tutto irrazionale non esente da conseguenze solo in parte inaspettate e tragiche. Anche la Luna era quadrata a Urano congiunta a Giove e PLutone ed era appena uscita dal quinconce con Marte ed anche questo ci dà l’idea di qualcosa di compresso e di intenso che poteva manifestarsi in improvvise impennate emotive collettive che non sempre finiscono con un fuoco di paglia. Urano poi, era stimolatissimo: da un lato riceveva le instabili energie di Marte che lo elettrificavano ancora di più, ma veniva anche osteggiato da Saturno che, con la sua resistenza, cercava di opporsi ad eventuali esplosioni fuori dagli schemi; non era così difficile pensare che questi contenuti potessero anche creare qualche botto e qualche scontro. Certo, nessuno a priori poteva pensare che avremmo assistito ad un vero e proprio stato di guerra nelle città con tutti i sintomi di una rivoluzione in piena regola. Certo, viene da interrogarsi sulle motivazioni, ma sappiamo anche che queste possono giacere nascoste e ben sedimentate nella psiche mentre l’insoddisfazione e il bisogno di sfogo salgono in superficie alla ricerca di una possibile scarica. Quello che tuttavia va valutato è il concetto energetico: quando vi sono energie di questo tipo in campo, occorrerebbe averne coscienza e, quindi, evitare di entrare in rotta di collisione con esse, ma comprendere cosa ci vogliono far dire e far vonoscere, con quali dinamiche personali vogliono metterci in relazione. E’ indubbio che i contenuti celesti erano “particolari ed evidenti”, ma è altrettanto vero che ormai, praticamente ogni domenica, le città si trasformano improvvisamente in luoghi da assaltare in cui gli animi sono accesi e in allerta e basta nulla per far esplodere le polveri, anzi a volte, si spera addirittura che accada qualcosa che possa creare l’alibi per farle esplodere. Sappiamo che in astrologia e in psicologia, “il simile attrae il simile” e quindi dovremmo essere consapevoli che, alla fine, è inutile andare a recriminare troppo per quello che è successo dato che ha a che fare con i contenuti interiori di tutte le persone coinvolte che sono “tutte” e ribadisco “tutte” corresponsabili. Quello che è difficile far comprendere è il fatto che i giovani, non possono pensare di andare in guerra sperando di non essere mai colpiti, perchè questo è fuori da qualsiasi logica realistica. La crescita è strettamente collegata alla capacità di scegliere quali percorsi prendere assumendosi poi la responsabilità di ciò che si sta scegliendo e agendo. E se i tifosi tutte le domeniche sono pronti alla guerra non possono neppure pensare che di tanto in tanto non scappi ciò che nessuno vorrebbe mai vedere. Proprio Marte ci insegna che l’aggressività è sempre un prodotto interno che scaturisce da insoddisfazioni, irrisolti, senso di impotenza e quant’altro, ma che si attiva e scatta attraverso l’esterno e che viene agita proiettandola su qualcuno che, in fondo, interpreta delle nostre parti. Quando ci si trova in certi stati d’animo e quando non si capisce perché si continua a stare dentro a situazioni in cui rabbia e risentimento stagnano, inconsciamente si va alla ricerca di situazioni che consentano lo scarico di queste emozioni; il calcio e tutto ciò che gira attorno ad esso, sembra ormai essere il principale catalizzatore di violenza e di aggressività, soprattutto per i giovani. Tuttavia, sarebbe interessante riuscire a comprendere che le colpe sono e devono essere ugualmente ripartite perché, in questo caso, non ci sono innocenti da un lato e colpevoli dall’altro, e non vi è neppure una separazione così netta tra vittime e aggressori.. giacchè è solo una questione di momenti della vita in quanto la vittima di oggi è magari l’aggressore di ieri e viceversa. Comprendere che certi tipi di energia si attraggono ineluttabilmente significa fare un gran salto quantico di coscienza e significa cominciare a ragionare su ciò che gira attorno a noi evitando di buttarlo interamente fuori di noi. Se io non conosco la mia rabbia sarò con molta probabilità vittima di essa e, a quel punto, sarò così tanto inconsapevole dei miei contenuti psichici che, inconsciamente, andrò alla ricerca di una qualche “provocazione esterna ” che mi consenta di poterla mettere in moto, senza poi riconoscerla come mia. Si tratta tuttavia di una dinamica circolare che tocca persone molto simili nei loro contenuti e che di questo debbono farsi responsabili. Vedere quale parte ognuno di noi ha nei fatti che accadono nella vita è sicuramente il primo passo verso la soluzione. |
Tutti i diritti riservati - Copyright - Eridanoschool |