cari amici,
in questo periodo sto facendo alcune considerazioni sul tema integrazione...
Pensavo al mio giove in XII opposto a saturno in VI....bisogno di infinito da una parte ancoramento, limiti, confini dall'altra...
Integrare questi due aspetti cosa significa precisamente? dare struttura, forma, definizione, confini ad uno stuggente richiamo ad una libertà assoluta proprio perchè intima, interiore ....
Ma mi chiedo...ma non vi sembra che gli estremi quando si cerca di riavvicinarli un pò, di equilibrarli, di , appunto, integrarli, si rischia di perdere la loro ESSENZIALE GRANDEZZA ?
La mia vuole essere una provocazione, un invito alla riflessione e mi chiedo...
nel mio caso, con questa benedetta opposizione, per me l'equilibrio perfetto non coincide col vivere in modo "assoluto" quegli ambiti così diversi della mia vita...quindi struttura nel quotidiano (saturno in VI) e ricerca di infinito nella mia vita interiore (giove in XII).
Cosa ne pensate ?
ciao
Lara