Il sogno che ho fatto oggi è stato piuttosto lungo, è durato molto tempo.
E non è diciamo "coatto".
Mi ritrovo ad un tratto, ad arrivare (non so come perchè era un pò vorticoso il tutto, non si è capito se tramite un mezzo pubblico o tramite piedi), in un luogo che sembra una villa: però come posso spiegarmi... non era una villa sfarzosa, era una villa piuttosto sobria, con un grande giardino. Siccome era notte, (o siccome i miei sensi vedevano così) l'erba però non era del verde comune, era una specie di verde-azzurro.
Ad un tratto, si avvicinano due uomini: noto che c'è qualcosa di "diverso" perchè si camminano in modo lento ma sicuro. Provo ad avvicinarmi io a loro (anche se con discrezione) e noto che sempre l'effetto distorto/sfocato nella mia vista.
Incrocio questi due, e ci fermiamo a parlare. Uno di loro mi dice: < lo sai che questo posto dista 4.000 anni dalla Terra? >
Pensavo fosse qualche burlone o qualcuno che avesse voglia di scherzare, ma i due appaiono subito piuttosto seri e dal volto, come posso dirlo, un pò stentoreo, i volti tipici di quelli delle statue, che guardano con una certa sovrana dignità: non quelli sguardi altezzosi, ma gli sguardi che sembrano pieni di temperanza. Due figure autorevoli: il fatto che attorno a loro ci fosse una specie di alone nero e blu scuro, è come se mi confermasse che effettivamente, quello non era incontro comune che si fa tutti i giorni.
Mi parlano e mi chiedono se trovassi una certa serenità lì: io risposi che nonostante il luogo "lontano 4.000", mi trovavo a mio agio.
Con questi due iniziamo a camminare parlandoci, la cosa strana (e forse è dovuto ad alcune cose), è che con questi due ci comunico interagendo, e passiamo per vari luoghi, che sembrano delle "terme oscure", dove ci sono donne che si lavano (e sono occupate ai fatti loro, non fanno a caso a chi cammina), e uomini che discutono tra di loro (pacatamente), sembrano parlare quasi a modulare una musichetta.
Uno dei due mi chiede qualcosa, e parliamo del più e del meno (viaggiato bene? ti piace il clima temperato...), l’altro all’inizio tace, poi dopo un po’ mi chiede: < E dove sta Silvia? >.
Non faccio in tempo a rispondere, che è come se “venissimo trasportati all’improvviso” in un altro luogo, una alternanza continua di discese e salite (delle piccole collinette), e io rispondo: < Ma Silvia chi? >, l’espressione del tipo sembrava leggermente stupita.
Noto che anche se non parliamo continuiamo a camminare, e vediamo delle rovine di tempi, che sono apparsi e scomparsi abbastanza velocemente, ma posso dire con certezza che era in stile greco-romano antico. Anche se la camminata nostra era lenta (da passeggiata), i paesaggi si alternavano rapidamente, come se fossero proiezione di qualcosa che appariva e scompariva.
Mentre camminiamo ad un tratto, ci troviamo davanti al tempio di Atena in Grecia… impressionante a dirsi, ma è così, è apparso un luogo definito, e l’ho riconosciuto.
Uno dei due, mentre ci avviciniamo ai tempi, uno dei due mi dice: < devi aver speso molte energie per venire da noi, vero? > Io un po’ confuso rispondo: < Veramente non lo so! >
L’altro sembra fare un cenno, quasi ad attirare l’attenzione di quell’altro, non faccio in tempo a vedere apparire questi due ma con delle tuniche, che mi trovo catapultato altrove.
Sono privo di sensi su un letto di albergo a quanto pare “letto da trasporto”, di quelli con le rotelle.
Avevo una coperta addosso, con delle persone che giravano attorno (anche se distanti).
Appena mi sveglio, mi rendo conto che c’è una di un bed&breakfast che si arrabbiò con me, e altre persone. Mi alzo dal letto, e passeggio nell’albergo, ma mentre cammino tra la gente mi sveglio.
Mi chiedo che significhi.