Ciao,
mi sto avvicinando all'astrologia da circa due anni, perlopiù attraverso la lettura di alcuni autori (Rudhyar e Morpurgo su tutti). Mi sento coinvolto in prima persona dalle potenzialità curative dell'astrologia e, da appassionato dilettante quale sono, sono ancora fermo al tentativo di decifrare a fondo il mio tema natale (Lc, 07/01/87, 9 del mattino), con la speranza – forse illusoria – di comprendermi a fondo, e magari di riuscire a risolvere quei complessi definiti dal mio tema natale in modo tanto vicino alla (mia) realtà. Il problema, e il motivo per cui mi rivolgo a voi, è che se da una parte i limiti della mia carta natale mi definiscono con un'esattezza che a tratti mi spaventa, non riesco a vedere in esso potenzialità o forze positive (perchè, anche quando presenti, sembrano puntualmente minate o 'spente' da altri aspetti negativi). La fiducia crescente che sto coltivando nelle possibilità 'diagnostiche' dell'astrologia è sempre più in rotta di collisione con lo sconforto di non riuscire a trovare una “cura” ad esse proporzionata. Insomma, sfiduciato perchè incapace di vedere soluzioni e reazioni a tali limiti, vorrei riuscire a trovare gli “strumenti”, sempre all'interno del mio tema natale, con cui stare meglio con me stesso e, diciamo, imparare a vivere.
Mi potete aiutare?
I problemi per cui cerco una soluzione ispirata dal tema natale sono questi:
1. Rapporto traumatico col tempo e seria difficoltà, quasi patologica, di disciplinarmi nelle scadenze lavorative e quotidiane, inclinazione a rinviare ad infinitum problemi, impegni e addirittura comunicazioni (specie scritte: email, sms, recensioni) e a lasciare crescere queste inadempienze finché non diventano ancor più gravi. Forse è dovuto all'opposizione Marte (in Pesci) e Saturno (in Sagittario)? E il fatto che alla tendenza di accettare tutto e espandermi in mille nuove esperienze (Giove in Pesci, credo), c'è una sostanziale incapacità ad essere multitasking (Mercurio in Capricorno), una certa lentezza lavorativa (la Casa V in Cancro), e una generale inaffidabilità pratica (i tanti pianeti in Pesci...). Sono sbagliati i miei planning nevrotici o la mia lentezza di messa in pratica? Come posso equilibrarli?
2. Il livello di stress psicofisico, legato a un lavoro che sento come 'ideale' ma che tuttavia mi consuma le poche forze che ho, mi sta diventando psicologicamnte e fisicamente intollerabile. Per questo avrei bisogno di capire sul serio qual'è la mia vera “strada”, professionale ed esistenziale. La somatizzazione di questo stress sta diventando sempre più forte (problemi gastrici, prostatici, nervosi) e ultimamente anche alcune nevrosi ereditate dalla prima adolescenza si stanno aggravando (colpa del mio Nettuno pericolante?). Leggevo che il mio Saturno in X casa mi può negare o limitare le possibilità affettive e sento giorno dopo giorno il peso di questa privazione (di tempo, soprattutto – anche se la mole di lavoro non è così tanto sono la mia puntigliosità e la mia tendenza a rimandare a renderla problematica). Avrei urgenza emotiva e bisogno di autoaffermarmi (Luna in Ariete), “vivo” molto questo bisogno di autodeterminazione nei miei sogni, ma da sveglio le situazioni mi sfuggono di mano e non so attraverso che strada poter esprimere me stesso, forse perchè tutto il resto del mio tema natale sembra spegnere la mia forza di volontà capricornina (Marte in Pesci su tutti),e mi sento represso su ogni piano. Non riuscendo a trovare valvole di sfogo fisiche che facciano al mio caso (non sono uno sportivo), come posso liberare la mia Luna in Ariete e stare bene con me stesso? Forse interessi pescini come la musica (batteria in particolare, da cui mi son sempre sentito attratto) o la danza? Desideri quest'ultimi rimandati anch'essi da anni per mancanza di tempo.... O altre soluzioni/potenzialità possibili...ad esempio, posso riuscire in discipline artistiche?
3. Il punto più dolente (e in cui avrei bisogno di più consigli): l'amore. Che manca, completamente, se non a livello 'intellettuale' con amici e compagni di lavoro, ed è un assenza che si fa sempre più dolorosa rispetto a un bisogno di amore che sento come assoluto e incompromissorio. Non so se per l'opposizione Ascendente/Venere, ma ogni ombra di esperienza avuta in questo campo è stata mancata, repressa o deludente, incompiuta a livello fisico e spesso solo 'immaginata' (fino a diventare ossessione scorpionica). Quanto ad 'interessare' a qualcuno, pare succeda, mio malgrado, solo con persone del mio stesso sesso (colpa della mia Luna in Ariete?). Non aiuta, immagino, una tendenza all'isolamento (Sole in XII casa), una sostanziale mancanza di indipendenza e autonomia nella vita quotidiana, una volubilità emotiva forse eccessiva e 'infantile' (pescina?), una timidezza e insicurezza croniche, una tenerezza nell'approccio che rimanda più all'amicizia affettuosa che non al rapporto sentimentale tradizionale. In più le case del matrimonio e dei figli sembrano tristemente vuote e sterili.. Cosa si può amare di me? Su cosa devo far leva per uscire da questo deserto sentimentale ed erotico?
Grazie di cuore a chiunque vorrà aiutarmi e consigliarmi....