Cara Lidia e care/i tutte/i
sabato scorso dopo alcuni anni ho rivisto mio padre!!!
Ci siamo incontrati al funerale di mia zia, sua sorella (pensate un aneurisma, operazione - coma - morte tutto in soli 2 giorni....), la prima cosa che ho fatto rivedendolo è stata abbracciarlo forte forte e forse solo da piccola ci siamo abbracciati e forse anche no.
Io quell’abbraccio lo sentivo e nessuno me lo ha imposto. Poi abbiamo parlato della zia.
Al di là dell’effetto sul sentimento che c’è ma che non annulla la realtà di quelli che sono stati i difficili anni insieme, ho visto mio padre... l’ho visto invecchiato e solo e sempre fissato con i beni familiari ma l’ho visto anche con occhi più consapevoli (mi sono sentita adulta... non so come spiegarvelo, è stata una sensazione incredibile...).
Ho visto la mia congiunzione sole-mercurio negli occhi vispi e attenti a tutto quello che succedeva al cimitero e ho visto urano e saturno... ho capito che per me non avrebbe potuto essere un padre nel senso convenzionale perché io sono nata che lui non se lo aspettava, che non era pronto e la famiglia gli è capitata quando ben altre strade avrebbe voluto intraprendere. Urano chiedeva voce, chiedeva libertà, dall’altra parte saturno imponeva strade già battute mentre entrambi cercavano conciliazione...
Non avrebbe potuto darmi di più della vita, combattendo anche lui con le sue ombre... l’infanzia difficile e fatta di fame oggi lo porta ad accumulare e trattenere beni materiali per compensare.
Mio padre... maestro nell’arte culinaria, artista, vagabondo, solitario, ricco di immaginazione, uno che vive nel suo mondo con le sue leggi e con... la mattina è pera la sera è banana... è diabetico e forse l’insulina accentua le difficoltà mentali.
Mi piacerebbe avere con lui un rapporto di tipo uraniano... libero, anticonvenzionale, senza doversi vedere per forza se a uno non va, così come sono i miei rapporti di amicizia o parentali... mi vengono le bolle se solo penso ai pranzi parentali-domenicali o che ci si deve vedere tutti i sabati... sempre gli stessi... i miei amici abitano anche a molti chilometri da me ma quando ci si rivede dopo che è passato tanto tempo è come se il tempo non fosse passato e forse l’abbraccio con mio padre dice la stessa cosa... anche in amore se non c’è un po’ di cambiamento dopo un po’ esplodo...
Io non lo so se sto cominciando a perdonare... ma c’è dentro di me una voce che mi dice che solo perdonando lui posso perdonare me stessa e rilassarmi un po’, smettendo di richiedere sempre la perfezione...
Malaika, Gubbio, 26.04.1977, ore 2,30
Mio padre, Gubbio, 10.05.1950, orario non so