Vi ringrazio tutte dell'affetto dimostrato! siete molto care, vorrei dire di più rispetto a questa vicenda che mi ha colpito, affrontarla nel modo giusto per guarire non è facile..
quello che ho vissuto io è stato un senso di impotenza di fronte a questo veloce declino di mio padre, ma non è poi vero che è stato veloce, perchè sicuramente covava questo malessere da molto. Ma da me non si è lasciato aiutare, si è messo completamente nelle mani di mia madre, tanto che ogni sua parola era legge. E lei non mi ha lasciato cercare di aiutarlo, era come se fosse finalmente in "suo potere" di sua proprietà..Un rapporto difficile il loro, mia madre si è sempre sentita "vittima" di lui, delle sue insensibilità, del suo ricattarla e tenerla con la forza in una situazione di sottomissione. Ma poi negli anni la situazione sembrava essersi ribaltata, lui si sentiva in colpa per gli errori passati e credo abbia cercato di rimediare, di cambiare. L'ho visto gli ultimi mesi implorare il sua aiuto come un bambino...
Mia madre è nata il 19 aprile 1954 alle ore 3,00 di notte a Mantova.
Ora mi chiedo qual'era il disegno di vita di mio padre, cosa doveva imparare.. mi chedo che ne è ora di lui che non ce l'ha fatta.. questo epilogo l'ha visto sconfitto o vincitore..
Quello che so è che non è stato un gesto di un momento ma che aveva organizzato tutto già da un pò, solo aspettava la forza di farlo, lo abbiamo trovato nella casa dove era vissuto da bambino, ormai disabitata e diroccata.. abbandonata nella campagna, immagino gli ultimi momenti, il provare e riprovare per torvare la forza, lo sento che è andata così..
Qual'è la parte di lui che vive in me e che posso riscattare, perchè non posso accettare una fine, devo fare qualcosa anche io in questa storia che non è finita con questo sparo e questo dolore non compreso! io ne sono parte e forse quello che non è riuscito a lui posso farlo io o almeno cercare..
L'ho sognato, ho capito che era morto e non era un ricordo della mia mente, aveva il viso di una persona che non è più di questa realtà terrena, ed era chiara sul suo volto la grande sofferenza vissuta, gli ho chiesto come stava, la sua mente mi ha detto che quello che non aveva costruito qua gli manca anche dov'è ora..
Un abbraccio a tutte
Erica