" Ma ciò che resta lo fondano i poeti"
Credo che con questo sorriso Fernanda Pivano abbia volto oggi i suoi passi verso una nuova metafora che,spero, Le farà giustizia e grazia di quello che sempre nella sua vita ha cercato di comunicare:
"Può un uomo,quando la sua vita non è che pena
Guardare il cielo e dire: così
Anch'io voglio essere. Sì. Fino a che l'amicizia
L'amicizia schietta ancora dura nel cuore
Non fa male l'uomo a misurarsi
Con la divinità. Dio è sconosciuto?
E' egli manifesto e aperto come il cielo? Questo
Piuttosto io credo. questa è la misura dell'uomo.
Pieno di merito,ma
POETICAMENTE ABITA L'UOMO SU QUESTA TERRA....
Con queste parole...
un saluto perchè :
il volgersi di Orfeo è metafora di questo terribile giro su sè stesso dell'artista:
a cosa ci avviciniamo quando voltiamo le spalle agli avvenimenti,anche al nostro avvenire,per lanciarci in questo abisso del nostro essere che ci ingoierebbe se non fosse per questa specie di fiducia che portiamo e che sembra più forte della gravitazione della natura...
e da questo volgersi sento che fernanda Pivano ci ha lasciato il suo sorriso di fiducia perchè nasca un mondo trasformato che rende visibile l'invisibile,
un mondo in cui LE ESPERIENZE HANNO RISONANZA.
e se....
mi ascoltasse
le darei in dono questo filo di miele per non perderla
" siamo le api dell'invisibile...come pazzi libiamo il miele per depositarlo nel grande alveare d'oro dell'invisibile che
POETICAMENTE ABITA IN NOI...