Cari amici,
mi chiedevo se il fuoco e per chi appartiene a segni di fuoco la vita non sia e non debba essere sempre come la fiamma che tende al cielo e mai arriverà....
Il fuoco è vivo, brucia, va in alto, è bello, luminoso ma altrettanto va in basso .....è un pò come essere sempre sulle montagne russe o all'inferno.
Il fuoco non può essere acqua, non può farsi spegnere altrimenti chi "brillerà" per lui??
Mi rivolgo particolarmente a chi come me ha tanto fuoco nel tema, a chi forse come me ha sentito dirsi "non hai mai pace" .....così mi ripeteva in continuazione mia mamma quando ero piccola ....non avevo mai pace, mi doveva dare sempre qualcosa da fare, era difficilissimo starmi dietro ...ero, e sono, un vulcano!!!!
(per chi non mi conosce ho sole ariete, luna e ascendente leone)
Grande pecca del fuoco sono l'incostanza che gli fa sempre smettere molto velocemente ciò che inzia e questo senso di volere sempre di più, tanto che se non arriva a comprendere bene che è un essere umano con dei veri e propri "limiti" può davvero rischiare di farsi molto male e di vivere grandi frustrazioni per non avere portato a termine ciò che ha inziato.
E la passionalità del fuoco ....potrà mai un segno di fuoco rinunciare alla propria passionalità a favore della "tranquillità", della serenità??? Possono forse le due cose conciliarsi?? Come si può rendere "saggio" il fuoco?
Quanta vita serve per ammaestrarlo e addomesticarlo ...così da evitare di bruciare tutto e tutti intorno per ricominciare una nuova "avventura" per risentirsi vivo e rinascere dalle proprie ceneri?? ....anche se questo concetto forse appartiene più allo scorpione che ad un segno di fuoco, scorpione comunque dominato anche da Marte che di fuoco se ne intende!!!
Alla "luce" del fuoco dell'estate mi farebbe piacere condivideste qui con me le vostre riflessioni in merito, cari saluti!!!!
Chiara Inesia