Entrambi parlano per immagini, anzi potremmo dire che entrambi sono soprattutto immagini. Questa correlazione è rafforzata nei Tarocchi Rider-Waite
In questo mazzo tutte le carte, non solo quindi i 22 arcani maggiori ma anche i minori, cioè le carte numerali, presentano una particolare scena, un’immagine. E’ un Tarocco altamente immaginale e, anche se l’immagine di ogni singola carta è stata fissata una volta per tutte dall’artista, la combinazione delle 78 carte (22 Arcani Maggiori, 40 carte numerali, 16 figure o carte di corte) crea continuamente nuove storie. Sicché potremmo considerare ogni singola carta equivalente a quelli che Freud chiamava, nell’analisi dei sogni, “i residui diurni”, mentre l’insieme di tutte le carte occorrenti per ogni singolo gioco ci darà la stessa struttura del sogno.
E’ vero che nei sogni la creatrice di ogni storia è la psiche che utilizza le nostre proprie immagini: Mio Padre, La Mia Vecchia Auto, Il Cane Della Mia Infanzia e cosi via. Invece le 78 carte dei Tarocchi sono uguali per tutti: la Regina di Coppe ha sempre quello sguardo un po’ assente, il Re di Spade è sempre seduto nella stessa rigida posizione, l’Otto di Coppe ha sempre quel viandante che si allontana; sta ad ognuno di noi ascoltare, osservare e sentire quali associazioni ne vengono fuori.