Ciao a tutti e buona domenica. È di qualche giorno fa la notizia scientifica ufficiale della scoperta che le emozioni provate durante la vita andrebbero a modificare il nostro DNA. In poche parole, esperienze emotivamente significative della vita di una persona aggiungerebbero degli elementi al patrimonio genetico di nascita. La notizia non lo specificava ma presumibilmente, se questa modifica genetica "in corsa" avviene prima che una persona abbia figli, una volta che li avesse dovrebbero trasmettersi alla prole anche le modifiche successive. Mi sembra importante perché solo fino a non molto tempo fa si pensava che il DNA congenito fosse non modificabile - se non per cause traumatiche, quali esposizione prolungata a forti fonti di radioattività o assunzione di sostanze estremamente tossiche. Che c'entra tutto questo con un forum di discipline umanistiche?, dirà qualcuno. Be', a me piace molto fare "connessioni" tra queste ultime e la Scienza, perché ho sempre pensato - qualche volta scrivendolo anche qui - che non si debbano tracciare linee di demarcazione, e alzare barriere e steccati che vanno solo a frammentare il Sapere Umano della cui unità, invece, ci gioveremmo tutti. La connessione che subito mi è venuta alla mente è stata quella con Jung e la sua teoria dell'Inconscio Collettivo; sembrerebbe proprio la conferma scientifica della sua teoria, perché se davvero "parti emotive" di noi, del vissuto di ciascun individuo, possono essere trasmesse ai figli, si avrebbe che ognuno di noi ha ricevuto una parte di "anima" dai propri genitori, e questo fin dagli albori dell'Umanità. Ne deriverebbe quindi un immenso patrimonio di immagini ed emozioni archetipiche attingibile dall'intero genere umano, proprio come sosteneva Jung. Inoltre con questa notizia ho trovato in relazione anche alcuni recenti post che sono comparsi qui sul forum, dove si parla di aspetti natali "ereditati" dai genitori che li avrebbero trasmessi ai figli. Quindi avremmo anche una conferma scientifica di un'osservazione empirica astrologica. In ogni caso è una notizia che potrebbe aprire la strada per seri studi comparati, ammesso che ve ne sarà mai la volontà e l'interesse in ambienti scientifici, molti dei quali, tuttavia, si stanno veramente aprendo a una visione olistica del mondo. Facendo una breve ricerca, ho trovato che c'era chi sosteneva scientificamente questa cosa già da un po'. Si tratta di Gregg Braden, già autore di libri sui prossimi cambiamenti del pianeta che dovrebbero essere imminenti, il quale dalla Scienza è approdato al Misticismo, senza rinnegare niente ma comprendendo ogni cosa, olisticamente, appunto. Se a qualcuno interessa approfondire lascio uno dei link che ho trovato: http://www.devachan-lodi.net/pamio.htm.
Un saluto a tutti