scusatemi se mi ripresento con il racconto pesante e pedante dei miei sogni ma onestamente è un mondo che mi affascina da morire e mi diverto scoprirlo giorno dopo giorno.
Sogno di ieri,confuso e contorto.E pure "canterino"
So di essere in gita parrocchiale con mia mamma.In Calabria.Questo lo deduco esclusivamente dalla forte inflessione dialettale delle persone che incontro.
In piena notte arriviamo in un piccolo paese,microscopico,arroccato su un monte.Sembra disabitato ma li c'è il nostro albergo o presunto tale.
è una costruzione anonima e enorme,potrebbe essere tutto e il contrario di tutto:una caserma,un ospedale,un convento.
Entro senza preoccuparmi minimamente di quello che c'è:veniamo portati in una camerata disadorna e spoglia.Ho sonno e mi sdraio sul letto,vestita,addormentandomi sfinita ,immediatamente.
Mi sveglio dopo un po,pimpante e briosa e inizio a notare ciò che ho intorno.....ci sono due aperture ai lati dello stanzone,con dei cartoni che fungono da porta,appiccicati con il nastro adesivo..mi avvicino e ci sbircio dentro...in quella a destra vedo dei bambini piccoli (tutti maschietti)che dormono serenamente e nell'apertura di sinistra ci sono invece donne anziane,minute,piccole,con i capelli bianchi.Dormono anch'esse.
Esco nel corridoio e improvvisamente tutto si ripopola e riprende vita...i "dormienti" escono dalle camere,parlano,camminano,ridono,chiacchierano.Pur essendo notte fonda.Capisco di essere in un ospedale....alcune persone hanno la flebo,altre hanno medicazioni varie e ,incredibilmente,alcune persone sono allegramente trasportate su e giu sulle barelle ....(un manicomio ????)
Squilla il cellulare e sento la voce lontana e flebile di una mia amica...mi sembra triste,preoccupata ma io non riesco a sentirla nella confusione.....decido di uscire per cercare pace e tranquillità.
Mi ritrovo in una piazzetta piccolissima con una panchina solitaria nel mezzo.Mi siedo e cerco di telefonare....ma non riesco.....arriva una macchina,scendo un uomo con un cappellino da baseball calato sugli occhi....e mi chiede se posso prestargli il cellulare....dico si...si siede vicino a me e qui lo riconosco.
Premetto subito che questo dettaglio del sogno mi fa morire dal ridere perchè è inspiegabile,immotivato e assurdo ma lo scrivo lo stesso per correttezza.....è Massimo Ranieri...!!!Mi ringrazia,mi chiede di non rivelare la sua presenza e insiste nel rimborsarmi la chiamata con il cellulare.Io rifiuto chiedendo solo una cosa....che mi canti il ritornello di Rose Rosse (canzone realmente preferita da mia nonna materna)...lui quasi mormorando inizia a cantare...e io canto con lui,nella notte...fine.
Che dire ???
Non so.