Cari amici del Forum, cara Lidia,
provengo, come tu Lidia ben sai, da una cultura di astrologia classica, poi arricchita da quella umanistica, ed a cui dò sicuramente più spazio e valore.
Quindi mi sono posta questa riflessione sui transiti:
dal punto dell'astrologia classica i transiti sono movimenti che "segnano" degli eventi esterni a noi e che ci portano delle esperienze...
dal punto di vista dell'astrologia umanistica i transiti sono movimenti "interni" a noi, energie che ci fanno muovere in diverse direzioni, a seconda del nostro tema natale, del progetto del nostro Sole, del percorso finora fatto, ecc.
ho verificato di persona che spesso le cose interagiscono insieme e non per caso, spero di fare capire il mio pensiero con un esempio di transito di Saturno, ma che può essere esteso a tutti i pianeti:
un transito di Saturno sui luminari, per l'astrologia classica segna momenti di crisi, maturazione, distacchi..., ci si aspetta qualche evento che sia "causa" di questi eventi
nell'astrologia umanistica il grande vecchio ci impone la riflessione, ci fa prendere visione di ciò che non va nei rapporti o intorno a noi e dobbiamo trovare dentro di noi le energie per dare i "tagli" necessari
Spesso succede che "dentro" di noi sentiamo queste energie e che all'"esterno" ci siano persone, fatti, avvenimenti...che stimolano queste energie.
E' vero che non bisogna attribuire all'esterno le cause del nostro agire, ma è pur vero che più siamo di malumore, più siamo esasperati, più siamo frustrati...e più facilmente ci imbattiamo in persone, situazioni, fatti, avvenimenti...che ci spingono a dare i "tagli" necessari, ma ancor di più i nostri comportamenti possono indurre gli altri a dare i necessari "tagli" a noi.
mi farebbe piacere sentire il vostro parere
lilli