Cari amici,
è mercoledì sera, sto scrivendo per il Laboratorio. Mentre ascolto e un po’ seguo in tv la storia di Rino Gaetano.
Cantante che all’epoca sua non calcolavo granchè, anche se era così orecchiabile.
Sento un’emozione forte e il desiderio di condividere con voi questa emozione.
Dovuta credo al fatto di assistere alla storia di un poeta….che cerca di farsi ascoltare dal mondo e capire lui stesso da che parte sta…
Sono al punto in cui lui trova una nuova ragazza e stanno cantando una canzone d’amore in due, e mio Dio è bellissima….non l’avevo mai ascoltata ….la notte stellata….
So che lui muore giovane ma non so la sua storia precisa, quindi la seguirò qua.
Mentre scrivo (e sì che non va bene fare i compiti con la tv).
Ieri volevo scrivere di alcune cose che mi avevano reso triste. Volevo fare un post sui telegiornali, che vengono fatti solo per raccontare vicende tristi o tragiche, e mai storie di atti generosi o di storie in cui accadono cose belle ed edificanti (secondo me ci sono interessi del sistema a stimolare la depressione negli individui)….venendo a casa la sera in auto mi sono sintonizzata su un tg (che di solito evito come la peste) e hanno sfilato eventi tristissimi….tra cui i due fratellini morti nella cisterna, i particolari, e il mio sentire che va e si sintonizza ai loro pensieri di quei momenti, al rendersi conto di quel che succedeva, ad osservare la propria ed altrui agonia…..poi gli assassini di cui si fa il processo in questi giorni….poi che altro, ora non ricordo….
Mi sono detta che non posso permettermi di sentire tutto il dolore. Solo un po’, se ne può reggere.
I motivi, sociali, culturali, personali, psichici, di ordine diciamo così evolutivo spirituale….Pensare al perché a volte aiuta (lo diceva Aral in un post)…a volte però il perché non lo trovi…
Comunque, sono tutte emozioni…
Stavo pensando che esistono -dicono alcuni- varie dimensioni dell’esistere, e quella terrestre è solo una, molto ambita pare. In fondo la peculiarità è proprio Maja, l’illusione, la polarizzazione, e la dimensione del corpo fisico, la cui espressione fondamentale non è il ragionare, il pensare, ma il sentire, l’emozionarsi. Le emozioni viaggiano attraverso il sangue.
Ho seguito corsi e filosofie in cui insegnavano a rendersi conto che conta solo il respiro, il qui ora, che le emozioni vanno accolte, vissute e lasciate andare, che il problema lo dà la mente quando si fissa su certe di esse e le vuole mantenere….sto sperimentando nella mia vita ciò che ho appreso, che nel momento in cui ho udito ho “sentito” così vero per me.
Ora amo le mie emozioni. Amo essere viva. In questo momento penso a voi, e il risultato è questo post sconclusionato che non vuole niente, solo condividere e raccontare che vi ho pensato.
Bruna