- Cara IIII-ho scritto bene il tuo nome?? già questo è un ? di cui-spero-giocheremo fra un pò insieme.Io sono entrata da
pochissimo in questo salotto.Confesso che prima di suonare il campanello ho sbirciato dalle tende socchiuse,dai rumori che arrivavano su pianerottolo...insomma mi sono armata di tutte le mie difese.Sinceramente- ancora fuori e sospettosa- non ho percepito fracasso..anzi..quel rumore sottile dei pensieri scavati dentro le parole mi ha -piano piano-senza accorgermene-fatto allungare i passi e SENZA CHE IL MIO IO AVESSE DATO IL PERMESSO -mi sono trovata dentro.Non ti spaventare se oggi .i tuoi amici di ieri.dopoieri etc- stanno oggi seduti in silenzio...Fai un gioco bellissimo:.immaginati ora lì,seduta con tutti quegli amici che in quesi mesi hai incontrato e che -fortuna tua- ti hanno messo il pepe nell'anima.loro sono ancora lì.e..forse..non hanno,in questo momento, voglia di RUMORE ma di RIPENSARE...DI SPOGLIARE DALLE PAROLE LA FRETTA E..concedendosi un pò di silenzio....domani donarci una perla più luminosa: Il vuoto è UNA PAURA NOSTRA..il salotto è pieno zeppo di aliti diversi..anzi..per distrarti ecco che arrivo al gioco:
Sfoglia-di nuovo-come se tu fossi appena arrivata-tutte le pagine del salotto...Sai quante cose riscopri...suggestioni sfiorate appena...Entra (rileggendo i tuoi amici) nelle pieghe più sottili di quei divani dove ancora traspirano emozioni guardate di corsa ,ancora un pò in ombra. E' un bel gioco ...fidati...ti accende duemila lucette ma...stai attenta a non sentirti poi ETABETA ...Ciao ho voluto mettere un piccolo sorriso su una tua "momentanea delusione"

- Grazie carissima Naja,
il mio nome è Lilli, come "Lilli e il vagabondo" belissimo cartone animato di cui i bambini con cui lavoravo hanno fatto uso per ricordarsi il mio nome.
Sono rimasta colpita della tua sensibilità così profonda nei miei confronti e questo mi fa ulteriormente constatare che ci sono molte persone che amano ascoltare, ma sarebbe molto bello sentirle anche parlare delle loro ricchezze interiori.
Ti ringrazio delle belle parole che hanno confortato la mia "delusione", in realtà non è la delusione la mia, ho imparato che, quando si inizia un progetto di qualsiasi tipo, è una costante vedere scemare più o meno rapidamente l'interesse del gruppo dopo un primo entusiasmo.
Io sono ospite del salotto aperto da Lidia su un'idea di Arcangelo, mi è piaciuto sedermi e chiaccherare con gli ospiti, ascolto anche chi non parla, anzi è spesso il mio modo di comunicare preferito, però mi mancano le comunicazioni "non verbali" quelle che il corpo, le posizioni, le mimiche facciali....esprimono.

Sono anche capace di uscire in silenzio senza disturbare conservando il bellissimo ricordo che questa esperienza mi ha dato, facendone frutto prezioso per la mia anima, oppure restare a fare compagnia a quelle poche che sono rimaste, perchè hanno ancora molte cose belle da dire.

A noi farebbe piacere "sentire" anche la voce degli altri.

Un caro affettuoso abbraccio
lilli

- scusate, mi è partito il messaggio prima che fosse terminato.
Dicevo che forse non è ancora cementato quel clima di intimità che necessita per la lettura del tema natale. In ogni caso, credo che il momento passerà e che questo diventerà un salotto bellissimo ed aperto.
Un bacio Lidia

- Colgo due spunti-IL CLIMA DI INTIMITA'- di cui parla Lidia e -IL BISOGNO TUO DI COMINICARE VISIVAMENTE (il corpo,le posizioni,le mimiche facciali...) e provo a regalarti una mia briciola di vissuto personale per...capire..

Nella vita normale tutti noi -come bravi detective-vorremmo cogliere dell'altro i dettagli-anche e soprattutto-quelli non verbali, che d'impatto ci sembrano "più spontanei"e quindi raccontarci molto di più della persona che abbiamo di fronte.
La vita di tutti i giorni-in fondo-ci fa PRIVILEGIARE LO SGUARDO a tutti gli altri sensi:senza lo sguardo ci sentiamo "un pò handicappati": sono i nostri" ben conosciuti ferri del mestiere " che ci attrezzano di sicurezza nel VIAGGIO VERSO L'ALTRO.

Per caso,anni fa,mi sono ritrovata a fare un lavoro-una specie di posta del cuore telefonica-in cui interagivo con le persone solo attraverso LA VOCE.
Inizialmente faticavo e l'immagine che appiccicavo addosso ad una voce era spesso una maschera presuntuosa-frettolosa dettata dalla mia incapacità di interagire IN INTIMITA'con un alro individuo senza vedere:
Uno scivolone di valutazione bestiale:errori su errori ...poi una lucetta si è accesa:quello ce MI EMOZIONAVA DI PIU'e mi faceva entrare in intimità con quella voce non erano i contenuti,la storia,i fatti,le parole ma il MODO..LE PAUSE...LE INFLESSIONI.....
Ho,con quella bizzarra esperienza imparato a carpire dai dettagli-NON VISIVI MA MUSICALI-un percorso possibile per avvicinarmi all'anima di una persona.
Ne fui orgogliosa,mi dicevo: E'facile incontrare una persona a una festa e dire: "mi piace..ha gli occhi belli...Più difficile intuirla attraverso la sua musica-voce.
Poi quell'esperienza lavorativa è finita...lasciandomi molta ricchezza

Oggi,in un mondo in cui la tecnologia ci bombarda di sms-blog-etcetc..mi sono fatta-da caparbia impertinente- una NUOVA DOMANDA:la scrittura,i punti,le virgole,le abbreviazioni,le faccette,maiuscolo,minuscolo etc etc che percorso mi costringono a fare per ENTRARE IN INTIMITA' CON L'ANIMA DELL'ALTRO CHE OGGI SI PRESENTA A ME CON LE SUE PAROLE SCRITTE??
La trama di una storia è sempre la cosa più facile da percepire: ma quella storia comincia a VIVERE DAVVERO DENTRO DI ME-A STIMOLARMI EMPATIA-quando i contenuti delle sue note(parole) si posizionano sul mio pentagramma personale e mi trasmettono una sinfonia ed è questa sinfonia che ci fa essere coraggiosamente intimi tutti insieme

- cara Naja,

che belle le tue parole...mi sembri piuttosto nettuniana, è così ?

In merito a questa discussione sul comunicare...io faccio parte di quella credo larga schiera di persone che tramite internet hanno "osato" quell'apertura che altrimenti risulta troppo difficile.

Credo che in nessun altro caso che implicasse mostrarmi fisicamente avrei potuto aprirmi come ho fatto qui "protetta" dall'anonimato quindi credo che è pur sempre un mezzo GRANDIOSO che mi ha permesso oggi di credere un pò di più in me stessa.

Urano e plutone in XI riassumono un pò tutto questo.

ciao

Lara

- cara aral

la gratitudine delle tue parole mi ha dato conforto.e provo a risponderTI

"l'OMBRA DEL CONFESSIONALE-LA GRATA -CHE CI SEPARA DA UN'IMPATTO DIRETTO CON IL NOSTRO INTERLOCUTORE -OGGI CI SEMBRA RENDERE PIU' PIU' FACILE LA COMUNICAZIONE. PERCHE'? E CHE RISORSE POSITIVE NE TRAIAMO?

Prima -quando gli dei erano tanti e definivano dei confini etici (le loro virtu') al nostro mondo interiore attraverso( i loro vizi) NOI CI SENTIVAMO PIU' LIBERI... NON AVEVAMO ANCORA INTROIETTATO- COSì PESANTEMENTE -" IL SENSO DI COLPA" . Un DIO SOLO E CHE CI SCRUTA ATTRAVERSO UN TRIANGOLO DAL CIELO- certo non è una zattera per migliorare la nostra spontaneita'....ma così e' oggi il mondo e .... PER SOPPORTARLO CI " INDUCE A NASCONDERCI UN PO'"...ecco che la società inventa la grata-il confessionale ..oggi come tu confessi la tua grata è INTERNET..... ma L'ANIMA- ANCHE QUANDO E' TRAVESTITA E IN GABBIA -CERCA SEMPRE UN ALITO FRESCO DI CUI VESTIRSI E FORSE INTERNET SARA' PER TE IL TRAMPOLINO PER FAR FINALMENTE "GIOCARE LA TUA ANIMA NUDA NEL MONDO"