- Ciao raga, ecco il mio contributo!
COLORI E PIANETI
"Esistono undici categorie fondamentali di colori riconosciuti dalla percezione umana, i quali servono da riferimenti psicologici agli undici termini, a volte meno, utilizzati da tutte le lingue per designare questi colori." (Berlin & Kay: Basic color terms)
Secondo Berlin y Kay, la percezione umana riesce a distinguere, universalmente, undici categorie di colori secondo i termini che servono per designarli, i quali si trovavano in seno alle lingue ed alle differenti culture. I risultati di questo studio antropologico-linguistico furono rifiutati dalla critica analitica, ostile a qualunque incursione nel tema da parte della ragione matricial. Dato que è questione di numeri, come per i cinesi o gli induisti, ci troviamo in presenza di una materia che interessa in primo luogo il pensiero matricial.
Ora, i pianeti, come dimostrato, sono operatori psichici che agiscono sulla percezione delle cose reali, sono precisamente in numero di dieci (o undici mettendo in conto alcuni asteroidi ed il loro rappresentante Cerere), così da giustificare "l'analogia" tra pianeti e colori.
Plutone NERO, la Luna BIANCO, Marte ROSSO, il Sole GIALLO, Urano AZZURRO, Venere VERDE, Giove ARANCIO, Nettuno VIOLA, Saturno GRIGIO, Mercurio MARRONE.
Mercurio, tornasole e convogliatore di tutti i colori mescolati.
Saturno, il mal amato, con le sue mille tonalità senza colori.
Nettuno, spettro senza pari, di propositi generosi.
Giove, il brillante, luminoso per la sua potenza.
Venere, verde vivo vegetale.
Urano, azzurro del cielo limpido.
Sole, luce.
Marte, l'arancione, sanguinante.
Luna, pura, consacrata al silenzio.
Plutone, l'ultimo eletto, invisibile e ombroso.
Al fine di associare gli undici colori di Berlin e Kay con i dieci pianeti del Planetario (o undici con Cerere, rappresentante degli asteroidi) sono stati tenuti in conto certi principi logici:
1- L'organizzazione dei pianeti in una serie cromatica continua, riunendoli al massimo dei colori possibili, difatto un solo colore, il rosa, non trova una collocazione qui.
2- L'attribuzione dei colori più caldi (giallo, arancio, rosso, marrone e viola) ai pianeti di eccitazione o apertura, e dei colori più freddi ai pianeti di inibizione e chiusura.
3- La messa in evidenza di un asse o di un centro di simmetria relativo alle coppie di pianeti ottenuti dall'organizzazione del Planetario.
Detto in un altro modo, l'esercizio consiste nell'attribuire cinque colori a cinque pianeti: 120 possibilità teoriche. Io non ho potuto incontrare un circolo cromatico che soddisfacesse la condizione 1, quella della serie Verde, Azzurro, Viola, Rosso, Arancio, Giallo, Marrone, Nero, Grigio e Bianco.
La mia intuizione iniziale si riferisce ai quattro pianeti centrali del "Tai Chi planetario": il Sole, la Luna, Marte e Plutone [10] , ai quali gli si attribuiranno i loro colori "visibili": giallo, bianco, rosso e nero. Questi quattro colori, i più scelti per i vocaboli differenti in seno alle lingue più diverse, secondo lo studio di Berlin e Kay, sono anche quelli dei quattro umori della medicina greca: la bile gialla, il flemma, il sangue e la bile nera. [11]
Il problema della simmetria si trova risolto (condizione 3) dato che i quattro pianeti appartengono a due coppie planetarie, svelando un asse simmetrico Azzurro-Marrone, ma lascia ancora 6 possibilità. Il grigio sembra associarsi perfettamente a Saturno, mentre l'arancio a Giove. Rimangono Mercurio e Nettuno, se ragiono a partire dai pianeti "caldi", il marrone e più consono a Mercurio ed il viola a Nettunon che non l'inverso. Da ciò deriva l'attribuzione del verde a Venere e dell'azzurro a Urano, il quale, a prescindere dalla sua valutazione mitologica (Dio del Cielo), è stato più difficile da parte mia accettare come associazione. Il rosa, miscela tra rosso e bianco, anche se escluso dal circolo cromatico, si associa perfettamente, in questa logica, agli asteroidi ed al loro rappresentante Cerere, dato che sono stati definiti dalla formula Unicità-molteplicità, risultante dalle formule attribuite a Marte (rosso) e la Luna (bianco).
Diagramma del circolo Cromatico planetario
I colori dei due circoli cromatici, salvo il rosa, possono combinarsi in uno schema rettangolare con i colori associati ai pianeti "caldi e secchi" (Marte, Giove, e Sole) sopra, sotto quelli associati ai pianeti "freddi e umidi" (Luna, Saturno e Plutone), e nel centro quelli associati ai pianeti con una natura ambigua: Mercurio neutro, Venere notturna e femminile per i greci, ma umida e moderatamente calda per Keplero, Urano e Nettuno di natura indecisa e differentemente appezzata a seconda degli astrologi.