- cara Naja,
indubbiamente dietro al nostro personale specchio esiste lo specchio collettivo, così come dietro alla nostra personale psiche regna la psiche collettiva, anzi, direi che la psiche personale affonda le sue radici dentro a quella famigliare e collettiva.
Il punto è cominciare veramente a vederci come un TUTTO, uniti a ciò che è prima, dentro e attorno a noi.
Questo è anche il messaggio di Jung che ha colto questo lato.
Infatti lui ha sempre sostenuto che le tappe dell'individualità sono un lento e progressivo emergere dall'inconscio collettivo, qualcosa che in un certo senso relativizza l'Io in quanto recupera le immagini archetipiche.

Chi è più attento, riesce a percepire queste immagini.
Un saluto Lidia

- In punta di piedi ho accennato all"anima mundi" perchè volevo cogliere lo spunto-lanciato un pò di tempo fa da Lidia- di regalare qualche suggestione sul film BABEL : per me UN PUGNO NELL'ANIMA MIA.
provo-confusamente- a raccontarvi la mia" più importante senzasione"...le altre, e sono tante ,le lascio per ora scorrere come ancelle nel mio animo.

Voglio giocare e dò un titolo: "LA GRANDE COPPA VUOTA"..bando alle ciance....inizio :

un uomo e una donna "grazie a un conflitto robusto insidiatosi nella loro storia( la morte di un figlio) provano ad asciugarsi le lacrime che confondevano aggressivamente la percezione fra di loro."Buttati i kleneex"..finalmente si vedono e una profonda e sincera malinconia li spinge a tentare un viaggio insieme .Perchè? I loro occhi,finalmente asciutti .hanno visto(...lontano....ma indispensabile..) QUELLA GRANDE COPPA (da cui avevano bevuto le prime emozioni del loro amore) VUOTA ..
.ma loro -oggi-hanno sete e PER LA PRIMA VOLTA vorrebbero riempirla di un liquido odoroso e -ancora più importante- intrecciare le loro mani INSIEME sul gambo della coppa( sono consapevoli-oggi-che a volte la COPPA è piena ma la si beve a piccoli sorsi e separati). Qui l'artista-regista si intromette malizioso nella storia e li descrive fisicamente e geograficamente: belli.cittadini del mondo e AMERICANI (primo indizio..a caso sono americani ?!?!?..o..gratta gratta nel loro sincero desiderio di ritrovare l'amore c'è in ombra- un LORO egopatico....il regista ci provoca ma subito ci abbandona)
Dissetare l'anima rivoluziona il mondo vicino e lontano : ed è questa meta-compito che scompone e scaraventa nel mondo un PUZZLE che .scaldatosi dalla forza-desiderio dei due protagonisti di risolvere un conflitto PERSONALE,prova ad accontentarli ma li costringe a RISOLVERE LA PROVA oltrepassando il territorio del loro io.coppia.
Travolti e -in parte inconsapevoli- i due protagonisi hanno chieso LIQUIDO PER LA LORO COPPA D'AMORE ....ma I DESERTI SONO SECCHI E LI'

I BAMBINI( LIQUIDO SPONTANEO PER IL FUTURO) GIOCANO CON I FUCILI VERI...tutt'intorno nel paesaggio e nel cuore non c'è emozione-uno sparo allora è l'unica scossa-eccitazione da mettere come barriera alla desolazione ( e qui il regista- a caso???-li ambienta in Marocco???)

GLI ADOLESCENTI ( NON POSSONO PARLARE-NE SENTIRE)- la ragazza giapponese è sordomuta ma a suo modo SENTE anche se le sue POTENTI ANTENNE consumano il disagio in bilico su un cornicione del centesimo piano di un grattacielo:davanti a lei un paesaggio fitto di " luci che non brillano ma inquietano" e per non morire-(come la madre suicidatasi) SI SPOGLIA NUDA E...PROVA A GUARDARE
( e qui -a caso- il regista sceglie come ambiente-mondo il Giappone????)

LA TATA E I 2 FIGLI DEI PROTAGONISTI :La tata. per istinto ,per la sua anima archetipa e selvaggia- vorrebbe DARE AMORE .. ma viene TOLTA DI MEZZO. da un potere che non vuole capire- non vuole sentire... deve tornare in Messico...lì nella casa dei due protagonisti -americani è SCOMODA..
per quel orrizzonte di mondo...la musica. l'alcool..l'esuberanza istintiva (causati da un nipote amato e da un figlio che si sposa e che vai a trovare per potere portarti via un pò di gioa e poi..responsabile..ritornare a cercare di dare amore in un territorio che non riesce più a sentirne l'odore) è una minaccia e deve sparire.( A CASO IN MESSICO????)

LA COPPA D'AMORE...nel viaggio dentro l'ANIMA DEL MONDO"..HA MESCOLATO I SUOI LIQUIDI.:
la coppia-protagonisti chiedeva ad AFRODITE DI VERSARE " BELLEZZA" NELLA LORO COPPA. MA SI ERANO DIMENTICATI CHE -da tempo-(complici loro e tutti gli esseri umani) AFRODITE l'avevano imprigionata:e LE SUE URLA DISATTESE SONO QUEL PO' DI VELENO CHE TRACIMA DENTRO "QUELLA COPPA -ANCORA TROPPO PERSONALE_
Un'amaro che non disseta ma ustiona un pò le nostre labbra .
quel pugno nell'anima-di cui parlo all'inizio mi ha fatto pensare.:non possiamo DISSETARE LA NOSTRA ANIMA se non ci sforziamo anche di DISSETARE L'ANIMA DEL MONDO

- cara Naja,
in effetti, il film si incentra molto sul tema della mancanza di amore e di nutrimento e sulla ricerca dello stesso indubbiamente tema di grande attualità in un mondo dove i sentimenti autentici sono assolutamente inconsueti. Si parla in continuazione di relazioni ma non ve ne sono e quelle che ci sono sono in genere sono scarne e frettolose.
Il film però mette in luce anche il tema dell'incomunicabilità e della diversità tra le persone... altro tema attualissimo per non dire il CARDINE dell'Era dell'acquario.
Le cose che sono accadute nel film sarebbero potute essere risolte con un minimo di buon senso.. e invece, tutto è diventato una tragedia.. proprio perchè si parla tanto ma non si comunica e soprattutto non ci si ascolta.
Si parte sempre dal presupposto che la diversità sia comunque SBAGLIATA e ognuno guarda all'altro diverso come ad un mentecatto..

Un saluto Lidia

- D'accordissimo: LA DIVERSITA FA PAURA ..d'altronde dicevo all'inizio che avevo scelto UNA delle ancelle emotive che quel film mi aveva sollecitato.
Vorrei però farmi capire meglio. ho scelto AFRODITE(correggimi se sbaglio) non tanto come simbolo di amore/nutrimento quanto come CAPACITA' DI DARE VALORE-BELLEZZA(nel senso originario del mito )
dare VALORE ci costringe a scegliere e a COMUNICARE LE NOSTRE DIVERSITA'...giusto che il buonsenso ( ma quell' archetipo della nostra anima selvaggia oggi l'umanita' l'ha in parte smarrito)-poteva aiutarci a non trasformare la DIVERSITA' IN TRAGEDIA MA A CONIUGARLA...e qui...nel film... ho visto la difficoltà dell'io troppo personale contaminato e quindi impedito da un mondo-reale( le case i paesaggi,l'ambiente) da troppo tempo lasciato in disparte e usato come GRANDE SPAZZATURA DEI NOSTRI EGOISMI SOLITARI E MALE COMUNICATI:
La comunicazione(correggimi se sbaglio)che nel film ci offre MERCURIO/ERMES è al limite...ed è proprio lì-nella "liminalità" che devo reimparare a intrecciare le mie mani con le mani del diverso da me(sia in amore che nel sociale) reimparare a sorseggiare INSIEME DALLA COPPA DEI VALORI IL CORAGGIO PER FARE TOC..TOC ALLA PORTA DI PLUTONE...e(sono ottimista)sempre con l'aiuto di Ermes/mercurio ritrovare il filo dell'arcobaleno che..giù nella casa di Plutone..lo percepiamo come spinta interiore ..per riafferrarlo quel filo e -percorrendo quel buio- ombra -plutone con la consapevolezza di volere risalire per portare NUOVI VALORI(senza paura nè fretta..e anche questo non è per l'umanità oggi un dettaglio da poco)...quando risalgo poi il VERDE è piu VERDE..ilROSSO è più ROSSO..il BLU è più BLU... e non solo per me ma per tutti. L'umanità può ricominciare a sperare di NUTRIRSI DI BELLEZZA