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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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I SOGNI |
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SOGNO TRA PALESTRA E LABIRINTI.....
discussione inserita da Marco |
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Mi è capitato oggi...
Sognavo di stare in palestra, mentre facevo dei pesi. Stavo a fare un peso un pò grosso, e a un certo punto mi affatico: appare il professore della palestra e dice << possibile? Proprio tu che sei così grande e grosso? >>
Io resto un pò meravigliato... io grande e grosso?
Sono alto 1.73m e a parte sporadicamente, non ho mai fatto i pesi sul serio. Inoltre, non ho muscoli...
Rispondo al professore: < un pochino grasso semmai, è diverso da grosso! Inoltre il dietologo diceva che ho una costituzione di base sottile. >
Il professore mi prende il peso e lo mette a posto, e mi dice: < e tu invece cosa dici del tuo corpo? >
Io: < Non lo so. >
Professore: < Il corpo... >
Ad un tratto avviene qualcosa di strano... si sentono dei rumori, e c'è un avviso tramite gli altoparlanti attaccati al muro: < ripararsi negli spogliatoi perchè si sta avvicinando qualcosa...>
Non faccio in modo a dirigermi negli spogliatoi, che è come se ognuno venisse "teletrasportato" all'improvviso. E mi trovo tra questi spogliatoi, che sono davvero tanti.
Il rumore dei passi che si sentono da lì che stanno avvenendo fuori sembrano quelli di una creatura gigante.
A me era sembrato di sentire una voce che urlasse "u ciavarr" impaurita.
Ad un tratto arrivo in uno spogliatoio, e arrivano un ragazzo e una ragazza a cartone animato (se solo vi dicessi chi sono... per chi conosce i cartoni animati giapponesi...) che mi dicono:
< Vai a fare la cacca, espelli. Trova il bagno, noi dobbiamo bloccare il bestione. > Lo diceva il ragazzo con tono assertivo, l'assertività di chi si trova in emergenza e vuole coordinare gli altri. Il bello è che nonostante il suo ordine fosse un pò stravagante, io ho detto "si, sarà fatto" con una certa sicurezza e fiducia.
Da notare che tutti e tre, avevamo una fascia rossa legata al braccio.
Il ragazzo dice: < bene, noi andiamo! Espelli! Ricordati di non fare in fretta, e defeca fino all'ultimo >
Ragazza: < Sì! >
Loro corrono, io mi metto a correre in cerca del bagno! Che sembro trovare quasi subito. Entro nella camera, ci sta un letto, degli armadi, una scrivania, e una porta che sembra il bagno. Mi giro perchè sento i suoni di qualcosa che si muove, e una volta rigirato non c'è più il bagno, mi muovo per vedere altre camere e mi accorgo di essere finito dentro un labirinto.
Io in mente penso: < devo espellere in fretta! O è pericoloso per tutti >
Però mi rendo conto che il labirinto è complesso, e appena prendo una strada, cambiava aspetto e le strade cambiavano direzione. Ad un tratto ritornano i due, che mi dicono di aver respinto il bestione, dicono : < almeno per ora, il nemico è neutralizzato >
Io però gli dico che non sono riuscito a defecare, loro si guardano in uno sguardo di intesa come per dire: < prepariamoci di nuovo >
Io faccio per parlargli e mi sveglio.
Ora, col senno di poi, sto pensando alle varie ipotesi, ma soprattutto volevo postarlo qui e confrontarmi.
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 27 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 10/01/2013 20:28:12
- Ah fantastici Inuyasha e Kagome!!!
Un gran bell'aiuto
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Ibiscus |
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inserita il 10/01/2013 21:51:33
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Si Ibi proprio loro due.
Anche tu segui Inuyasha? Io devo vedermi il final act.
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Marco |
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inserita il 11/01/2013 09:16:50
- Non l'ho mai seguito dall'inizio alla fine però mi è sempre piaciuto guardarlo.
Quello orecchiette sono spettacolari e loro sono molto teneri
E poi mi piace l'avventura in generale
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Ibiscus |
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inserita il 11/01/2013 11:25:55
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Mi chiedo cosa devo fare ora
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Marco |
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inserita il 11/01/2013 15:44:47
- Bella domanda!!!
Se ti dicessi cosa fare sarebbe come il due che da del cornuto all'asino ::ok::
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Ibiscus |
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inserita il 13/01/2013 16:02:33
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Ho visto i video di Lidia Fassio sull'adolescenza: io credo di avere delle ferite profonde di tipo relazionale, e temo che non avrò modo di poterle curare.
è come se vedessi di fronte a me solo un cammino di solitudine. Credo che il Plutone in ottava casa mi stia facendo capire che io ho "una alienazione genetica" dal mio territorio e che mi stia dicendo che sono destinato ad essere un nomade.
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Marco |
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inserita il 13/01/2013 17:01:03
- Perchè Marco? Se parti già con l'idea di non poter curare le tue ferite continuerai a sanguinare per tutta la vita!!
Guardati un po' intorno, io vedo tutti i miei amici che hanno ferite, tutti. Devo ancora conoscere qualcuno che non porti delle cicatrici dell'infanzia. Chi ha perso il padre, chi ha subito violenze, chi è anoressica e non si spiega come mai, chi ha avuto genitori severissimi e iperprotettivi.. ognuno ha qualcosa che lo segna ancora adesso. La differenza però la noto solo tra chi si rimbocca le maniche e decide di guardare dentro sè stesso e provare a tamponare le ferite e chi invece si lascia andare e decide che è perso, vittima del suo passato inguaribile!
Poi ci sarebbe la terza categoria che nega a sè stessa la presenza di ferite. Tutto bello, tutto meraviglioso, basta non ascoltare troppo quell'urlo che ti dilania.
E poi spiegami cosa ci sarebbe di così male in una vita di nomadismo??
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Lena |
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inserita il 13/01/2013 18:56:33
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Nomade nel senso che non potrò mai godere di una vera e propria relazione con gli altri.
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Marco |
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inserita il 13/01/2013 19:09:11
- Quello non è nomadismo allora! Quella è solitudine! E la solitudine è spesso una scelta
E poi quali sarebbero gli elementi che ti indicano di essere "destinato" ad una vita di isolamente emotivo dal resto dell'umanità?
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Lena |
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inserita il 13/01/2013 20:14:04
- Non so se potrà esserti d'aiuto Marco...quando ero più piccola ero convinta, come te, che avrei fatto una vita in solitudine per sempre.
Non mi sono mai sentita parte del gruppo, pochissime amiche, mi sentivo totalmente incompresa ma non per questo rinunciavo ai miei interessi.
La differenza l'ha fatto fare un esperienza nella quale non potevo fare a meno di relazionarmi con gente sconosciuta, totalmente nuova (nel mio caso, un anno di liceo negli USA).
Una forzatura ad aprirmi. Difficile per molti versi, molti momenti dolorosi perchè se hai problemi di autostima e fiducia non si risolvono in un attimo.
Ma da lì ho cominciato ad aprirmi di più. Ora non sono una ragazza mondana nemmeno ora intendiamoci, ma la situazione è ben diversa.
Forse dovresti davvero cambiare ambiente in qualche modo, fare qualcosa che ti lanci in mezzo a nuove persone. Non funzione tutto subito certo. Ma mettersi in gioco è fondamentale.
Ci arriverai con i tuoi tempi.
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Ibiscus |
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