Ciao a tutti-e. Vi ho letti, e mi permetto di aggiungere una considerazione relativa più che altro a noi italiani e forse ad altri popoli europei malconci come noi.
Oltre alla situazione obiettivamente grave c'è anche un problema "non materiale" ma forse ancor più grave. E' la sensazione di depressione, impotenza, paura etc che ormai dilaga nella maggior parte della popolazione adulta e produttiva. La sfiducia - ben giustificata dai fatti e dalle problematiche che quotidianamente emergono in ogni campo legato all'economia e alle istituzioni, nonchè ai "poteri forti" - blocca anche chi avrebbe voglia di fare, di avviare qualcosa di nuovo, di inventarsi un lavoro per sopravvivere. L'incidenza della depressione, del pensiero negativo, tra l'altro supportato dalla razionale lettura dei fatti e dello status quo, è secondo me assolutamente devastante. Lavoro con imprenditori,piccola e media impresa, li sento ogni giorno più disperati. I soli che sciambolano sono coloro che ancora rifiutano la realtà ( ci sono, in genere mogli - figli mantenuti, gente che non lavora ma vive di rendite ) o quelli che hanno da molti anni protetto i loro capitali (portandoli altrove). Speriamo in bene, sinceramente temo lo scoramento e la disperazione dei molti più del calo dei consumi di prodotti inutili, l'economia può comunque ripartire anche con prodotti e iniziative utili e vantaggiose per il futuro dell'umanità. Ma quanti avranno voglia di fare nuove attività qui, in questo tragico paese degli scherzi?
Ciao a tutti, buona serata